Mi stacco dalle sue labbra subito, piuttosto turbata. "Piero, no, così non funziona."
"Scusa, davvero, non so cosa mi sia preso, perdonami..." so scusa mortificato.
"È tutto okay. Ma che non succeda più, intesi?"
"Intesi." risponde secco, quasi dispiaciuto.
"Dai, torniamo indietro, tra poco abbiamo le prove." annuisce debolmente, e insieme ci avviamo verso l'albergo, non molto distante.
Imbarazzo o altro, non ci rivolgiamo la parola per tutto il tragitto. Il nostro rapporto non sembra più lo stesso.[...]
"Wow." commenta stupita Margherita, dopo che finisco di raccontarle quanto appena accaduto. "Non avrei mai pensato che Piero potesse farlo."
"Già." sospiro, sedendomi sul letto. "Ma ho già messo in chiaro, faremo finta che non sia successo nulla."
"E perché l'ha fatto?"
"Non lo so, nemmeno lui ha saputo dirmelo."
"Mah." risponde perplessa. "Liz, hai mai valutato l'idea che lui possa provare qualcosa per te?"
Rimango spiazzata, non ci avevo mai pensato. "Sono proprio in un bel casino."[...]
"Andrà bene, ne sono sicura." accenno un sorriso rassicurante, per farli calmare. Essendo l'ultima tappa del tour italiano, la tensione è percepibile, come è giusto che sia.
Ansia perché, dopo settimane e settimane di prove, viaggi e concerti, si ha voglia di chiudere in bellezza.
"Lo dici sempre." ribatte Ignazio, più agitato del solito. Anzi, agitato come non mai, non è il tipo che si fa prendere dall'ansia.
"E infatti non mi pare di essermi mai sbagliata." sorrido fieramente.
"Oh, sta arrivando Gianluca!" s'intromette Megan, bisbigliando e facendo gesti assurdi. Prendiamo posizione e ricominciamo a recitare. Piero avvolge la mia vita col suo braccio sinistro, questa volta facendomi pervadere da un terribile senso di imbarazzo e disagio.
"Ehi, Gianlù, come va? Bella serata, eh?" gli chiede Ignazio, mostrandosi il più disinvolto possibile.
Non un grande attore, meglio che continui a cantare.
"Lo era." commenta acido, squadrando me e Piero dalla testa ai piedi, con un'aria indignata.
"Due minuti e si inizia!" urla uno dei tecnici, passandoci davanti e camminando a passo svelto verso la sala audio.
Riconcentriamo la nostra attenzione su quanto accaduto prima, riprendendo dalla risposta di Gianluca.
"Non capisco dove sia il tuo problema Gian, davvero. Io ed Emma siamo felici, tu e Beatrice anche, non è perfetto così?" gli chiede Piero, facendo finta di nulla. Recita così bene che sembra quasi che le pensi davvero quelle cose.
"Ma cosa vuoi, Piero?! Figurati se sono geloso, fate quello che vi pare, a me non interessa." ci manda a quel paese, e corre dietro le quinte con il suo microfono in mano, senza guardare nessuno. Lui come sempre entra per primo, in quanto, essendo baritono, gli tocca iniziare gran parte delle canzoni, tra cui anche quella di apertura, Il mondo.
"Non cambierà mai." sbuffa scocciato Ignazio. Ma ora non c'è più tempo per le chiacchiere: si va in scena.[...]
Anche questo concerto finisce, tra le standing ovation del pubblico, come rapito dalla potenza delle loro voci. E il bello è che tra il pubblico estasiato ci sono anch'io, che non mi stancherei mai di ascoltarli. Ogni concerto è come se fosse il primo.
E, un po' a malincuore, devo ammettere che la voce di Gianluca è proprio il mio punto debole.
Quando hanno cantato L'amore si muove, lui non ha fatto altro che lanciarmi occhiate dal palco, mentre io ero seduta, come sempre, in prima fila, nella parte riservata a familiari e staff.
Basta, dobbiamo chiarire.
È mezzanotte inoltrata quando ricevo un messaggio più che inaspettato.-Sei sveglia?-
-Sì. Perché?-L'ansia si impossessa di me, facendomi battere il cuore all'impazzata.
-Devo parlarti. Ti va di fare un giro fuori?-
Sussulto un attimo, ma poi batto le dita sulla tastiera dello schermo senza rifletterci troppo.
-Va bene, dammi il tempo di cambiarmi.-
Jeans, sneakers, maglia larga e felpa, il mio outfit preferito. I capelli sciolti e un po' spettinati e il trucco mezzo sfatto non sono il massimo, ma poco mi importa.
Scendo nella hall e lo trovo lì, all'entrata, occupato a guardare il cellulare.
"Allora, che vogliamo fare?" catturo la sua attenzione, e mette subito via il cellulare.
"Vieni, ci facciamo una passeggiata." dopo giorni mi rivolge un piccolo sorriso, dolce, sincero. Mi porge la mano, e io l'afferro senza pensarci.
Camminiamo mano nella mano senza accorgecene, o forse sì, ma nessuno dei due ha né voglia e né coraggio di mollare la presa.
"Ti chiedo scusa..." sussurra a testa bassa. "...per tutto. Non volevo trattarti male. E mi dispiace anche per la collana. È tua, e tu hai il diritto di riaverla." mi parla con un tono dolce, mortificato. Prende la mia mano e mi posa la catenina, per poi chiuderla in un pugno.
Sbuffo stufa, guardando il brillante. "Io davvero non ti capisco, Gian. Un minuto prima sei dolce e gentile, un minuto dopo ci mandiamo a quel paese e insceni presunte scenate di gelosia. E non dire che non è vero, perché sai che è così."
Guarda in basso e non dice nulla, consapevole dei suoi errori. "Perché fai così? Io non capisco... Io sto con Piero, tu stai con Beatrice..."
Sospira. "Già, Beatrice.."
"Qualcosa non va?"
"Tutto. Tutto non va. Le emozioni che provavo prima, non sono più le stesse."
"Se la ami si aggiusterà tutto."
Sbuffa stanco. "Io non..." si blocca a metà frase, quasi come non riuscendo a concluderla.
"Cosa?" chiedo, esortandolo a continuare, e in quel preciso istante un grande tuono rimbomba nel cielo notturno e nuvoloso.
"A quanto pare sta per fare un acquazzone..." accenna una risata, mentre una goccia di pioggia mi cade sulla punta del naso.
"Ciao, ciao, bambina; Un bacio ancora, e poi per sempre, io ti perderò..." canta dolcemente, prendendomi le mani e inscenando un piccolo ballo al ritmo della canzone.
Rinango in silenzio, voglio godermi il momento. La pioggia aumenta, fino ad essere talmente forte da sembrare il getto della doccia. Mi attira a sé, entrambi fradici, e mi tiene stretta a lui, facendo battere i nostri cuori allo stesso ritmo.
Gli accarezzo il petto, quando lui mi sorride, mi alza il mento con il dito, per poi far, finalmente, combaciare le mie labbra con le sue.
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Photograph || Il Volo
Fanfiction"[...] E poi, alla fine, sì, mi sono innamorata. Mi sono follemente innamorata di una persona che non avrei mai pensato di poter amare. E sai come l'ho capito? Da quando vidi che in quegli occhi verdi ci ritrovavo me stessa. In quegli occhi ho ritro...