Tre anni dopo
Nella stanza rimbomba il solo rumore dello sfregamento della spazzola sui miei capelli scuri, che lisci ricadono morbidi sulla spalla destra, fino alle punte più chiare che all'insù arrivano alla metà del mio seno.
Sospiro, e una volta finito la poso sul ripiano della specchiera. Mi concedo un'ultima controllata, assicurandomi che ogni dettaglio sia al suo posto, dagli orecchini in perle fino alle labbra leggermente color geranio.
Mi alzo e mi stiro frettolosamente l'elegante tubino celeste con le mani. Il rumore dei tacchi riecheggia nella stanza, mentre afferro la pochette e la busta avorio dal letto. La apro ed estraggo l'invito, del medesimo colore. Sorrido.
È il momento di andare.
Il rumore delle nocche che bussano contro la porta già aperta interrompe i miei pensieri.
"Ehi, Eli, sei pronta?"
Sospiro, per poi sorridere. "Sì, andiamo."
Afferro la stola chiara e mi avvicino a lui, sistemandogli il papillon. Il profumo della sua colonia mi pervade le narici. "Stai benissimo."
"Anche tu." sorride, dandomi un bacio a stampo e porgendomi il suo braccio.
"Ah, no, aspetta! Ci vediamo dopo, okay? Devo andare da Margherita."
"Perfetto, io ne approfitto per andare da Ignazio."
Ci congediamo velocemente, e io raggiungo la mia amica nella sua suite vista mare, intenta a prepararsi.
"Allora, a che punto siamo?" chiedo un po' ansiosa, mentre una make-up artist la trucca, e lei ha i bigodini in testa.
"Liz, sei fighissima!" urla di gioia lei, guardandomi attraverso lo specchio.
"Mai quanto te!"
"Comunque tutto okay, mancano ancora due ore, sei più in ansia di me!" ride, e in effetti non ha tutti i torti.
Mi guardo intorno e la stanza è piuttosto affollata, dalla madre di Megan alle truccatrici, fino alle sue due cugine più piccole.
Manca una sola ora ormai. Io e sua madre l'aiutiamo a indossare gioielli e ad allacciarle il vestito, mentre lei si osserva incredula davanti allo specchio dalla cornice dorata.
"Mio Dio, non ci posso credere..." ha gli occhi lucidi, mentre non smette di sorridere. Io e sua madre la guardiamo con i suoi stessi occhi.
Mi avvicino a lei, per il tocco finale: il velo tra i capelli.
È tradizione della sua famiglia che sia la sorella a sistemarlo, ma Meg è figlia unica, così ha chiesto a me di farlo, l'unica persona che può considerare importante come una consanguinea.
"Margherita Marchetti, sei ufficialmente la più bella sposa del mondo!"[...]
Il sole della Sicilia, tipico di fine giugno, appesantisce l'aria, creando un clima quasi afoso. Il duomo di Marsala straripa di invitati.
Si trova in una grande piazza, la principale di Marsala, semplice ma bella. È stata transennata per tenere a bada occhi indiscreti, come curiosi e paparazzi.. e pensare che, tre anni fa, due paparazzi erano le compagne di vita de Il Volo!
Hanno preferito sposarsi qui, nella città di Ignazio. Lui ci teneva molto, e lei voleva il classico matrimonio italiano, quello con i parenti, la musica e le montagne di cibo. La caotica New York, per quanto fosse la città che l'ha vista nascere, era proprio fuori discussione.
La chiesa è ricca di decorazioni floreali sul bianco. Tappeto bianco lungo la navata, petali di rose bianche per terra: l'ambiente sembra immacolato. Le persone prendono lentamente posto tra i banchi, mentre noi percorriamo la navata, per accomodarci al secondo, assieme ai parenti. Ignazio è impeccabile. Completo blu con cravatta del medesimo colore, barba e pizzetto regolati, capelli ben pettinati. Lui l'aspetta lì. È tesissimo, mai stato così tanto. Cerca il nostro sguardo, e ci sorride, sentendosi forse più rassicurato. Ignazio ad un tratto impallidisce, e io non capisco il perché. Guarda di sfuggita me, e poi un punto davanti a lui. Cerco di seguire il suo sguardo, e mi do una risposta: Gianluca è appena arrivato con la sua ragazza. Martina, per l'esattezza. Quando quella sera, a Roseto, disse che prima o poi si sarebbero rimessi insieme, non ebbe tutti i torti. Gli rivolgo un'occhiata di sfuggita e il mio stomaco si contorce. Sapevo che questo momento sarebbe arrivato, ma speravo fosse il più tardi possibile. I nostri sguardi si incrociano per un istante. Lui è sempre lo stesso, forse ancora più bello. E i suoi occhi verdi non mentono. Mi saluta con un cenno, Martina mi osserva con diffidenza, stringendo ancora più forte il braccio del suo compagno, quasi come se avesse paura che io me lo possa portare via. Prendono posto accanto a noi, e per la prima volta volta dopo oltre due anni e mezzo, me lo ritrovo a pochi centimetri di distanza.
Io e Gianluca dal nostro addio non ci siamo più rivisti. Lui non voleva, io nemmeno. Lui era incazzato, io mi comportavo da vigliacca.
Nonostante fossero passati tre anni e avessi finalmente assimilato la nostra separazione, non ero entusiasta di vederlo. Anzi, l'idea mi nauseava.
Margherita arriva puntuale. Accompagnata da suo padre, fortunatamente guarito, e dalla classica marcia nuziale, sembra una meravigliosa principessa. Vedo gli occhi velati di Ignazio brillare come non mai. Lei arriva e si prendono per mano, stringendosela forte. Si rivolgono qualche sguardo e sorriso complice. Guardo intenerita la scena: Margherita, dal corpo minuto, sembra quasi affogarci dentro quella nuvola immensa di tulle che l'avvolge, donandole un'aria regale.
A inizio cerimonia Gianluca e Piero cantano l'Ave Maria di Schubert, guadagnandosi un lungo applauso dai presenti. Dopo il fatidico 'lo voglio' e qualche lacrima di commozione anche da parte mia, raggiungiamo il luogo del ricevimento: una splendida villa vista mare, attorniata da un grande e rigoglioso giardino. Sembra di essere in una fiaba.
"Siete stupendi."
"Grazie Eli." mi rispondo sorridenti entrambi.
"Ah, Liz, con voi al tavolo si siederanno anche Gianluca e Martina, spero non sia un problema per te."
"Ah, no, figurati, ci siamo rivisti e salutati, tutto bene." sorrido falsamente, non voglio crearle problemi il giorno del suo matrimonio.
"Capitolo chiuso con Gianluca, quindi?" mi chiede Ignazio, che cinge la vita di Megan.
"Capitolo chiuso."
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Photograph || Il Volo
Fanfiction"[...] E poi, alla fine, sì, mi sono innamorata. Mi sono follemente innamorata di una persona che non avrei mai pensato di poter amare. E sai come l'ho capito? Da quando vidi che in quegli occhi verdi ci ritrovavo me stessa. In quegli occhi ho ritro...