2.3 ASHTON

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Il ricciolo stava camminando distrattamente per i corridoi,sentendosi meno oppresso da quel suo passato che lo aveva fatto soffrire,più libero dalle lacrime versate e quelle mai sfociate,dagli occhi sempre gonfi e i sorrisi forzati.

Parlarne prima con Calum e poi con gli altri era stata la cosa giusta.

Suo fratello ormai se ne era andato,doveva pur farsene una ragione e cominciare a vivere,vivere per davvero.

Intravide il suo volto,ma non ci fece caso.

A Jake spettava il posto d'onore nel suo cuore e nessuno poteva competere con lui.

Tra un pensiero e l'altro si perdeva nelle vite che gli giravano attorno; c'era chi sorrideva guardando negli occhi il suo vicino,chi se ne stava in disparte in attesa che qualcuno lo salvasse,chi scrutava il mondo senza commentare.

In quel preciso istante,una chioma bionda e due occhi rossi e gonfi schizzarono davanti agli occhi di Ashton.

Luke,ne era sicuro.

«Luke!» lo chiamó,ma lui non diede ascolto e lo ignoró.

«Luke,fermati!» riprovó.

Il ricciolo cominció a corrergli dietro,seguendolo lungo il suo percorso all'interno dell'ospedale.

Il biondo era davvero veloce,ma in poco tempo lo raggiunse,afferrandogli un avambraccio.

«Lasciami!» sbraitó Luke.
«Aspetta,cosa ti prende?»
«Affari che non ti riguardano,che non riguardano nessuno oltre a me»rispose secco,strofinandosi gli occhi con il dorso della mano.

«Oh,mi dispiace non poterti aiutare.Se hai bisogno di qualcosa dimmelo»

Ashton lo strinse a sè,sentendolo piangere e singhiozzare.

«Voglio Michael,solo lui»
«Luke,vieni con me»

Ashton decise di accompagnare il suo amico da Michael,l'unico in grado di salvarlo.

«Se vuoi parlarne,io ci sono» continuó il ricciolo incamminandosi verso la loro stanza.

«Voglio Michael,grazie lo stesso»

Il ricciolo non comprendeva l'atteggiamento di Luke,nè ciò che legava il biondino al ragazzo dai capelli color dell'aurora boreale.

Sapeva solo che quel qualcosa era molto più forte di quando sembrasse.

«Lo sto cercando»
«Michael,solo lui può capire»

Luke si dimenava,urlava,sbraitava e piangeva tutte le sue lacrime,sentendosi sempre un po più vuoto e intrappolato in una realtà che non sentiva sua.

Ashton lo capì e lo lasció solo con i suoi pensieri,solo con se stesso,solo con le sue complicazioni.

Michael era sdraiato sul suo letto,quando vide Luke entrare in stanza agonizzante.

Il ragazzo dai capelli colorati si ridestó e corse a stringere la mano del biondo,in preda al pianto e alla crisi.

«Piccolo?Cosa ti ha reso così fragile?»
«La vita e tutti gli ostacoli che ci mette davanti»
«Travolgiamoli»

Ashton stava assistendo alla scena sbigottito,senza comprendere a fondo ciò che stava accadendo davanti ai suoi occhi.

Ciò che li legava era sicuramente più forte delle loro incomprensioni e delle loro debolezze,ciò che li tenevi uniti non era semplice forza magnetica o qualche altra stupida legge della fisica,era qualcosa e quel qualcosa era tremendamente forte.

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