7.2 ASHTON

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La mano ambrata di Calum stringeva quella scheletrica di Rosalyn,mentre gli occhi erano rivolti al riccio.

Ashton,riponeva tutte le sue cose all'interno di una grande valigia in plastica scura,sospirando piano.

Non voleva andarsene,anzi,non sarebbe stato in grado di pensarsi al di fuori della struttura,senza i soliti volti,le stesse voci riecheggianti nei corridoi lunghi e cupi.

Accarezzava ogni singolo oggetto che riponeva all'interno della valigia rigida,riportando alla mente tutti i ricordi collegati a quelle cianfrusaglie.

Era guarito,doveva accettarlo.

Calum lo scrutava in silenzio,respirando con calma come se,i respiri profondi,potessero rompere quell'incantevole silenzio,rotto dal rumore dei vestiti nei Ashton che scivolavano gli uni sugli altri.

Gli occhi scuri del moro sembravano essersi arrossati,mentre le labbra stavano tremando per la tensione.

Gli sarebbe mancato quel ricciolo curioso e impertinente,la sua risata calorosa e le sue amabili fossette sulle guance.

Non avrebbe potuto pensare all'ospedale senza associare a quelle stanzette sporche,gli occhi furbi e allegri dell'amico,le sue bandane colorate,i suoi passi rumorosi.

Calum non se la sentiva di immaginarsi lì dentro,solo,senza il suo "Peter Pan".

Rosalyn assisteva in silenzio,osservando i movimenti impercettibili delle labbra tese del moro,mentre le sue erano serrate.

Ashton chiuse,con un colpo secco,la valigia,alzando la testa e voltandosi verso i due amici in attesa di salutarlo.

Il sorriso che si distese sul volto del ricciolo riscaldó il cuore di Calum,facendolo ridere a sua volta.

«Cal,mi mancherai» esordì Ashton,fissando un punto indistinto sopra la testa di Rosalyn.

«Anche tu,sai che ti voglio bene come un fratello»

La mano calda del moro allentó la presa su quella fragile della ragazza,giungendo fino alla guancia del biondo,accarezzandolo appena.

«Cosa farai qui dentro?»

Ashton si portò un braccio sulla nuca,sistemandosi la bandana nera e passandosi una mano tra i capelli ribelli.

«Cercherò di guarire il prima possibile,senza combinare guai»

«Trattale bene...»

Gli occhi verdi di Ashton si posarono sulla figura magra della ragazza,percorrendo e le linee e le forme appena pronunciate.

«Rose...mi prenderò cura di lei» affermò deciso Calum,baciando una guancia della ragazza che,all'improvviso,arrossì.

«Merita tutto il tuo amore,Calum,non farla soffrire»

«Ho detto che non lo farò»

Ashton sorrise,abbracciando la ragazza e sussurrando qualcosa nel suo orecchio.

«Stammi bene,riccio»

Le braccia muscolose del moro si strinsero attorno al busto di Ashton,accarezzandogli la schiena nascosta dal maglione a fantasia.

«Mi mancherai» esordì Calum con la voce rotta a causa della commozione.

«Non dirmi che stai piangendo»
«Oh,no!»

Ashton scoppiò a ridere,vedendo una lacrima correre giù per la guancia liscia e vellutata di Calum.

«Oddio,Calum Hood si è appena commosso. Anche l'uomo di pietra ha dei sentimenti!»

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