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Teste di bambini mozzate
sugli infissi dei monumenti;
uomini castrati a morsi
osservano con malinconia.
I fiotti di sangue dall'inferno
vengono sbalzati dal vento,
e il mio manto nero orizzonte,
fa da nuvola a quest'alba.
La fabbrica chimica di gola
ha prodotto così tanta tossicità,
che in un trip alle tre di notte
ho visto la morte nell'angolo
la morte incappucciata:
in mano, tra le dita scarne
una carta con dentro una lama;
la morte aveva la mia faccia,
e non smetteva di sbuffare triste.
Croci a svastica raddrizzata
sulla punta del campanile,
ci vedo un cappio fatto di rampicanti,
cavi per chitarre e lacci per le bici.
Ho rubato, l'ultimo frammento di vetro,
l'ultima Marlboro nel pacchetto:
sono felice se sono ancora vivo,
perché ho ancora la possibilità
di soffrire e soffrire e soffrire,
fino ad addolcire la pillola la mattina
con un bicchiere che mi faccia dormire.
Per il tornado che è la tempesta di schegge
vorticano irritate, piume bianche:
tutti quegli angeli sfregiati,
buttatisi dal marmo, posto lì in alto
per un padre che li ha stuprati:
e nient'altro.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora