Il suo corpo fu colpito da una scarica di adrenalina,la mente cominció a divagare e ad elaborare pensieri strani.
Ashton era appena passato;
avrebbe visto un membro della sua famiglia,avrebbe raccontato di sè.In tutto questo,Michael si ritrovava a conversare con Luke,disperato e alla ricerca di informazioni sulla sera precedente.
«Sai Michael,dovrei ringraziarti all'infinito.»
«Non devi. È stata una bellissima serata alla cascata,abbiamo parlato,ma anche pianto»ammise mordicchiandosi il labbro superiore.«Avevo scritto anche questo nelle pagine del mio diario,lí annoto tutto quello che voglio ricordare e il giorno dopo rileggo ciò che ho scritto la sera prima» dichiaró nervosamente Luke.
«Ma come fai a ricordarti di leggerlo?»
«Semplicemente mi addormento con il diario in mano e,la mattina seguente,spinto dalla curiosità lo rileggo tutto daccapo.»
Il biondo si passó un mano nei capelli,giocherellando con il piercing al labbro.
«Deve essere stressante resettarsi e poi riformarsi il giorno dopo,una vera e propria eterna lotta con te stesso. Ti è mai capitato di dimenticare cosa scrivere?» chiese curioso Michael.
«Spesso,già quando butto giù i miei ricordi,alcuni hanno abbandonato la mia mente,vagando senza meta lontano da me. Cerco di ricordare i fatti più importanti da poter poi rileggere il giorno dopo»
Michael aveva i suoi demoni,le sue paure,i suoi mostri ma,ovviamente,non desiderava essere Luke,nemmeno per un secondo.
Dimenticare tutto e ricominciare,apparentemente,sembró al ragazzo dai capelli tinti un buon modo per poter lasciare alle proprie spalle i brutti ricordi e le pessime giornate,i problemi,i traumi,il dolore.
Ma si sa,sono i ricordi a definire chi siamo,sono i momenti vissuti a renderci speciali e unici.
Provare un essere umano dei ricordi significa distruggerlo e cosa c'è di peggio di un ragazzo distrutto in continua distruzione?
«Andiamo»
I due si diressero verso la mensa,dove stavano già secondo la colazione da un po'.
«Clifford,vedi che il tuo Lucas sta bene! Non dovevi venire a cercarlo nel bel mezzo della notte sotto la pioggia battente»esordì beffardo Dylan.
«Dy,evita per favore» lo imploró Michael fulminandolo con lo sguardo.
Dentro di sè stava nascendo una nuova sensazione: rabbia.
«Michael,Michael,Michael» cantilenó.
«Noi volevamo solo aiutarlo ma,per colpa di Irwin,non è stato possibile liberarlo dei suoi pesi,dalla distruzione che si porta con sè ogni singolo giorno» continuó.
«Piantala Dylan,nessuno più crede alle tue bugie»
Michael strinse i pugni e si avvicinó all'altro,senza esitazione.
«Lo sanno tutti che vuoi solo peggiorare la situazione mettendoci a nudo e usando contro di noi i nostri mostri. Non abbiamo bisogno del tuo aiuto»
Il ragazzo dai capelli color delle galassie si avvicinava sempre di più al volto di Dylan che,come al solito,sorrideva beffardo.
«Non mi fai paura,Clifford! Quelli come te non ci piacciono. Sei strano.»
«Cosa aveva Luke che non ci andasse a genio?»
«Lui ha bisogno di noi,non delle tue parole»
Appena udita quella frase,Michael si lanció contro Dylan,mentre Luke era corso a chiedere aiuto a Calum.
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1•Ruined Souls
FanfictionEra laggiù che le anime perse ritrovavano se stesse. Dal testo: «Chiedimi cosa è una farfalla e te lo spiegheró,chiedimi cosa è la vita e te la inventeró». Calum,Ashton,Luke e Michael sono quattro ragazzi alla deriva, sottomessi ai...