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Ho il cervello rollato
nella stratosfera dell'oceano,
scorre sbanda e schianta
contro le pareti del mio acquario;
gli darò fuoco con una pietra
e l'acqua becera del sale.

Gabbiani, scheletri neri in volo,
il tuo sguardo il complice petrolio
zitto zitto e camuffato come grigio
dello sfondo a cui non dovevo attingere,
scorterai le mie membra, senza filtri 
tutte scarnificate per la scena che mi dipingi.

Chiudiamo il mondo nella vasca,
il rubinetto aperto al tramonto,
le onde rosse come vene nel vetro
della boccia per pesci che prendono il sole.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora