17.

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"Penso che potrei vomitare da un momento all'altro." commento acida, guardando da lontano Gianluca e Beatrice, Lena o come cavolo si chiama, mentre si scambiano effusioni durante la colazione.
"Eddai su, fai finta di niente." - risponde Meg, mentre afferra uno dei cornetti dal buffet per metterlo nel piatto.
"Ti giuro che se solo proverà a fargli del male, dovrà vedersela con me."
"Uuh, qualcuno qui deve tenerci davvero a Ginoble!" commenta scherzosamente.
"Gianluca ha bisogno di qualcuno che lo ami davvero. E quella può dargli tutto fuorché amore."
"Ah beh, a giudicare dalle sue forme, direi che il ragazzo non si è innamorato in primis della sua intelligenza!" ridiamo entrambe.
Ci sediamo al tavolo, rispettivamente di fronte a Gianluca e Ignazio.
"Ragazze, buongiorno!" esclama Gianluca, più raggiante che mai.
"Buongiorno." rispondo, ancora parecchio inacidita. Lena mi lancia un'occhiataccia compiaciuta.
"Buongiorno Vanessa." le dice Ignazio, con un tono così dolce che non riesco a capire se è al fine di prenderla in giro.
"Ciao." farfuglia, mentre è occupata a divorare il suo cornetto alla marmellata.
"Come stai bene oggi!" le sorride ironicamente, riferendosi al suo chignon scompigliato, le borse sotto gli occhi e la sua maxi maglia grigia, che ricorda il pezzo di sopra di un pigiama. Ma Margherita è fatta così, non l'è mai importato cosa potessero pensare gli altri di lei e di come comparire al meglio per compiacere. Anche io ero così, prima che diventassi Emma Alto, quella tutta tacchi e femminilità, che sinceramente sta antipatica anche a me.
"Dovrei ridere?" ribatte acida.
"Scusala, Vanessa è un po' acida la mattina." gli dico, trattenendomi dal ridere.
"Almeno io a ventidue anni non mi buttavo la marmellata in faccia quando mangiavo." è un continuo lancio di frecciatine tra i due.
"Come siete simpatici tutti quanti." Piero sbuffa. "Dai che ora si parte per la Puglia!"
È vero, un aereo per Bari ci attende tra poche ore. Canteranno domani sera, e poi tra qualche giorno ci sposteremo nel Salento, verso Lecce. Una delle cose che amo di più di questa missione è senza dubbio l'opportunità di poter girare tutta l'Italia, e ammirare e scoprire posti che non ho mai avuto il privilegio di vedere.
"E indovinate? Beatrice verrà con noi!" Gianluca l'attira a sé, stampandole un bacio sulle labbra.
Ecco, questa notizia ha spento quel minimo di esaltazione che si era creata in me.

[...]

Le onde si infrangono sugli scogli, creando un suono rilassante. Chiudo gli occhi e respiro a pieni polmoni, seduta sul grande muretto in pietra bianca del lungomare, facilmente visibile dal nostro albergo. Il cielo assume mille sfumature, dal lilla al rosso. Bari la conosco da a malapena tre ore, ma ho già trovato un qualcosa per cui apprezzarla.
"Ehi." Gianluca compare alle mie spalle, facendomi quasi prendere un colpo.
"Che ci fai qui?"
"Ho bisogno di prendere un po' d'aria."
"Ah, okay." riconcentro il mio sguardo verso l'orizzonte, pieno di barche a vela e navi di ogni genere, che rientrano verso il porto. "Tutto bene con... Beatrice?" mi schiarisco la voce, mi risulta difficile persino nominarla.
"Ieri abbiamo passato la nostra prima notte insieme." ammette, un po' imbarazzato.
"Ah, davvero?" rimango sorpresa, credendo che quel fatidico momento fosse già arrivato da parecchio tempo.
Annuisce debolmente. "E com'è stato?"
"Bello... credo." risponde titubante. "Da quando facemmo quel discorso io e te, a Roseto, in camera mia, non riesco più a vedere le cose come prima."
"Che intendi?" inarco il sopracciglio.
"Mi hai fatto capire il vero valore dei piccoli gesti. Ho voluto aspettare il momento giusto, ho voluto fare le cose con più calma, sperando che così queste potessero assumere più importanza. Ma ho riflettuto, ed ho capito di non essere ancora innamorato di lei. C'è attrazione ovviamente, tanta, ma è presto per parlare d'amore, per quanto lei mi abbia già confidato di provare qualcosa..."
"Ah, ma davvero?"
"Già."
Che faccia tosta.
"Ma io non la amo, e ieri c'è stato solo sesso tra noi due. E la cosa mi rattrista un po'."
Le sue parole mi fanno sentire meglio, e mi fanno sperare che la sua sia solo una cotta passeggera.
"Non preoccuparti, il momento giusto arriverà." rispondo, accarezzandogli i capelli. Solita frase buonista che ho il dovere di dirgli.
"Grazie, davvero." mi sorride, abbracciandomi. Lo stringo forte, mentre tiene appoggiata la testa sul mio petto, come un bambino che vuole essere cullato.

