Le ha dedicato una canzone. A dire la verità, le ha dedicate tutte a lei. Ma una in particolare: Aspetterò.
Non l'avevano mai cantata live, non l'avevano mai compresa nelle scalette dei loro concerti, prima della scorsa sera. Ignazio ne ha parlato con i suoi due amici e hanno subito accettato. È stata una cosa organizzata al momento, ma sentiva l'esigenza di farla. Perché, forse, canzone migliore non c'era."Sapete, ci ritroviamo a fare delle scelte nella vita. Ci ritroviamo a prendere decisioni che non vorremmo prendere, decisioni che ci fanno stare male, sofferte. Oggi una persona l'ha fatto. È la persona che io amo. E sono convinto che il destino non sarà così cattivo con noi. Perché noi ci rincontreremo e torneremo a condividere insieme le nostre giornate. Non importa quando. Aspetterò. Questa è per te."
Margherita mi torturava la mano, stritolandomela in continuazione. Al fine di quella dedica è riscoppiata in lacrime, asciugandosi con le maniche della maglia. Ignazio la indicava e cantava con un'intensità meravigliosa. Le stava parlando con quella canzone. Le persone l'hanno capito. Tutti i social network straripavano di video e foto della scena. In quegli istanti ho pensato anche alla cazziata che con ogni probabilità mi sarei beccata da Cooper, ma, sinceramente, non me ne fregava assolutamente nulla. Hanno passato la notte insieme, come previsto. Una notte insonne. Ignazio l'ha stretta a sè, facendole poggiare la testa sul suo petto, al livello del suo cuore. Lei voleva memorizzare ogni attimo, persino il ritmo irregolare del suo battito.
Lui temeva di farsela scappare prima del previsto. Magari, hanno anche fatto l'amore. Un'ultima volta, un addio di due innamorati che non vorrebbero lasciarsi mai.
E la mattina dopo è partita. Ma Ignazio, sorprendentemente, non ha versato neanche una lacrima. Però stava male e si vedeva. Sta ancora male. L'Ignazio di prima è come scomparso. Se l'è portato via Margherita, assieme a parte di lui.
Non dico che le giornate abbiano perso senso senza di lei. Semplicemente sono più vuote, spente. Manca quell'entusiasmo che c'era prima, che rallegrava le nostre giornate. C'era felicità nell'aria, c'era amore. Ignazio non è più il ragazzo scherzoso e amichevole di prima.
La partenza di Margherita mi ha fatto capire molte cose: la prima è che bisogna vivere tutto al momento. Godersi ogni istante, ogni attimo, ogni risata, ogni carezza e ogni bacio; saper apprezzare ciò che abbiamo intorno, perché tutto questo non è per sempre. Anzi, direi proprio che ha i giorni contati.
La seconda è che più il tempo passa, più mi rendo conto che Gianluca sarà una ferita impossibile da rimarginare. Persone come lui non smetti di amarle. Ti entrano dentro, si fregano parte del tuo cuore e non se ne vanno via di lì. Saranno il tuo più grande rimorso, il tuo più grande rimpianto, la tua più grande incazzatura. Il tuo più grande amore.
Lui mi cinge la vita e mi lascia dei piccoli baci sul collo e lungo la spalla. Io rivolgo il mio sguardo perso altrove, ripensando a tutto ciò accaduto in questi ultimi giorni. È tutto successo troppo in fretta, tutti hanno sofferto troppo e nessuno si meritava di stare così male.
"Mi dispiace per Vanessa, so quanto ti eri affezionata a lei." bisbiglia al mio orecchio.
Mi giro e lo guardo. I nostri nasi quasi si scontrano, mentre metà del nostro viso affonda tra i cuscini. Mi sorride. Un sorriso rassicurante, accompagnato da una carezza.
"Gian, ma per te sono importante?"
"Ma certo che lo sei." mi rassicura, dandomi un bacio sulla fronte. "Più di quanto tu possa immaginare, amore mio."
Sapevo già la risposta, ma mi piace chiederglielo. È una continua conferma, una certezza. Quelle parole mi fanno stare bene così quanto mi uccidono. Lui è il mio φαρμακον, il mio veleno e il mio antidoto. E io lo stesso per lui. Siamo destinati ad amarci e a farci del male allo stesso tempo. Io diventerò il suo veleno. Io sono il suo veleno.
E lui è la cura di tutti i miei mali.
Scuoto la testa. "Non mi merito tutto questo amore da parte tua."
Mi guarda stranito. "Ma che dici, Emma..." - mi prende tra le sue braccia, facendo incastrare il mio viso nell'incavo del suo collo. Il suo profumo.
"Sei la cosa più bella che mi potesse capitare."
"Anche tu."[...]
"...e succede ogni sera,
la tua assenza mi avvelena,
come una goccia scava la roccia;
E hai spezzato a metà,
ogni giorno di felicità,
di noi;
Lascia in pausa il battito,
del mio cuore stanco,
di aspettarti invano,
ma non passa un attimo,
che il tuo sguardo manca,
in ogni strada, ogni città, dovunque vada..."Sono accanto a lui quando Ignazio finisce di suonare le ultime note al pianoforte de Il tuo sguardo manca.
Il palco è vuoto, l'orchestra deve ancora posizionarsi per iniziare le solite prove.
Rimane in silenzio, non aggiunge nient'altro. Ammiriamo la platea deserta, la pace che si respira, ogni tanto leggermente disturbata dal rumore dei passi di qualche tecnico della troupe.
"È bellissima questa canzone."
"Già." mi risponde con un sorriso pieno di sconforto, tornando a fissare la tastiera. Non ho mai visto Ignazio così depresso come in questi giorni.
"Posso chiederti una cosa?" acconsente con un cenno. "Quando hai capito che l'amavi?"
Sorride amareggiato. "Non so, forse dopo uno dei nostri tanti litigi."
Riesce a strapparmi una piccola risata. "Litigavate ogni due minuti voi due, non vi soppportavate."
"Non la sopportavo, eppure non riuscivo a stare lontano da lei."
"Φαρμακον."
Mi guarda stranito. "Che? Picciridda parla italiano, per cortesia!"
Mi fa scoppiare a ridere. È questo il vero Ignazio. "Farmakon, è greco. Significa veleno, ma anche antidoto."
"Intellettuale la ragazza."
Gli do un colpo sul braccio. "Che scemo!"
Rimaniamo qualche istante in silenzio, e ci facciamo subito più seri. "Emma, ma secondo te tornerà?"
Lo guardo, sorrido. "Sì. E se non torna lei, vattela a riprendere."Note dell'autrice: ma ciao! Come va? Io, a parte la scuola che cerca in tutti i modi di farmi schiattare, abbastanza bene, dopodomani ho il concerto waaaaaaa
Scrivetemi nei commenti se il capitolo vi piace o meno, la vostra opinione è importante.
Un bacio, a presto! :)
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Photograph || Il Volo
Фанфик"[...] E poi, alla fine, sì, mi sono innamorata. Mi sono follemente innamorata di una persona che non avrei mai pensato di poter amare. E sai come l'ho capito? Da quando vidi che in quegli occhi verdi ci ritrovavo me stessa. In quegli occhi ho ritro...