5.6 "Diario di Luke"

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15 Dicembre 2012

Comincio a dimenticare le cose inutili,tipo la data,l'anno.i miei colori preferiti,il cibo che mangio a colazione o il programma TV che ho sempre amato,ma Ben non riesco a scordarlo.

Lui è ancora vivido nella mia memoria che,lentamente,come affetta da una malattia degenerativa,dimentica tutto,ogni giorno,ora,secondo.

Mi sveglio la mattina e non so dove mi trovo,cosa sto facendo,cosa sto pensando,mi sento dannatamente vuoto è inutile,come se qualcuno mi a essere reso uno spaventapasseri senza anima.

Ogni giorno afferro questo diario e rileggo da capo la storia della mia vita,facendo mente l'ovale su ciò che sono e che sono stato,su quello che amo,su quello che mi piace fare.

Sono sempre più convinto che,prima o poi,non riuscirò a ricordare nemmeno il mio nome,dimenticherò Ben e tutto ciò che mi resta di lui.

Il suo sorriso dolce,quelle fossette tenere che compaiono sulle sue guance quando ride di cuore,le due braccia forti che mi stringono e mi promettono che tutto andrà per il meglio,la sua voce profonda e baritonale che,per me,rappresenta l'unica ragione di vita in questo mondo andato a male.

Come farò senza i nostri ricordi? Senza le frasi dolci che mi ha detto,senza quegli sguardi furtivi che,di nascosto,ci scambiavamo tra un'ora di biologia e una di chimica,quelle risate spensierate,come se volessimo,per un breve secondo,dimenticare ciò che stavamo vivendo.

Come posso fare senza di lui,senza la sua immagine vivida e colorata stampata nella mia mente,senza quel profilo delicato che mi fissava ogni secondo,senza quegli istanti che non riavrò più indietro?

I momenti belli,quelli che ci fanno sentire vivi,quelli che ti riempiono il cuore di felicità,tanto che hai voglia di urlare e di svuotarti di quel sentimento che ti sta soffocando,sono attimi impercettibili,svaniscono sotto ai nostri occhi.

Noi tutti lo ricordiamo per mantenerli vivi,per renderli ancora vicini a noi,nonostante siano,già da un po',un ricordo lontano.

A me vogliono sottrarre la memoria,la capacità di ricordare e sognare con i miei ricordi,l'amore provato nel farlo,il gusto amare per le scelte che non ho preso,la gioia nel pensare ai momenti belli della mia fragile ed inutile vita appesa ad una memoria lontana,vogliono privarmi dei sorrisi spontanei nati da un istante che,improvvisamente,ritorna nella tua testa,rendendoti felice e allegro in un secondo.

Non sanno cosa stanno facendo,non sanno della mia tristezza,del dolore,del l'ansia che mi attanagli e mi impedisce di respirare,non sanno delle lacrime amare che hanno scolpito solchi sulle mie guance morbide.non sanno dei sorrisi che,piano piano,stanno abbandonando le mie labbra.

Mi sento come un corpo privo di spirito,un ammasso di tessuti muscolari che,ovviamente,si regge in piedi solo per il cibo che mangia e non per i sogni che realizza.

Non so più suonante la chitarra,non so più risolvere espressioni matematiche come un tempo facevo,bontà riesco a baciare Ben come una volta.

Mi sento svuotato,pieno di aria e polvere,senza un ricordo che possa farmi sentire veramente uomo.

Mi stanno annientando,come si fa con i modellini di navi a battaglia navale,come un bambino che gioca con un pupazzo di pezza.

"Who am I? INVISIBLE"

Sono invisibile,lentamente sto abbandonando questo mondo verso un luogo migliore,un posto nel quale,finalmente potrò trovare la pace che ho sempre desiderato senza padri violenti e madri assenti,senza tristezza e inquietudine,privo di odio e malinconia,dove essere me stesso non è un errore,ma la scelta migliore.

Sono invisibile,un ombra che cammina,non so neanche cosa sto scrivendo

Cosa diventeró?

Chi sarò?

Che fine farò?

Non lo so,potrei morire,chissà.

Prego sempre che quella scossa elettrica mi fulmini del tutto,così da librarmi da questa sofferenza che,a poco a poco,mi sta uccidendo.

Voglio sentirmi libero,libero di pensare,agire,parlare.

Voglio scappare da questa gabbia.

Ben mi ha chiamato e io non l'ho riconosciuto,mi ha spiegato la storia e ho cominciato a ricordare,chiamandolo "amore".

È scoppiato in lacrime,dicendomi che non mi aveva più sentito pronunciare il suo nome come facevo sempre,mordicchiandomi il labbro segnato dalla cicatrice biancastra.

Lo amo,nonostante stia scomparendo dalla mia testa.

Ha detto che ha trovato il modo di scappare di casa e di scavalcare il mio cancello,così da potermi vedere e baciare,come facevamo sempre

Ho sorriso,pregando di non dimenticare nulla.

È per questo che scrivo tutto,per farò sì che,ogni giorno io possa rileggere ciò che è accaduto nel mio passato,così da ricordare quasi tutto o,perlomeno,il maggior numero di dettagli possibili.

Mi sento strano.

Ben ha detto che a Natale mi vorrebbe con lui,con la sua famiglia e con i parenti canadesi.

Non so nemmeno se sopravviverò,come avrei potuto rispondere?

Non gli ho detto del mio desiderio di scomparire piano,non sa dei pensieri malti che,ogni giorno,popolano la mia mente malsana.

Non voglio renderlo triste inutilmente,non voglio che stia male per me e per ciò che io stesso sto vivendo in questo momento.

Lui non c'entra.

C'entro io.

C'entra Joyce.

C'entra mio padre.

C'entra il mondo che mi circonda.

C'entra la mia vita andata a puttane.

C'entrano l'omofobia,l'intolleranza,l'odio e la cattiveria.

C'entra che io non so se ce la farò.

C'entra che voglio vivere solo per lui,per renderlo felice,perché lo amo con tutto me stesso.

Per sempre tuo,

Luke :-)

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