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Ho paura dei demoni,
quelli chiari e nevischi,
su cui scivoli senza volere;
che ti regalano poche lacrime
ma pesanti e piene di rimorsi.
Ho paura di questi demoni,
sinuosi e deludenti, evasivi
chiassosi come pipistrelli
che divorano i grilli mi svegliano.
Ho paura dei loro sorrisi,
che mi fanno fantasticare,
perché oh povere anime,
irrequiete e deboli nella
vostra irrefrenabile caccia:
non c'è cosa più bella del sogno
e nulla è più malinconico della realtà.
Questi demoni indossano tessuti stellati,
cuciti con parole di confidenza,
lungo il breve tragitto che
fa da balcone adiacente la selva.
Io li ammiro questi demoni
ma ne ho terrore: perché scrivo
ma scrivo solo di sogni freddi,
assorbiti dal concerto di un Agosto piovoso.
Ho paura di questi demoni,
e del loro essere così simili a me:
delle loro forme sinuose coperte
di una falsa vergogna e umiltà;
delle loro risate felicemente sguaiate;
della fierezza con cui passeggiano
e dell'amore tremendo di cui trattano.
Ho paura di questi demoni così celati
che sono le donne nella mia testa.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora