59

0 0 0
                                    

Ti invio una lettera che non sai abbia scritto:
mi chiami la notte, e smetto di pensare
dove io cammini, dove stiano i miei piedi,
e se le scarpe sian bucate, e i vestiti sporchi,
e le case diroccate abbiano dentro sepolcri.

Mi senti ? Stasera non fa poi così freddo,
e tu sei in mutande con la felpa per questo;
io ho un cappuccio in bocca e grido un poema
biascico i versi sui tuoi capelli, crollando
sui limiti delle orecchie, e respiro il tuo riso.

Una vita a voler essere normale, solo
mi sentivo solo e incapace di sorridere a me;
quindi per quel poco che vale, per quel che ho:
ti scrivo da dietro la finestra di casa,
che San Pietroburgo è affilata e rumorosa,

piena di vita come sol tu sai farmi essere.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora