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Il tuo viso
da fiera orgogliosa che sei,
mi vuol paralizzare, vogliosa
della mansuetudine che posseggo.
Magari nemmeno te ne accorgi
e nel caso, sol per ciò
conservi la tua amata dignità.

Oh bestia che sei
liberami dalle tue strette,
da quelle braccia lacrimose
che un tempo eran profumo
per le mie sgualcite vesti;
lascia che fronte l'avidità
del vero motivo di t'o ira,
io possa scegliere.

Ne l'indifferenza ne l'attenzione
soddisfano quel bisogno
che sentiam di mangiarci:
a stare' digiuno, c'affamiam.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora