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Tutto inizia a prender forma pur
perdendone il senso, così a ritroso
e così, ad andare avanti: l'altalena
delle mie suole appiccicose,
dai denti gialli doloranti,
scricchiola una pericolosa sinfonia.

Sarete pur tutti felici e soddisfatti
delle vostre vite perfette, piene
di questi sorrisi smaglianti:
le porte di casa vostra, non si chiudono
e ben oliate, non gracchiano colla musica
della muffa delle vostre lacrime.

Io non sono come voi, e forse, sarò ben
l'unico di questa città, che ancora,
non ha trovato un posto dove una parola
in più, o un gesto in meno, lo faccia sentire
così dannatamente inadeguato.
Io sono triste, sempre, e perennemente.

Non potrò farci mai molto: avete mai
avuto paura della vostra intelligenza ?
Paura del vostro cuore ? Di come
vi mostri i colori, per gli specchi rotti che sono,
senza lenti che plagino la vostra vista;
paura della sensibilità che tanto vi elogiano ?

Sarò il solo ad essere seduto fumante
sull'altalena arrugginita dei tossici innamorati;
voi, tutti a festeggiare, a donar amore
a chi pensate lo meriti, con quella pelle
stupenda e candida, che risplende al bagliore
di una sigaretta accesa troppo male.

Sto cercando di smettere di fumare,
perché ogni volta che respiro è come uscire:
la tosse del cancro si fa sentire, e il controllo
delle vostre mani sguainate, che mi scorrono
sulla schiena, graffianti già sanguinante,
mi liquida e sventra della sicurezza sul futuro.

Cosa sono senza fiducia, senza potere ?
All'urto delle sirene nel mio cranio, che son
quegli sguardi di biasimo: cosa posso fare
per voi anime ingrate ? Sibilanti rami di carni
che stringono il mio collo ossuto con sensuale
torpore fisico: a volermi, solo per gettarmi.

È anche questa magnifica come te ?
Che mi scruti tra la polvere assolata
come fossi sempre presente e assordante,
col mio silenzio pieno di mille e mila nuvole
scoordinate e grigie: in una prigione di marmo
dove possa specchiare il mio malanno.

Non tornerò mai entro mezzanotte
e ho già programmato ciò che nessuno
vuole sentire per i sensi di colpa
che già prova, ma continua a nascondere;
sai perché ho paura del cuscino ?
Perché nessuno sente le grida,
che comunque ignorerebbe.

È semplice, così semplice per voi:
l'amore torna sempre, e la sofferenza
non sembra esser nulla più che una burla;
quella parola senza reale significato, che
però si nomina così spesso al vento,
al freddo che solo la pioggia sa avere.
A voi, tutto così semplice: perché a me no ?

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora