«Eccovi! Adesso che siete arrivati posso accendere il forno», disse mia nonna, facendoci accomodare in casa.
Poco dopo ci venne incontro mio nonno, salutandoci e prendendo in braccio mia sorella.
«Come sta la mia nipotina preferita?».
«Bene, nonno. Tu come stai?», chiese Gaia, mentre mio nonno prendeva posto sul divano, con lei poggiata sulle sue gambe.
«La vecchiaia si fa sentire, tesoro...», rispose lui, facendoci ridere.
Mio padre iniziò una conversazione con quest'ultimo, io invece decisi di raggiungere mia nonna in cucina, nel caso avesse avuto bisogno di aiuto. Prima di arrivarci mi soffermai su una fotografia appesa al muro, scattata il giorno di Natale.
15 anni prima
«Bea, questo è il tuo regalo», disse mia madre venendo verso di me con un pacchetto in mano.
Era Natale ed eravamo riuniti a casa di mia nonna, che in quel momento era accoccolata tra le braccia di mio nonno. Mia madre, dopo avermi dato il regalo, si sedette accanto a papà.
«Che aspetti ad aprirlo?», chiese mia madre, incitandomi a scartarlo.
Dopo averlo aperto non capì cosa fosse. Poi mia madre mi spiegò: «È una polaroid».
Alzai lo sguardo su di lei e, confusa, chiesi a cosa serviva.
«Si usa per fare le foto. Ma, a differenza delle altre macchinette fotografiche, le foto scattate si stampano direttamente da lì.»
«Wow! Facciamo una foto tutti insieme?», suggerii emozionata, avvicinandomi a mia nonna.«Chiedo al vicino di casa di scattarne una. Non vi muovete!», disse il nonno uscendo dalla porta di casa.
Rientrò poco dopo seguito da Lorenzo, che sorrise guardandoci tutti uniti. Prese la macchinetta e esclamò: «Sorridete!».«Bea, aiutami con questi piatti!», esclamò mia nonna, riportandomi al momento.
Apparecchiai e chiamai tutti a tavola, dove prendemmo posto e iniziammo il pranzo.
«Allora, Bea, come sta andando il lavoro?» chiese mia nonna, mentre tagliava le lasagne per distribuirle.
«Abbastanza bene».
«Davvero buono, Giovanna», si complimentò mio padre, riferendosi al primo piatto che aveva iniziato a mangiare da poco.
«Grazie, Giuseppe».
Lui le sorrise, e cominciò a parlare con mio nonno.
«Gaia, c'è qualcuno nella tua classe che ha colpito la tua attenzione?», chiese mia nonna a mia sorella, che arrossì subito dopo la domanda.
«Nonna, è ancora piccola per queste cose».
«L'amore può arrivare in qualunque momento e età, a nonna».
«Gaia, andiamo a giocare nel salotto?», chiese mio nonno e, dopo aver ricevuto un sì da mia sorella, la portò nell'altra stanza, dove c'erano le sue bambole.
«Come stai?», chiese mio padre a mia nonna.
«Me la cavo, Giuseppe. Menomale che c'è Carlo, riesce a distrarmi quando inizio a pensare... ».
«Ecco da chi ho preso il mio senso dell'umorismo», pronunciai.
Mia nonna sorrise divertita, d'accordo con me.
«Tuo nonno avrebbe fatto carriera nell'ambito della commedia se non fosse stato per me».
«Non ne sapevo niente. Di cosa parli?», domandai sorpresa e incuriosita.
«Sai già che ci siamo conosciuti quando avevamo entrambi diciasettenni. Lui era appassionato di spettacoli di commedia al teatro. Si era iscritto e aveva iniziato da semplici comparse arrivando a protagonista principale, finché, un giorno, un personaggio importante del cinema a quei tempi gli propose di fare una comparsa da protagonista in un film. Lui accettò, ma qualche giorno dopo scoprì che sarebbe dovuto andare in Sicilia per quattro mesi. Io gli dissi di andare, perché era una grande opportunità per lui, ma scelse di rimanere. Rinunciò al suo grande sogno pur di non separarsi da me».
Sembrava la trama dei libri d'amore che ero solita leggere. «Non potevi andare con lui?».
«No, tesoro. Non me lo potevo permettere con la condizione economica che la mia famiglia stava attraversando».
«Poteva accettare. Erano solo pochi mesi, vi sareste rivisti dopo un po' di tempo».
In quel momento la voce della persona in questione intervenne. «Non volevo passare tutto quel tempo senza vedere il suo splendido sorriso».
«Ma smettila... », commentò mia nonna arrossendo, mentre lui le si avvicinava.
Mi emozionai, ricordandomi il motivo per cui valeva la pena credere nell'amore che leggevo nei libri. Se loro avevano avuto una storia d'amore degna di essere raccontata, significava che sarebbe arrivato quel momento anche per me.
Spazio autrice
Buonasera, amori! Come state oggi? 🌝
Allora, che ne pensate di questo capitolo? Anche voi pensate che ne valga la pena sperare in una storia d'amore come quella nei romanzi d'amore? 🤭
Beh, commentate e lasciate una stellina e commentate❤️
A lunedì🤭
TikTok: biancaleonardi197
Insta: biancaleonardi3843
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Perdersi per ritrovarsi
RomanceRitrovare la strada nella propria vita non è mai semplice, soprattutto quando la persona con cui volevi percorrere questo cammino non è più al tuo fianco. Ti senti persa, disorientata e metti in dubbio tutti gli aspetti della tua vita. È così che si...