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L'alito rumoroso del vento
sulle palpebre marmoree delle statue.

L'ultima musica dimenticata
di una storia fluita via dai castagni.

Perché tornare a casa ?
Da qui la città è quasi rassicurante.

Un blu intenso specchia gli unici occhi
è la malattia dell'ultimo scrittore, quello che dipinge.

Rami frigidi, fumanti degli ultimi tremolìi
scorrono rapidi come zampe della cute.

Sembri corrucciata amore mio,
dimmi che ti turba.

Che il neon del plenilunio ti disturba, lo sbarrerò;
che il tormento delle ruspe ti smuove, lo placherò.

E se fragile sorriso s'assentasse,
pur nel sonno non mi fermerei,
lampeggiando i pensieri
come luminarie a costo di trovar via.

Snobbo il buio sol perché,
non so tu possa provar lo stesso.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora