«Allora, avete parlato tu e quel ragazzo?», chiese Giulia, riferendosi ad Alessandro, mentre chiudevamo il negozio e cominciavamo a camminare verso una panchina lì vicino per chiacchierare un po'.
«Sì. Ieri sera mi ha chiamata e abbiamo parlato per una buona mezz'oretta».
«Ah, davvero? E cosa ti ha detto?».
«Ha venticinque anni, nel tempo libero gioca a tennis, sta studiando all'università di scienze motorie e vorrebbe diventare personal trainer».
«Non dovrebbe averla finita l'università se ha venticinque anni?», chiese dubbiosa la riccia.
«Sì. Glielo detto anch'io. Mi ha spiegato che dopo la fine delle scuole superiori non sapeva se frequentare l'università, così ha deciso di lavorare per un po' di tempo nell'azienda del padre come assistente. Non mi ha detto cosa fa di specifico il padre perché ho capito che non è un argomento di cui gli piace parlare», affermai, ipotizzando che non avesse nemmeno un buon rapporto con i genitori.
«E quando ha ripreso a studiare?».
«A ventitré anni. Infatti sta frequentando il secondo anno».
Annuì, non chiedendomi più nulla su di lui.
«A proposito di ragazzi... Non ti stavi vedendo con qualcuno?», affermai.
«Si chiama Alessio».
«Ah, sì. Ora ricordo. Quello a cui piacciono i gatti, giusto?».
«Esatto. Sembra un bravo ragazzo», pronunciò.
Notai fosse restia a dirmi altro, così la rassicurai: «Non dobbiamo parlarne, lo sai? Puoi raccontarmelo quando ti sentirai pronta o sicura di quello che pensi».
«Non è quello il problema».
«Posso aiutarti, se vuoi. Tutti mi dicono che sono brava a dare consigli».
Ridacchiò, confermando le mie parole. «Sono complicata e difficile da gestire... E se si stancasse subito di me?».
«Lia, non ci si può stancare di te. Sei un insieme di bellezza, caos e novità. Non si annoierebbe con te perché non saprebbe cosa aspettarsi. E se non lo capisce, beh, è un problema suo. Non sei tu che devi adattarti agli altri, e non devi nemmeno avere paura di essere troppo, anzi, devi esserne orgogliosa. Hai così tanto da offrire alle persone. Se non lo accettano, non devi cambiare, devi solo accettare che non tutti apprezzeranno quello che fai, e va bene così. Non sei da tutti, e devi andarne fiera».
«Non so come fai, Bea», disse, asciugandosi le lacrime.
«Talento naturale», affermai, accarezzandole una spalla.
«Io vado, ma tu fammi sapere come va, e chiamami per qualunque cosa», dissi, prima di dirigermi verso casa.
«Sarà fatto, biondina», esclamò allontanandosi.
Spazio autrice
Eccoci al sesto capitolo. Che ne pensate? E la dolcezza di Bea🥺? Carinissima lei.
Comunque, fatemi sapere i vostri pensieri nei commenti e cliccando sulla stellina per sostenermi 💪🏻🥰.
Io vi auguro una buona serata e buona notte ❤️
TikTok: biancaleonardi197
Insta: biancaleonardi3843
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Perdersi per ritrovarsi
RomanceRitrovare la strada nella propria vita non è mai semplice, soprattutto quando la persona con cui volevi percorrere questo cammino non è più al tuo fianco. Ti senti persa, disorientata e metti in dubbio tutti gli aspetti della tua vita. È così che si...