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La mia ombra fuma più di me
e la notte dei mostri non è altro
che una luce a movimento spenta:
io passo, ma un mostro cos'è ?
Una stella sola che nessuno guarda,
un campo snebbiato dalla noia dell'ora.
Uno è mostro tutti i giorni e che differenza fa
che si trucchi e travesta, per esser come tutti.
I demoni fuori dalla finestra piovono,
le bocche degli scheletri sono aperti al fuoco:
camini di una memoria spentasi nelle sostanze
nel bruciore dell'ultimo brandello di carta.

È un astro del mare che splende, lei,
e mi fa ridere così tanto, e preoccupare così,
perdere nei caseggiati di graffiti e lampioni:
se potessi le dedicherei le mie rime migliori,
quelle chiuse colla saliva nei pomeriggi d'afa:
ascoltiamo Lucio Dalla senza luci, che il buio
nasconde i visi più belli e pallidi esistano.

Po3try ( vol. 1 ) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora