1.5 ASHTON

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Si sveglió stropicciandosi gli occhi,sussultando ogni volta che sfiorava i lividi sul viso,specialmente quello sotto lo zigomo destro.

La rissa lo aveva sfinito,era a pezzi.

La notte aveva dormito profondamente,dimenticandosi delle ferite e del dolore,del suo rifiuto davanti a Dylan e delle parole ricche di tristezza pronunciate da Calum durante la sua confessione.

Ashton non sarebbe mai stato in grado di urlare al mondo le sue paure,specialmente quelle più intime,accompagnate dai segreti più nascosti.

Infondo essendo segreti,devono restare tali.

Riconosceva però in Calum una grande forza di volontà e un grande coraggio; riusciva a ricominciare daccapo,lasciarsi alle spalle una brutta storia e iniziarne una nuova,degna di lietofine.

Ogni esistenza ha i suoi brutti periodi,i suoi alti e bassi,le sue insicurezze ma,come sempre,ci si rialza più forti di prima,con la voglia di mandare a puttane il passato e fare i conti con il futuro.

Questo invidiava a Calum,la sua voglia di cambiare nonostante tutto.

Appena sveglio controlló l'ora: Domenica 26 Luglio ,ore 9.30 a.m.

In ospedale,come in ogni altra struttura lavorativa,la domenica era il giorno di riposo,durante il quale i ragazzi potevano rincontrare le famiglie e gli amici.

Ashton si alzó lentamente,rendendosi conto di essere solo in camera.

Il letto di Luke era stravolto,quello di Michael era già rifatto e quello di Calum era solo un po' in confusione.

«Come ti senti?»

La porta del bagno si spalancó quanto bastava  per far comparire il volto ambrato di Calum.

I capelli bagnati ricadevano sulla sua fronte,una gocciolina d'acqua pendeva dal labbro inferiore.

«Meglio,considerando che ho fatto a botte con Dylan e gli altri»rise.

«Metti un po' di questa»

Calum gli lanció una sorta di pomata antidolorifica che profumava di menta ed erbe.

«Grazie Cal,grazie anche per la storia della pittura e per avermi difeso sempre.»

Sul volto di Calum apparve un sorriso lieve e quasi impercettibile,come se si sentisse finalmente utile e non fuori luogo.

«Questo ed altro per gli amici»
«sSei un vero amico,Cal»

Entrambi si fissarono sorridendoe Calum scomparve dietro la porta del bagno.

Quel ragazzo dai capelli color cioccolato fondente e  dagli occhi color del cielo notturno incuriosiva un po'tutti,specialmente i suoi coinquilini.

Di giorno spariva,ad eccezione delle poche volte che si era fermato a parlare con Ashton o con Luke.
In alcune giornate se ne stava chiuso in camera a rimuginare sui suoi sbagli e a cercare di non commetterne altri,con la paura di riuscire un'altra volta a combinare un disastro.

Ad Ashton,Calum piaceva,era sinonimo di sicurezza e protezione e lui di questo necessitava,si un qualcuno in grado di aiutarlo e di renderlo più forte,meno insicuro e indeciso.

«Devo raccontarti una cosa»esordì Calum,chiudendosi la porta del bagno alle spalle.

Il moro indossava dei jeans neri strappati fin troppo stretti e una t-shirt raffigurante il logo di una delle tante band che ascoltava dalla mattina alla sera.

Tutto ciò incorniciato dalla sua faccia seria e dalle immancabili Vans nere.

«Cosa?» chiese curioso Ashton,sistemandosi una vistosa bandana rossa sulla fronte.
«Luke,Michael e ciò che quei due stanno combinando»

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