Muffe sui soffitti
in ottone dei portici,
stellame affilato,
e gli occhi piangono
ricordi.Il nascere che devi ancora
ha portato pioggia,
orrifero amore mio,
che chiamo scrupolo
di seta.E porterai con te
un cadavere
nelle pupille d'ossa,
quello mio e di tua madre,
che soffocano.Non siam fatti
per queste cose
amore mio,
e soffriresti per oggi:
il fantasma del ciel sereno.Una vecchia
attende la morte
accatastata
ad un cenerino
mentre la biblioteca sfolla.Se la linea che ti porta
salterà per il maltempo,
squalerò l'ennesima Marlboro
e sarò felice
ricominciando daccapo.Figlio mio
figlia mia che potresti
sei in contro luce
nel ventre di tua madre:
non volendoti vedere.
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Po3try ( vol. 1 )
PoetrySe non fossi destinato a nulla ? Come individui arriva un momento in cui prendendo coscienza, ci convinciamo interiormente, quale forma dovremo prendere. E la nostra vita da lì in poi muta, si plasma sul profilo di questa condizione inconsapevole. M...