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Lo penso mentre cammino,
la scioltezza dei passi
ed il bruciore delle spalle,
non lasciamoci mai. Non so
cosa potrei farne di me.
Lo penso mentre rimbalzo,
lo zanzario delle chiavi
degli occhiali striscianti,
più della poesia ci sei tu. Sei
giubilo inaspettato che sognai.
Lo penso sulla lingua a bocca chiusa,
colle cuffie che si spengono d'improvviso
e lascian entrare i rumori sordi del nulla,
nell'ombra del cavo orale col bolo di parole. Tu
che piangi le mie lacrime rigandoti il viso.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora