Illumino il mosto
giallo cemento snaturato,
imbiancato dai piccoli folletti
se guardi rimarrai accecato,
pallido buio annerito dalle suole.Parcheggi oppressi
lugubri traghettatori di ferro,
tintinnanti amicizie arrugginite:
oh mi spettan le strade,
quelle per il centro son vecchio
percorrerle è una fatica.Lacci lisci e liberi,
specchietti, granuli
nascondersi nell'ignoranza
domani sarà un altro giorno lontani;
un arido canto al nebuloso tramonto.Dita legnose mozzate
senza alcun sangue che coli,
stufo delle solite immagini tristi,
non mi sazia più rompere i denti
ai pacchetti di lessico semplice
non c'è uomo che sappia "perché".
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Po3try ( vol. 1 )
PoesiaSe non fossi destinato a nulla ? Come individui arriva un momento in cui prendendo coscienza, ci convinciamo interiormente, quale forma dovremo prendere. E la nostra vita da lì in poi muta, si plasma sul profilo di questa condizione inconsapevole. M...