3.1 MICHAEL

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Si stropicció gli occhi doloranti,sentendosi tremendamente vuoto.

La luce del sole filtrava dalla finestra,sembrava una giornata bellissima.

Nel cielo vi erano solo poche nuvole sparse qua e là,il vento si era calmato e i prati erano freschi e umidi.

Torna sempre il sole dopo la tempesta...

"Torna sempre Luke, dopo i miei sbagli e i miei crolli emotivi"pensó Michael,grattandosi la testa.

Non riusciva a capire perché fosse già sveglio a quell'ora,visto che erano solo le sette e mezza di mattina.

Le sue terapie sarebbero cominciate tra più di mezz'ora e la colazione veniva servita dalle otto.

Si sentiva strano,era sveglio,ma non nella realtà che avrebbe desiderato,non nel posto in cui voleva stare.

Sentì dei gridolini,delle risate e la voce squillante del suo coinquilino.

La sua risata tremendamente australiana lo fece ridestare difronte alla scena che si ritrovó a guardare.

Ashton era steso sul suo letto in preda alla risate dovute al solletico.

Calum lo sovrastava,tenendogli i polsi con una mano,mentre con l'altra si divertiva ad infastidire l'amico.

Le gambe del ricci si piegarono attorno al busto di Calum,stringendolo forte.

Quell'atteggiamento gli ricordó Luke,con i suoi occhi sempre vigili e le labbra tese.

Quanto amava la consistenza delle sue labbra,così calde e fredde allo stesso tempo,così piene e morbide.

«Smettila Cal,Michael ci ucciderá»

Ashton stava letteralmente supplicando Calum,chiedendogli di farla finita e implorando di smetterla.

«Oh,Irwin,non credo sia così facile»

Il moro si gettó sopra l'amico,schiacciandolo con il suo peso e facendolo tossire.

«Mi soffochi,Hood!»
«Muori,Ashton Irwin,muori»

Il moro e il ricciolo scoppiarono a ridere fragorosamente,rigirandosi nel letto.

Ad un certo punto Ashton prese il controllo della situazione,saltando sopra all'altro e bloccandogli le braccia dietro la schiena.

«Adesso chi ha il controllo della situazione,Mr Presunzione?»

Non fece in tempo a finire la frase,che Calum si liberó dalla prese dell'amico e lo schiaccio di nuovo sotto di lui.

«Sottomesso!»
«Mollami!»
«Chi ha il controllo adesso?»

«Io» sbottó di colpo Michael,facendo sorprendere gli altri due.

Il ragazzo dai capelli tinti afferró il suo cuscino e lo scaraventó in faccia a Calum,facendo ridere di cuore il ricciolo.

«Colpo basso,Hood!» lo prese in giro Ashton.
«Facciamogliela pagare!»

Il moro agguantó Michael per un braccio e lo spinse sopra al riccio,facendolo scoppiare a ridere.

«Possibile che tu rida per ogni singola cosa?»lo interrogó il moro.
«Sono felice»

In quel momento,un silenzio inquietante caló sulla stanza.

«Sono da altamente felice,felice da fare schifo,ok?» concluse Ashton guardando negli occhi degli amici.

Michael si alzó in piedi e frugó nelle sue tasche,in cerca del telefono.

«Io vado»

Il ragazzo dai capelli tinti si chiuse la porta della sua stanza alle spalle,sentendo la risata sguaiata del suo amico e le urla di Calum,imprecare contro di lui.

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