[...]

"Cos'è che ami di più di questo soggiorno a Bari, Ignà?" esclama ridendo Piero, mentre è occupato ad inquadrare lui e il suo amico nella telecamera del cellulare, durante una diretta video su Instagram.
"Le fan e la focaccia!" risponde convinto, mentre ne addenta un pezzo.
"Mi raccomando, stasera vi vogliamo carichi al Palaflorio!" dice, e punta il dito verso l'obiettivo.
"Che fate?" arrivo da loro e chiedo incuriosita, sedendomi al tavolo del ristorante, appena arrivata.
"Ragazzi, lei è Emma, la nostra assistente da più di un mese ormai." Piero punta il suo cellulare su di me, e io mi limito a salutare le migliaia di persone online.
"E lei è Vanessa, è nuova." inquadra anche lei, occupata a mangiare. Con la bocca ancora piena, si limita a fare un cenno.
"Ragazze lei è fortissima, davvero!" mi indica, attirandomi a sé e stampandomi un bacio sulla guancia.
"Dai Vane, anche tu sei brava!" l'abbraccia Piero, seduto accanto a lei.
"Bravo Barone, sei il mio preferito da oggi." dice soddisfatta per il complimento ricevuto, e voltandosi per fare una linguaccia a Ignazio.
Mi guardo intorno e lancio un'occhiata lungo tutta la tavolata, accorgendomi dell'assenza di Lena. "E Beatrice?" sussurro all'orecchio di Gianluca.
"È dovuta partire stamattina, ha avuto un imprevisto ed è corsa a Milano." un piccolo sorrisetto compiaciuto compare sul mio viso. "Però ci raggiungerà per la tappa di Lecce."
Come non detto.
"Ehi Emma, ti va di venire una settimana a Marsala tra qualche giorno? Vengono tutti, pure miss simpatia." sorride, accarezzando ironicamente i capelli di Margherita.
"Si, certo." accetto volentieri l'invito, avendo già trovato un modo per seguirli anche in questa settimana di pausa.

[...]

"Dai Emma vieni, è bellissimo!" Gianluca cerca di convincermi a tuffarmi in acqua, mentre tutti gli altri sono già a farsi il bagno.
"Ehm, no grazie, non mi va." cerco di essere il più educata possibile.
"Dai, siamo nel Salento, l'acqua è bellissima!"
Avevamo deciso di allungare di mezza giornata il nostro soggiorno pugliese, per farci anche solo un bagno nell'acqua limpida salentina, prima di partire tutti quanti verso la Sicilia. Ma oggi non ne ho proprio voglia.
"No Gian davvero, non insistere."
"Bah, che tipo che sei." sbuffa scocciato, tornandosene dalla sua Beatrice.
Afferro borsa e macchina fotografica e mi dirigo al bar della spiaggia, posto più in alto, che permetteva di ammirare tutta la spiaggia dalla balconata in legno. E a malincuore inizio a scattare foto su foto di loro due, che amoreggiano appassionatamete in acqua.
"Oh, tutto bene?" la voce squillante di Margherita mi fa saltare dalla sedia.
"Ehm, sì, non ti preoccupare." rispondo fingendomi indifferente, e toccandomi il lobo dell'orecchio.
Si siede al tavolino, di fronte a me. Mi fissa.
"Menti." replica sicura.
"Come fai a dirlo?"
"Tu ti tocchi sempre il lobo dell'orecchio quando dici cazzate!" inizia a ridere.
"Ma cosa blateri..."
"A me certe cose proprio non le puoi raccontare, Elisabetta Neri!"
"Shh! Vuoi che qualcuno ci senta?"
"Parla allora!" mi incita, abbassando il tono di voce.
Sbuffo. "Ho un magone che neanche ti immagini!"
"Perché?"
"Ma non lo so... quei due mi sento male solo a sentirli nominare, vederli così felici insieme mi fa impazzire!" ammetto.
"Liz, lo so che non sono fatti miei." si fa più seria. - "Ma... C'è per caso la minima possibilità che tu possa non trovare indifferente Gianluca?"
"No, boh, cioè... Non credo, non ho mai pensato a lui da quel punto di vista, siamo amici, non c'è mai stato niente da quel punto di vista, io non lo so..."
"Ho capito, lo prendo per un sì."

Photograph || Il Volo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora