Capitolo ventisei

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Vai nel tuo posto preferito, quello che ti fa sentire come se fossi "a casa"

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Vai nel tuo posto preferito, quello che ti fa sentire come se fossi "a casa".

Mentre finivo di pulire la mia camera, mi tornarono in mente le parole che mi aveva detto Giulia. Era il primo giorno di permesso che avevo chiesto ed erano le dieci di mattina. Le uniche cose che avevo fatto erano state ordinare il frigo e la camera di Gaia, e pulire la mia camera.

Decisi di uscire a prendere un po' di aria fresca per pensare più chiaramente e capire cosa avrei potuto fare nei giorni successivi.

Un posto in cui mi sentivo a casa... Oltre alla libreria vicino casa e il bar, rimaneva un posto dove sarei potuta andare. Dopo aver riflettuto se farlo o meno, chiamai Michele.

«Bea, ehi! Non dovresti lavorare?», disse ridacchiando.

«In effetti è così. Ma mi sono presa qualche giorno... Senti, per caso sei libero?».

«Sì, perché?», chiese incuriosito.

«Ti va di venire con me in un posto?».

«Bea, posso chiederti una cosa?» disse Michele mentre parcheggiava.

«Certo!»

«Mi hai detto che il proprietario del bar dove lavori ha anche in gestione un ristorante.»

«Sì.»

«Sta arrivando il compleanno di mio padre, e volevo chiederti come si chiamasse.»

«Si chiama Al Vigò, si trova in Via Roma. Hai intenzione di festeggiarlo lì?»

«Sì.»

«Posso chiedere quanti anni compie?»

«Cinquantadue.»

Rimanemmo in silenzio per qualche secondo, poi disse: «Così questo è il tuo posto preferito».

Eravamo circondati da una distesa di verde, alberi in fioritura e un cielo azzurro che trasmetteva calma e serenità, proprio quello di cui avevo bisogno in quei giorni.

«Sì. Venivo qui con i miei genitori e mia sorella, che non si ricorda di questo posto perché era troppo piccola. Questo posto ha un qualcosa di magico. Ogni volta che mi allontano da qui, dopo esserci stata per un po' di tempo, mi sento rigenerata. Mi aiuta molto», raccontai, sentendo una sensazione di pace diffondersi nel mio petto e i pensieri che svanivano insieme al venticello che mi accarezzava la pelle. Chiusi gli occhi per godermi quella sensazione. Quando gli riaprii vidi Michele che mi guardava in un modo che non riuscivo a identificare.

«Cosa?», chiesi, sedendomi sul telo steso a terra accanto a lui.

«Niente. È bello vederti così spensierata», rispose, sorridendomi.

«Tu invece? Hai un posto che ti fa sentire a casa?» Portai le ginocchia al petto e mi girai verso di lui.

«Sì. Ma non ci vado da tanto». Sentii una nota di malinconia nella sua risposta, e invece di chiedergli quale fosse, gli domandai perché non ci andava da molto tempo.

Sospirò tristemente, poi mi spiegò: «Quel posto era la mia seconda casa, perché c'era una persona che riusciva sempre a riappacificare la mia famiglia, poi lei se n'è andata e tutto è cambiato».

«Lo capisco, sai? A volte non è il posto a essere speciale, ma la persona con cui passavamo il tempo lì», dissi, riflettendo ad alta voce.

«Hai ragione». Chiuse gli occhi, poi aggiunse: «E se non vogliamo andarci più perché non è lo stesso senza di lei?».

«Oltre alla mia famiglia sei la prima persona che sa l'importanza di questo posto per me. Io, ad esempio, sono arrabbiata con la persona che se n'è andata eppure questo posto mi fa sentire bene lo stesso. È come se cancellasse le emozioni negative che provo per lei. E poi, tornando alla tua domanda... Se non torni in quel posto come fai a sapere che non sia lo stesso senza di lei? È vero, lei non c'è, ma questo non significa che lei non sia con te. Le persone che ci lasciano non lo fanno veramente, se porti i ricordi e i suoi sorrisi con te».

Una delle tante cose che per me rendevano un'amicizia importante erano i momenti in cui si parlava di argomenti delicati e si rifletteva su cose che ci toccavano da vicino senza la paura di essere giudicati o sentirsi "strani" per i discorsi formulati.

In quel momento, mentre parlavo con Michele sulle persone che ci avevano lasciato senza entrare nei dettagli, quindi dire chi fossero specificatamente, capii di aver trovato un amico. 

Spazio autrice

Eccoci qui? Cosa ne pensate? Per ora, questo è il mio capitolo preferito. Voi ne avete già uno? Commentate il vostro pensiero su questo capitolo e lasciate una stellina se l'avete apprezzato❤️

Noi ci vediamo lunedì alle 21. 30, come al solito. Buona serata!

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