«Forse sta iniziando anche lui a provare qualcosa nei tuoi confronti», pronunciò Ginevra, mentre parlavamo di Michele e di come nell'ultimo periodo voleva passare tanto tempo con me.
«Sinceramente non so cosa pensare.»
«Ho un'idea», affermò.
«Sentiamo.»
«Domenica mattina, tu, io, Riccardo e Michele andremo a fare una colazione insieme. Così posso studiarlo e entrare nella sua mente.»
Risi, soffermandomi sull'ultima frase, e le chiesi come pensava di farlo.
«Io posso tutto, tesoro. Non dimenticarlo», affermò, facendo un occhiolino nella mia direzione.
*
Qualche ora dopo era pomeriggio ed ero al bar per svolgere il mio turno di lavoro. Avevo chiesto a Michele di raggiungermi in caffetteria, se poteva. Non lo vedevo da qualche giorno e, oltre ciò, dovevo chiederli se domenica fosse libero per fare colazione con me e i miei amici.
«Ciao!» esclamò il riccio, avvicinandosi a me per abbracciarmi. Si staccò qualche secondo dopo per salutare i miei colleghi, Davide e Ginevra.
«Come state?», chiese a quest'ultimi.
«Tutto bene, tu?» rispose Davide.
«Bene, grazie.»
Li lasciai parlare e raggiunsi Giulia al bancone.
«Secondo me ha ragione Ginevra», disse lei, dopo che le raccontai le ipotesi di Ginevra.
«Dici?»
Annuì e riprese a lavare delle tazze, osservando il ragazzo in questione.
«Che dovevi dirmi?» domandò.
«Ginevra ha pensato di andare a fare colazione al bar domenica mattina e mi ha chiesto se anche tu vorresti venire. Ci sarà anche Riccardo.»
«Certo! È un'ottima idea. Ci sarò. Fammi sapere dove e a che ora.»
«Sì, tranquillo», replicai, felice che avesse accettato.
«Perfetto! Ah, Davide, devo chiederti un'altra cosa... », si riavvicinò al mio amico e continuarono la conversazione iniziata precedentemente.
«Come va con Alessio?», chiesi alla riccia.
«Bene. Abbiamo parlato apertamente riguardo a molte cose, tra cui il nostro passato e come potrebbe condizionare una nostra ipotetica relazione. È andata molto bene. Ti ricordi quel messaggio che li avevo mandato?»
«Sì.»
«Riguardo a quello, mi aveva risposto dicendo che sarebbe stato meglio se nei giorni successivi ci fossimo incontrati e avremmo parlato senza filtri. È successo.»
«Sono molto contenta per te, Lia. Te lo meriti.»
«Grazie, Bea», rispose, sorridendomi grata. «È stato grazie a te e alle tue parole se ne abbiamo parlato.»
«Ti serviva giusto una spintarella», commentai ridacchiando.
«Hai ragione.»
«È stato un piacere vedervi, ragazze. Devo tornare a lavoro», disse Michele qualche minuto dopo.
«Il piacere è tutto nostro», affermai, lasciando che una piccola risata lasciasse le mie labbra.
«Ci vediamo domenica, allora.»
«Sì. A domenica!» risposi, salutandolo con un abbraccio prima che lasciasse il bar.
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Perdersi per ritrovarsi
RomanceRitrovare la strada nella propria vita non è mai semplice, soprattutto quando la persona con cui volevi percorrere questo cammino non è più al tuo fianco. Ti senti persa, disorientata e metti in dubbio tutti gli aspetti della tua vita. È così che si...