I piedi sporchi
della polvere del balcone,
il cielo più grigio
dell'estate,
gli alberi ballano
al ritmo della canzone
e la cenere
volteggia fosse neve.
Non mi sono mai sentito
più solo di oggi,
ma esser soli, cos'è ?
Quando ti manca l'amore,
quando vedi tutto sbiadire,
pure la spensieratezza.
Le mani sporche
per la ruggine della balaustra:
se vuoi parlarmi parlami,
siamo umani senza lingua
e la parola ora,
l'abbiamo inventata
per ingannarci trattenendoci.
Quindi toccalo, stringilo a te
col calore della tua paura,
che pensi sempre me, ma
non lo sai ammettere
senza agguantare i miei occhi
con un soppiatto tossico.
Nessuno che abbia
davvero un passato,
sceglie una cicatrice ad
una nuova ferita.
Ho spezzato le mie guance
con righe di infamia:
ho peccato me stesso
con menzogne continue.
Regalami delle sigarette,
perdiamoci a fumare insieme
e fammi dimenticare tutto,
che i ricordi fanno male
ed io ancora non riesco a farne a meno.
Baciamoci, e segniamo
l'inizio di Settembre: testimoni
d'essere completi sconosciuti.
Come fa a mancare qualcuno che
non distingui nemmeno più
da ciò ch'era ? Scusa, scusa;
scusa se ancora rimango inerme:
ma non ho più nulla. Niente.
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Po3try ( vol. 1 )
PoetrySe non fossi destinato a nulla ? Come individui arriva un momento in cui prendendo coscienza, ci convinciamo interiormente, quale forma dovremo prendere. E la nostra vita da lì in poi muta, si plasma sul profilo di questa condizione inconsapevole. M...