Il concerto termina tra standing ovation e schiamazzi. Probabilmente è stato uno dei concerti migliori di tutto il tour, anche grazie alla presenza di Belinda, che in tutto il suo splendore e presenza scenica ha, come previsto e sperato, mandato il pubblico in delirio. Da ciò che ho potuto vedere, rimanendo in disparte dietro il palco, tra Gianluca e Belinda si avvertiva del comprensibile imbarazzo, ma nonostante tutto hanno reso al meglio. Nelle performance di qualche anno fa, Gianluca ci provava spudoratamente con lei, tra baciamano e abbracci tutt'altro che amichevoli. La stampa, la gente, se ne accorse subito. Lui era pazzo di lei, e agli occhi degli altri erano già ciò che dovevano ancora diventare.
Ci ritroviamo tutti nel camerino dei ragazzi, con dei calici in mano, pronti a brindare il successo di questa serata. Sono presenti tutti, dal primo all'ultimo: dai truccatori agli addetti alle luci, per finire con loro, i protagonisti della serata.
"A nome mio e di Belinda, ringraziamo questi magnifici ragazzi, Michele e tutto lo staff per aver reso possibile il ritorno di questo duetto. Grazie mille a tutti." il manager della ragazza finisce il suo discorso, e scoppia un piccolo applauso.
"Per noi è stato un piacere tornare a cantare con te, Belinda. Speriamo di rivederci molto presto." Piero l'abbraccia, rivolgendole un sorriso amichevole.
Torpedine mi fa cenno di annunciare quanto deciso poco prima, dopo minuti interi di colloquio tra lui e il manager di Belinda, mentre io fungevo da traduttrice.
"Si, in realtà, abbiamo un annuncio da farvi."
Cala il silenzio, gli occhi sono tutti puntati su di me. "...Belinda parteciperà anche alla tappa di domani e a quelle di Guardalajara!"
Scoppia un boato generale. Tutti sembrano entusiasti, compresa Belinda, che abbraccia Piero e Ignazio. Un po' meno Gianluca, che alla fine si concede un freddo abbraccio con la messicana.
Dopo un brindisi generale, noto Belinda bisbigliare qualcosa al suo orecchio, e lui si limita ad annuire in risposta. Entrambi si allontanano sotto gli occhi di tutti, che però sembrano non curarsene.
"Dove vanno quei due?" commenta Ignazio ad alta voce, seguendoli con lo sguardo. Megan fa spallucce.
"A parlare, immagino." risponde Piero.
"Si, ma di che?" mi intrometto io.
Riesco a strappare un sorriso ad Ignazio - "Tranquilla Piccirì, è un bene, devono chiarire diverse cose una volta per tutte, non possono continuare così."
Annuisco poco convinta, e cerco lo sguardo di Megan, che con un solo cenno mi consiglia di seguirli. Afferro la borsa ed esco, mentre la folla creatasi nel camerino comincia a defluire.
Cammino con cautela lungo il corridoio stretto, fino ad avvertire le loro voci dal camerino di Belinda.
"...tra noi è finita Beli, ma da tempo ormai."
"Si... lo so. Sono passati quattro anni e pensavo che le nostre strade non potessero più incontrarsi. Però, Gian, guardaci: cantiamo insieme e ci perdiamo guardandoci. Sono scioccata quanto te, pensavo di averti dimenticato, e invece... non lo so, ma hai riacceso in me qualcosa, quel qualcosa che provavo solo anni fa."
Lui non risponde, rimane a braccia conserte e a testa bassa.
"Gian, io ti ho visto. I tuoi occhi brillavano stasera. Non può essere finito tutto. Tu mi amavi, e ti amavo anch'io..."
"Si, e poi? Mi hai lasciato, come si lascia andare qualcuno di poco conto. Io ho sofferto per te, e ho continuato ad amarti nonostante tu mi avessi spezzato il cuore."
Lei annuisce in silenzio, consapevole dei suoi errori. "Mi ami ancora, Gian?"
"Amo un'altra persona ora."
Un sorriso commosso mi compare improvvisamente in volto.
"...davvero?" chiede lei, stupita.
"Sì, davvero."
"Non hai ancora risposto alla mia domanda, però."
"Sarebbe?" chiede indifferente.
Sospira, avvicinandosi ulteriormente a lui. "Guardami una volta per tutte e dimmi che non provi più nulla per me."
Guardo a stento dall'angolo dello stipite, con la porta leggermente chiusa, pregando di non essere scoperta. Perfetto, ora lui la guarderà e chiuderà una volta per tutte potrà lasciarsi andare il passato alle spalle.
Lui la guarda, non risponde. Sbuffa seccato, scuote la testa. Un'espressione stranita si fa spazio sul mio volto. Io non capisco il suo silenzio, lui si avvicina alla porta, per poi spalancarla e uscire. Sussulto per la paura di poter essere scoperta, ma lui fortunatamente prosegue per il lato opposto del corridoio, non notandomi nemmeno. E se prova ancora qualcosa per lei? Perché non le ha risposto?[...]
"Dai, andiamo a dormire." mugola assonnato, dandomi un bacio sulla guancia.
Mi limito ad annuire, non sono di molte parole stasera.
"Che hai?" mi chiede un po' preoccupato, prendendomi il viso tra le mani.
