1 Ottobre 2012.
Mi sento solo,stasera.
Più solo del solito.
Ben non mi guarda,o almeno cerca di evitarmi e abbassa sempre lo sguardo quando incontro il suo.
Ha la faccia stanca e pallida,niente in confronto con la mia.
È bellissimo.
Britney mi ha chiamato,raccontando del party di Halloween,al quale non ero stato invitato,a casa di Eliah.
Mi ha detto che Ben ci ha provato con una tipa bionda ossigenata,con indosso una minigonna di pelle e un top scollato rosso scarlatto.
Ho pianto,perché mi sentivo una merda,scaricato in mezzo alla strada.
Mio padre mi ha picchiato,oggi.
Ero appena rientrato da scuola,avevo gettato lo zaino dietro la porta e avevo tolto le scarpe,come da protocollo familiare.
Lui era seduto in salotto,accanto ai miei fratelli,con le gambe ben piantate.
Appena mi ha visto è esploso.
Sembrava un vulcano sul punto di esplodere,aveva la faccia rossa di rabbia e le mani strette in due pugni ossuti e forti.
Si è fiondato su di me,afferrandomi per il cappuccio della felpa bordeaux,schiaffeggiandomi e urlandomi contro le peggio parole che un vocabolario abbia mai contenuto.
Mia madre se ne stava lì,a guardare suo figlio soffrire,sotto le grinfie di quel mostro,di quell'essere che tutto ha,tranne che di padre.
Piangeva in silenzio,stringendo Noah a sè,sussurrando parole impercettibili,tremando dentro la sua gonna di velluto rosa.
Papà si fiondava su di me,afferrando oggetti e scagliandomeli addosso,afferrandomi le spalle,gettandomi da una parte all'altra del salotto.
Mamma è scappata via,su per le scale,come se nascondere quella scena ai suoi occhi fosse la cosa giusta da fare,come se potesse sentirsi meno in colpa,come se i problemi si risolvessero girandogli attorno e non affrontandoli.
Il mio labbro inferiore sanguinava,sentivo il liquido caldo scorrermi giù per il meno,sul collo,finendo sulla felpa,seccandosi.
Anche il naso era dolorante,gonfio,paonazzo.
Lo aveva appena colpito con uno dei suoi tanti libri,una delle sue tante enciclopedie che consultava ininterrottamente,come se la cultura facesse di lui un uomo vero.
Si può definire uomo,un essere che si scaglia suo figlio,a causa della sua omosessualità?
Mi ha detto che i miei voti erano calati e che Britney gli aveva raccontato di Ben e di quel bacio,di quel contatto intimo fra di noi,del mio piccolo segreto,dia url frammento di vita che ancora restava appeso nel nulla della mia esistenza rumorosa.
Sapeva di Ben,delle mie labbra umide sulle sue,della mia lingua stretta tra i suoi denti perfetti,sapeva del suo respiro si di me,delle mani che esploravano il mio corpo,del suo sguardo pieno di desiderio.
Ero vulnerabile,ero allo scoperto.
Ha afferrato un altro libro dallo scaffale e me lo ha lanciato addosso,tirandomi i capelli e continuando a sbattermi da una parte all'altra del salotto.
«I tuoi voti sono calati per colpa di quel lurido bastardo,di quel pezzo di merda,di quello schifo! Cambierai liceo,cambierai vita,ma non qui,non a contatto con queste persone malate che fanno di te il figlio e il ragazzo che non sei. Dove hai messo Lucas,quel Lucas? Dove è nascosto il bambino dagli occhi azzurri come il cielo primaverile e la pelle candida,con la voglia di esplorare il mondo sulle ali dei propri sogni?»
Ho pianto tutto,tutto quello che tenevo dentro,ogni singola lacrima solitaria,ogni singolo respiro.
«Sono qui,non mi vedi? Sono sempre io,Lucas Robert,il tuo Lucas Robert. Anche tu sei qui,a picchiarmi,a urlarmi contro,incolpando chi,invece,mi ha fatto sentire vivo. È tutta colpa tua se sono così morto,così idiota e stupido! Non vivo più,sono perseguitato dagli incubi di te che mi picchi,che mi lanci addosso tutto ciò che ti capita per le mani,che mi urli contro accusandomi di essere uno sporco omosessuale! Sono sempre tuo figlio,sai? E sai cosa altro so? So che quelli che un tempo reputavo incubi,brutti sogni,sono esattamente la realtà,sono esattamente qua,adesso! Come può un padre ridurre in polvere l'esistenza di un figlio? Come può un uomo rendere una altra persona sottomessa? Come può,una persona distruggere e fare così del male? Sei una beata,non sei un padre. Mi fai schifo,mi fai schifo! Mi fa schifo tutto di te!»
Mi ha afferrato per la manica e mi ha sbattuto sul pavimento,schiaffeggiandomi.
«Non rivolgerti così,sono io che comando,tu sei mio figlio è faccio di te ciò che voglio,fino a che non la smetterai di essere così idiota! Tu non sei mio figlio,sei un mostro»
Sanguinavo,ho sporcato il tappeto persiano di mia madre che,appena sentita la porta sbattere,si è precipitata a medicarmi le ferite con Noah al cui fianco.
«Figlio mio»
Non l'ho degnata di uno sguardo.
Mi ha disinfettato la ferita al labbro e ha chiamato il dottore per mettermi i punti.Le ha raccontato che sono stato picchiato da un gruppo di bulli a scuola,cercando di nascondere la macchia di sangue sul tappeto.
Il medico ci ha creduto e mi ha medicato anche il naso.
Ho un enorme garza sul setto nasale,due punti al labbro.
Il dottore ha detto che mi resterà in cicatrice,che resterà un segno.
Dovrò mascherarlo,come ho sempre fatto con i lividi violacei sul mio corpo da bambino,come ho fatto con gli ematomi e gli zigomi gonfi.
Ho gli occhi rossi e ho solo bisogno di Ben.
Ho bisogno di uno di quei suoi baci speciali,delle sue labbra piene e morbide,del suo sorriso da spaccone.
Mi basterebbe anche un suo cazzotto ben piazzato,uno schiaffo in pieno viso.
Mi basterebbe averlo qua,tenerlo stretto,ascoltando il suo respiro.
Ho visto la mia chitarra in un angolo,l'ho presa e ho cominciato a strimpellare brani delle mie band preferite,sorridendo un po',e sussultando per il dolore al labbro.
"Even when the sky is falling down..."
Il mio cielo sta crollando,è già crollato.
Sono già crollato.
Sono precipitato nel vuoto.
Sono perso.
"Even when the earth is crumbling 'round my feet..."
Devo trovare una fuga,un'evasione,fingendo che tutto vada per il meglio
Devi trovare un modo per nascondere tutto questo dolore.
Non so se ce la farò.
Tuo,
Luke :)
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1•Ruined Souls
FanfictionEra laggiù che le anime perse ritrovavano se stesse. Dal testo: «Chiedimi cosa è una farfalla e te lo spiegheró,chiedimi cosa è la vita e te la inventeró». Calum,Ashton,Luke e Michael sono quattro ragazzi alla deriva, sottomessi ai...