Ritrovare la strada nella propria vita non è mai semplice, soprattutto quando la persona con cui volevi percorrere questo cammino non è più al tuo fianco. Ti senti persa, disorientata e metti in dubbio tutti gli aspetti della tua vita. È così che si...
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6 anni dopo
«Bea, torna tra noi!», esclamò la mia collega e amica Giulia, riportandomi alla realtà. «Vorrei tanto sapere dove vai quando viaggi con la mente», commentò divertita, riferendomi l'ordine di un tavolo che dovevo servire.
«Sì, signora!» risposi, preparandolo e raggiungendo i clienti seduti vicino alla vetrata della caffetteria in cui lavoravo.
«Ecco a voi!».
Distribuii quello che avevano richiesto e tornai dietro al bancone.
«A cosa pensavi?», mi chiese Giulia, curiosa come al solito. Era logorroica, le piaceva stare al centro dell'attenzione e curava sempre il suo aspetto. I suoi capelli biondi e ricci non erano mai fuori posto, si assicurava molto spesso che fossero in ordine e mi ero sempre chiesta come faceva. Sembravano indomabili, a quanto pare non per lei.
«Niente in particolare», la rassicurai, sorridendole.
«Non sai mentire, biondina. Parla».
Le avevo detto così tante volte di non chiamarmi con quel nomignolo, ma finii per arrendermi. Era testarda e irremovibile.
«Mia madre», confessai.
L'espressione della mia amica cambiò.
Sapeva bene le conseguenze della sua scomparsa e quanto quest'ultima mi aveva segnato. Speravo che un giorno si rendesse conto di quanto la sua famiglia contasse di più di qualunque fosse il motivo per cui se n'era andata. Eppure, erano passati sei anni e tutto era cambiato, tranne che lei non era più tornata.
«Se vuoi parlarne ci sono», affermò, accarezzandomi una spalla con la mano sinistra in segno di sostegno.
«Grazie, Lia».
Mi sorrise e tornò a lavoro, preparando la colazione a una coppia arrivata da poco.
«Signorina, siamo pronti per pagare», disse l'anziano signore aspettandomi in cassa.
«Eccomi».
Li raggiunsi e chiesi: «Potete ripetermi cosa avete ordinato?».
«Sono a casa!», esclamai, rientrando dopo la fine del turno di lavoro di quella giornata.
«Beatrice!», urlò mia sorella quando scese le scale e mi vide.
«Ciao, piccola peste!». La presi in braccio appena mi raggiunse. «Che avete fatto a scuola?», le domandai e nel frattempo salutai il mio papà.
«Ciao, tesoro, tutto okay a lavoro?».
Annuii e riportai la mia attenzione su Gaia che mi raccontava la sua giornata.
«Poi la maestra ha spiegato chi sono gli Assiri e come combattevano, e all'ultima ora abbiamo studiato cosa sono i vulcani e quali ci sono in Italia».
«Quale materia hai trovato più interessante oggi?».
«Geografia».
«Era la mia materia preferita», commentò mio padre, sorprendendomi.
«Come fai a ricordarlo?».
«Ho una buona memoria», replicò.
«Portate i piatti in cucina che vi distribuisco le porzioni».
«Sì, papà», pronunciò mia sorella, prendendo il suo piatto e andando in cucina.
La raggiunsi qualche secondo dopo e ritornammo in salotto per pranzare.
«Oggi pomeriggio non lavori, giusto?», chiese mio padre.
«No. Però dopodomani ho il turno per tutta la giornata».
«Non puoi chiedere un permesso? È il tuo compleanno».
«Non mi va, papà. Scusa», dissi, sapendo quanto l'avrei reso triste, ma non ci riuscivo. Il mio compleanno non era più lo stesso da quando se n'era andata mia madre. Senza di lei mi sentivo diversa. Era come se una parte di me, quella solare e spensierata, se ne sia andata via con lei.
«Tranquilla, Bea. Non devi giustificarti».
«Grazie».
«Bea, lo sai che papà ti ha preso un regalo?», spifferò mia sorella.
«Gaia!», la richiamò mio padre.
«Che c'è?».
«Doveva essere una sorpresa», chiarì papà.
Gaia si coprì il volto con la tovaglia, sussurrando: «Ops».
Ridacchiai.
«Io non ho sentito niente», dissi, tentando di consolare l'uomo seduto davanti a me.
Scosse la testa allibito, provocando una risata a me e mia sorella.
Erano quelli i momenti semplici, in cui mi dimenticavo dei problemi presenti nella mia vita e in cui mi ricordavo il motivo per cui valeva la pena continuare a sperare in un futuro migliore.
Spazio autrice
Eccoci con il capitolo uno! Cosa ne pensate? E soprattutto, che ne pensate del personaggio di Beatrice\biondina (grazie Giulia per avermi passato il soprannome🤭)?
Fatemi sapere nei commenti e non dimenticate di votare🌟, così so che vi è piaciuto questo capitolo😉!
Vi mando un grande bacio 💋 e vi auguro una buona serata!
P.s. Non dimenticate di seguirmi sui miei profili social: biancaleonardi197 (TikTok) e biancaleonardi3843 (instagram) per rimanere aggiornati su tutto🤫.