4.6 "Diario di Luke"

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17 Ottobre 2012

Ben odia la matematica,i numeri,le espressioni,le divisioni,la chimica e la biologia.

Odia un sacco di altre cose, tipo l'estate e le bugie.

Io odio me stesso,quello che sono e l'amore che devo nascondere.

Mi ha raccontato della sua vita,ieri.

Mi ha preso per mano davanti a tutti,a scuola e ha detto che sono il suo "fidanzato",ha detto che mi ama e che dobbiamo comportarci come tutte le coppie etero.

Io l'ho baciato sulla guancia e gli ho sussurrato un "ti amo" a fior di pelle,tra le labbra e l'epidermide morbida della sua guancia.

Ha sorriso.

Dopo scuola mi ha offerto un frozen yogurt e mi ha portato al parco.

Le foglie erano gialle e stavano cadendo lente giù dai rami quasi spogli,un'eterna danza bronzea e dorata.

Mi sentivo come un foglia,in quel momento:
sospeso in aria,in balia del vento,senza un preciso destino o una meta determinata.

Ero solo "Luke",un ragazzo senza certezze,se non quella di essere fottutamente innamorato di Ben,il mio Ben.

Ha raccolto una foglia e mi stuzzicato una guancia.

Ho riso per il solletico e lui l'ha fatto con me,mostrandomi la dentatura perfetta e le fossette sulle guance.

Abbiamo trovato una panchina libera e ci siamo accomodati lì,stringendoci l'uno contro l'altro per combattere il freddo autunnale.

Il mio maglione nero mi teneva al caldo ma,niente,e dico niente,può competere con le sue braccia forti, strette attorno a me,proteggendomi.

Stavamo parlando,quando mi ha preso il mento tra l'indice e il pollice,mi ha sfiorato le labbra e le ha baciate con passione,come se avesse bisogno di me e della mia pelle contro la sua.

Ci siamo baciati e poi mi ha fatto segno di sedermi sulle sue gambe,battendo una mano sulla coscia.

«Sono pesante!»
«No,sei magrolino!»

Mi ha baciato il collo e ha cominciato a mordicchiarmi un orecchio,sussurrandomi parole dolci.

Giocherellava con la mia catenina,quando ha cominciato a baciarmi le mani.

Giuro,stavo morendo d'amore.

Ero così pieno di quel sentimento,che riuscivo a sentirlo sfrigolare sulla mia pelle gelida,sui miei lividi violacei e sulle cicatrici.

Sentivo le sue parole penetrarmi,dai loro fino al cervello,mandandomi in confusione,in estasi.

L'avrei ricoperto di baci.

Dio,le sue labbra.

Chi le ha create ci sapeva fare.

Così piene e moribonde,colme di passione e in cerca di un po'd' amore,alla ricerca delle mie sottili e screpolate.

Forse è vero,forse due ragazzi distrutti è letteralmente andati a puttane possono combinare qualcosa insieme.

Io lo amo!

Questo è sicuro!

Mi ha preso le mani e mi ha detto che ero bellissimo ed io,per un istante, ci ho creduto,nonostante io voglia uccidere il mio riflesso allo specchio,quell'immagine amorfa che compare ogni mattino difronte a me,poco prima di prendere l'autobus.

Odio me stesso,amo Ben.

Amo Ben più di me.

Amo la sua dannatissima persona molto più della mia anima a pezzi.

Sono tornato a casa presto,oggi.

Papà non sa nulla e preferisco così,non sarei in grado di spiegare il mio amore,lui non capirebbe e finirebbe per riempirmi di botte,spaccandomi il labbro e chissà cos'altro.

Ho paura di lui,ho aiuta che possa scoprire di me e Ben,che gli faccia del male,che lo picchio o,nel peggiore dei casi,che lo uccida.

Io non lo permetterò.

Mi sacrificherò per lui.

Mamma fa finta di nulla,ma ha scoperto un succhiotto sul collo,nonostante io lo copra ogni fottutissimo giorno.

I miei fratelli non sanno.

Papà non sa.

Mamma sa,ma non parlerà.

Lei mi vuole bene,anche se non ha il coraggio di urlare contro a mio padre e dirgli che questo,cioè che vivo, non è umano.

Lei è sottomessa a lui, papà è tutto ciò che ha e se perde lui perde tutto.

Io ho perso la mia vita già da un pezzo.

Io voglio vivere come di deve.

Ma no,non posso.

Mi sento così idiota,molte volte.

Ben dice che devo ribellarmi e smettere di subire tutto ciò,ha promesso che quando diventeró maggiorenne mi aiuterà a scappare da questa prigione e mi porterà al mare,soli io e lui,a fare l'amore come se la vita,per un istante,fosse solo me e lui, come una cosa sola.

Ha promesso di amarmi e di aiutarmi.

So che ci sarà per me,ma non so se io ci sarò per lui.

Non so se sopravviverò stavolta.

Forse si.

Forse no.

Forse.

No.

Per sempre tuo,

Luke ;-)

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