Tornó in camera,dopo aver cercato invano Michael per chiedergli spiegazioni.
Voleva aiutarlo,ma sapeva che se a Luke fosse successo qualcosa,la colpa sarebbe ricaduta su di lui.
La sua espressione tesa,i sorrisi inesistenti e il suo carattere burbero lo contraddistinguevano e,come sempre,la colpa ricadeva sul più strano,distaccato.
Si era pentito di ciò che era successo in passato,della violenza e del male che aveva provocato con i suoi pugni.
Istintivamente,si osservó le nocche color nocciola,sentendo una fitta alla stomaco.
Si vergognava di ciò che aveva fatto e ne pagava le conseguenze ogni singolo giorno.
Quel suo sguardo spento allontanava le persone,le sue labbra tese lo rendevano ancora più temibile.
Era una calamita di guai.
Quando c'era Calum Hood nei paraggi,qualcosa sarebbe andato storto.
Si era stancato di queste strane idee che le persone avevano su di lui.
Era cambiato,non era più come prima.
Era tramontato e poi risorto,più forte di prima è sempre più convinto di potercela fare.
Si sdraió sul letto e sentì un tonfo: era atterrato su qualcosa,ma il buio non gli permetteva di vedere.
Annaspó alla ricerca dell'oggetto misterioso e,quando finalmente lo trovó,lo riconobbe subito.
Era il diario di Luke.
Il suo istinto gli diceva di aprirlo e di leggere ogni singola riga,mentre il cervello proponeva di riporlo sul letto dell'amico,ignorandolo completamente.
Voleva dare retta alla coscienza,a quel poco di buono che c'era ancora in lui ma,come sempre,l'istinto prevalse.
"Solo una pagina'' si disse.
Infondo,come poteva essergli amico ed aiutarlo se non conosceva le cause dei suoi innumerevoli problemi?
Stava solo cercando di aiutarlo,voleva scoprire di più sul conto di quel biondino.
Afferró il suo telefono e fece luce.
Accarezzó la copertina del diario,scoprendo un'iscrizione che,la volta scorsa,non aveva notato.
"Silenzi."
Sul viso del comparve un'espressione stupita,non riusciva a capirne il significato.
«Non capiresti,Calum»
Davanti a Calum si stagliava la figura snella di Luke.
«Scusami,era sul mio letto e non ho resistito.Non ho letto ancora niente,quindi non preoccuparti» si scusó.
«Anche se avessi letto,non avresti capito»
Con un gesto fulmineo e un'espressione rabbiosa sul viso,il biondo gli strappó il diario dalle mani.
«Dov'è Michael? E dove siete stati per quasi due ore e mezza?» chiese curioso il moro.
«Oh,Michael...ah si Michael!»
Se ne stava già dimenticando,di lui,di loro,di tutto.
«Non lo so» rispose,non appena aver cominciato a trascrivere i suoi ricordi con la sua penna rossa sulle pagine immacolate del diario.
Calum non continuava a capire,per lui era tutto strano e senza senso.
«Scusami ancora Luke»
«Ti perdono solo perché so che mi dimenticherò di quello che hai fatto e non lo trascriverò proprio perché non voglio ricordarlo» rispose freddo.

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1•Ruined Souls
FanfictionEra laggiù che le anime perse ritrovavano se stesse. Dal testo: «Chiedimi cosa è una farfalla e te lo spiegheró,chiedimi cosa è la vita e te la inventeró». Calum,Ashton,Luke e Michael sono quattro ragazzi alla deriva, sottomessi ai...