Scuoto la testa, tenendo lo sguardo basso. "Niente, sto bene." fingo un piccolo sorriso, ma non riesco comunque a nascondere quella tristezza e delusione che mi assale da quando ho sentito la conversazione tra lui e Belinda prima.
Entriamo in stanza, e nemmeno lui sembra di molte parole. Credo che sia parecchio confuso, e la cosa mi logora. Mi strucco e mi cambio, e appena esco dal bagno lo trovo già a letto a dormire. Sembrava stanco. Mi corico accanto a lui, e per qualche istante rimango fissa ad osservarlo.
Dorme in pieno. La sua espressione è seria, quasi preoccupata. La luna piena di stasera fa filtrare luce dalle tende, e il suo riflesso illumina parte del suo volto, delle sue occhiaie.
Chissà cosa ti passa per la testa.
Vorrei entrare nella sua testa, a volte. Vedere ciò che pensa, ciò che prova. Vorrei entrare nel suo cuore, per vedere per chi batte davvero.
Gli lascio un leggero bacio sulle labbra, per poi appoggiare la testa sulla sua spalla, e chiudere gli occhi, esausta. Vorrei poterci essere io nei suoi sogni.[...]
La mattina è arrivata e un nuovo giorno a Città del Messico ci aspetta. Stasera c'è il bis del concerto di ieri sera.
"Buongiorno." la voce roca di Gianluca mi sveglia, dando inizio ad una nuova giornata con un bacio a stampo.
"Ehi, sei già sveglio?" chiedo sorpresa, stropicciandomi gli occhi.
"Per una volta mi sono svegliato prima di te, strano ma vero." sorride, per poi posare il cellulare sul comodino.
Guardo l'orologio che segna le dieci e mezzo. Per fortuna stamattina non avevamo impegni in agenda.
"Cavolo, non dormivo fino a quest'ora da anni!" osservo. "Da quanto sei sveglio tu?"
"Un'ora, circa."
"E che hai fatto per un'ora intera?"
Scrolla le spalle e mi sorride. "Sei così bella quando dormi." si avvicina al mio orecchio, lasciandomi dei baci sul collo. Sorrido e arrossisco, mi imbarazzo ancora con lui.
Scosto le coperte e mi alzo, piuttosto a malincuore, ero parecchio rilassata.
"Dai, prepariamoci, una nuova giornata deve iniziare."[...]
"Il bello degli alberghi sono le spa, senza dubbio!" esclama Piero, mentre si rilassa a bordo piscina.
"Già, almeno così possiamo staccare un po'." aggiunge Gianluca, mentre respira la pace di quel posto, dove regna il silenzio.
"Poi tornare qui in Messico è sempre figo. Il concerto di ieri sera penso me lo ricorderò a vita!"
"Standing ovation durata minuti interi, probabilmente non c'era mai capitato. Il pubblico era incantato." sorride, ripensando alla folla di migliaia di persone che li acclamava la scorsa sera.
"Incantato da una cosa chiamata Belinda, anche." puntualizza Piero, ridendo. "Che vi siete detti ieri sera?"
"Come fai a sapere che abbiamo parlato?" ribatte sorpreso lui.
"Gianlù, sfido a trovare qualcuno che non l'abbia notato, sicuramente anche la tua ragazza lo saprà!"
Gianluca appare pensieroso dopo l'ultima affermazione del suo amico.
"Piuttosto, dove sono le ragazze? Vanessa sicuramente starà ancora dormendo con Ignazio, sono troppo uguali quei due." ridono entrambi.
"Belinda e Melissa credo siano al centro estetico. Ma Emma?"
"È in palestra, credo."
"Mhm." risponde poco convinto il suo amico. "Hai chiuso con Belinda, ieri sera?"
"Avevamo già chiuso, Piè, ma quattro anni fa." ride nervosamente lui.
"Mah, te lo chiedo perché vi scambiavate certe occhiate ieri..."
"Ti sbagli."
"Forse. Tu però non fare cazzate eh, e soprattutto guai se fai soffrire qualcuno." lo avverte.
"Piero, ma che cazzo dici? Chi dovrei far soffrire, perché?" s'innervosisce.
"Te lo dico perché ti conosco, Gian. Non fare cazzate, per piacere. Anche perché, quando le fai, ci vanno sempre di mezzo le persone che non meritano le conseguenze del tuo essere irresponsabile. Ti prego solo questo." gli dà una pacca sulla spalla, prima di lasciare l'accappatoio e tuffarsi in piscina.Note dell'autrice: ehilà! Devo smetterla di pubblicare a quest'ora della notte, soprattutto quando il giorno dopo ho scuola!
Comunque, è solo un capitolo di passaggio, mi dispiace averlo concluso così, spero vi piaccia lo stesso. Spero di poter aggiornare il prima possibile.
P. S sono l'unica pazza drogata di X Factor? Ha vinto Giò, evviva! :D però anche gli Urban e Davide meritavano, erano tutti bravi in questa edizione! E voi per chi tifavate?Basta, vado a dormire. Mi dileguo. Addio.

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Photograph || Il Volo
Fanfiction"[...] E poi, alla fine, sì, mi sono innamorata. Mi sono follemente innamorata di una persona che non avrei mai pensato di poter amare. E sai come l'ho capito? Da quando vidi che in quegli occhi verdi ci ritrovavo me stessa. In quegli occhi ho ritro...