4.7 "Diario di Luke"

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10 Novembre 2012

Lo so che è da molto che non scrivo,ma sono successe molte cose brutte.

Papà ha scoperto me e Ben.

Sto male e ho paura,ho fottutamente paura di quell'uomo è di ciò che potrebbe farci,di ciò che in mente.

Ero appena rientrato da scuola,quando lo vedo seduto sul divano del salotto con la testa alta e lo sguardo fisso su di me,con il solito ghigno stampato sul volto marcato dai segni del tempo.

Sentivo che stava per succedere,sapevo che la fine era troppo vicina,tanto da sentire il suo respiro sulla mia pelle.

Fissava i miei occhi,squadrava tutto ciò che il suo sguardo incontrava.

Era la fine.

«Lucas Robert»

Odio il fatto che si ostini a chiamarmi per nome,senza usare il diminutivo.

«Si?»

La mia voce era rotta,sentivo la saliva bloccarsi a metà della gola,impedendomi di respirare.

«Dobbiamo parlare»

Il suo "parlare" era ben molto lontano dal comune significato di quest'espressione.

Parlare,per lui,significa urlare e alzare le mani,partire dal presupposto che lui ha ragione ed io subisco le sue prepotenze,senza ovviamente replicare.

«Ho preso un brutto voto in letteratura? È solo una C+»

«No!»

Si è alzato dal divano,mi ha afferrato per il cappuccio e mi ha scaraventato sul divano.

«Pensavi di farla franca eh,piccolo delinquente?»

Il respiro mi si era fermato in gola,mentre le sue mani si avventavano sul mio viso già devastato dall'acne e dai lividi.

Essere adolescenti,per me,significava sopravvivere.

«Non so cosa intendi!»

«Lo sai eccome,stronzetto! Credevate di farla franca tu e il tuo amichetto di merenda!»

Avevo capito tutto fin dal principio,il suo sguardo aveva parlato chiaro.

Dovevo parlare con Ben.

«Tu sei malato,Lucas,tu hai qualche strana malattia mentale che ti porta così lontano dagli ideali che io e tua madre abbiamo tentato di farti reputare giusti. Con i tuoi fratelli ci siamo riusciti,abbiamo cresciuto due ragazzi fantastici e tu,tu sei così diverso dal resto della famiglia,sei la pecora nera del gruppo! Cosa abbiamo sbagliato? Cosa? Spiegami cosa non ha funzionato,perché io non riesco proprio a capire il perché di questi tuoi comportamenti. Un ragazzo? Un ragazzo? Ma dove stanno i principi fondamentali dell'amore eterosessuale? Tu sei omosessuale? Pensavo che fosse solo un periodo,una fase,che poi starebbe passata e sarebbe stata sostituita da una bella ragazza! Paige? Avevamo detto che Paige era adatta per te e...adesso ti fidanzerai con Paige!!!»

Sono scoppiato in lacrime,mentre si avventava sai di me.

«Papà? Come puoi obbligarmi ad essere chi non sono?»

«Tu sei chi dico io,non quello che tu credi di essere!»

Il suo palmo caldo colpi la mia guancia.

«Ti fidanzerai con Paige Wright,avrete un futuro pieno di amore e tanta felicità!»

«Ma io non voglio questa vita che ti ostini ad impormi!»

Le parole uscivano da sole dalle mie labbra sanguinanti.

«E io non voglio un figlio come te»

Ero accasciato sul tappeto del salotto,più volte smacchiato da mamma,più volte cambiato.

Lei era sulla porta,con i miei fratelli che avevano assistito alla scena,con le mani giunte e la testa china,come se volesse cercare di non vedere ciò che suo marito aveva appena combinato.

Ero una bambola di pezza,per mio padre.

Potevo essere scaraventato ovunque senza provare minimo dolore.

Mamma non voleva tutto questo,ma non era nemmeno in grado di dire basta alla violenza e a tutta quella serie di cattiverie che ero costretto a subire ogni giorno.

Lei era vittima,tanto quanto me,di quel bastardo rovina vite e spacca famiglie.

Lei era parte di tutto questo,così come i miei fratelli.

Eravamo sottomessi a quel mostro.

Ed io,sdraiato sul pavimento,sentivo le lacrime scendermi giù sulle guance gonfie per le botte,le gambe tremavano di dolore,mentre i miei occhi incontravano i suoi,quelle due iridi vuote,le pupille del mostro.

«Da oggi farai quello che io e tua madre decideremo per te,da oggi sarai tutto ciò che noi vogliamo»

Con quelle parole,si era allontanato,lasciandomi lì.

Mamma si era precipitata su di me,sorreggendomi la testa e baciandomi la fronte,sporcandosi le labbra del mio sangue.

«Amore...ti prometto che scapperemo!»

Non aveva mai detto nulla del genere,aveva sempre giustificato i comportamenti di suo marito,senza mai opporre resistenza.

Mi aveva promesso che saremmo fuggiti.

Io lo spero con tutto me stesso.

«Mamma!»

«Tutto questo finirà,te lo prometto,okay?»

«Ti voglio bene»

Le lacrime scendevano lente,andandosi a depositare sulla manica della felpa scura.

Mi sentivo fottutamente vuoto.

Sono vuoto.

Cosa significa vivere?

Significa lottare contro chi,in teoria,dovrebbe amarti più della sua stessa vita?

"Hey mom,hey dad,when did it end?"

Per sempre tuo (forse),

Luke

1•Ruined Souls Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora