31.

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Sono farfalle quelle che sento nello stomaco?

Quella sensazione strana, che non riesce a farti capire se ti fa stare bene o male. Nessuno sa dare una risposta, perché, diciamocelo, in quel momento pensi a tutto tranne che a quello.
Oppure non riesci a pensare proprio a niente.

Così si chiamano?

Sembra essere passata un'eternità quando Gianluca stacca le sue labbra dalle mie, riavvicinandosi per poi baciarle un'ultima volta, con un delicato bacio a stampo.
Mi sorride teneramente e sembra felice come un bambino, mentre io ancora devo trovare il coraggio di staccare le mie braccia dal suo collo, stessa cosa per lui, con le sue mani che accarezzano la mia schiena.
"E questo cos'era?" sussurro, mentre la pioggia pian piano cessa di cadere.
"Non lo so, ma voglio farlo ancora." ammette, per poi riprendere a baciarmi, questa volta rendendo il tutto più passionale.
Mi sento felice. Come non sono mai stata con un ragazzo.
Non lo definirei amore, ma con lui è tutto diverso. Con lui è tutto più bello.
Ci stacchiamo soddisfatti e lui mi prende per mano. "Andiamo, prima che ci veda qualcuno." afferma, tenendomi saldamente la mano, quasi come se avesse paura di perdermi, di lasciarmi andare.
Arriviamo in albergo e, tra il silenzio e la voglia di stringerci, un po' imbarazzata gli do la buonanotte con un semplice bacio sulla guancia, ritirandomi nella mia stanza.
Mi guardo allo specchio del bagno e, a parte vedere una me completamente zuppa dalla testa ai piedi e con il mascara colato, vedo anche una ragazza con un mega sorriso da ebete e e dagli occhi color cioccolato che ancora sognano i suoi di occhi, di quel verde indefinito, ma che a lei fanno impazzire.
Ma vedo anche una ragazza che dice di essere chi non è.
Lo squillo del mio cellulare interrompe il mio monologo interiore, facendomi cadere l'occhio sul display illuminato.

"Sto ascoltando De Gregori e non riesco a non pensarti.
Cantata è meglio, ma ti auguro la buonanotte così:

Buonanotte, buonanotte fiorellino,
buonanotte fra le stelle e la stanza,
per sognarti, devo averti vicino,
e vicino non è ancora abbastanza.
Ora un raggio di sole si è fermato
proprio sopra il mio biglietto scaduto.
Tra i tuoi fiocchi di neve, le tue foglie di tè.
Buonanotte, questa notte è per te."

[...]

"Ci siamo baciati."
Questa affermazione ha scatenato un sacco di reazioni tra i miei amici, i miei complici, tutte diverse.
La prima persona che l'ha saputo è stato Ignazio, ma solo per puro caso, essendo il più mattiniero dei tre. Sta già progettando il nostro matrimonio.
Subito dopo è arrivata anche Megan, euforica pure lei davanti alla notizia, ma più che altro perché sa bene che una possibile storia tra me e Gianluca equivalerebbe ad uno scoop degno della rivista, e quindi ad un nostro ritorno a casa.
Al momento lo sanno solo loro due, con Piero non ho ancora parlato. Siamo in tre ad aspettare lui e Gianluca nella hall, mentre io e Megan sbrighiamo le ultime faccende per il check-out.
Nuovo aereo, nuova città, nuova avventura.
Oggi si va a Monte Carlo per una importante cena di beneficenza, a cui Il Volo è stato invitato ad esibirsi. La parte meno entusiasmante di tutto ciò sarà Lena, che ci raggiungerà direttamente in albergo lì, una volta finiti i suoi appuntamenti di lavoro.
"E pensare che il suo vero successo è partito da noi!" commenta Meg, vedendo l'ennesima copertina di una rivista di moda con lei protagonista.
"Già..." rispondo sovrappensiero, e in quel preciso istante Gianluca e Piero escono dall'ascensore.
"Buongiorno!" esclama Gianluca, mai così raggiante come stamattina. Mi guarda maliziosamente e cerca di avvicinarsi a me, ma Piero lo supera e mi avvolge tra le sue braccia, stampandomi un sonoro bacio sulla guancia.
"Buongiorno amore." tachicardia.
Mi ha davvero chiamata così?
Noto Gianluca passare da un'espressione serena ad una arrabbiata, nervosa. La gelosia lo mangia vivo, e cerco di trattenermi dal farmi spuntare in viso un sorrisetto compiaciuto. Vederlo così geloso non mi dispiace affatto.
Ignazio percepisce il suo nervosismo, e lo allontana da lì, portandolo a fare un giro fuori.
"Piero, dobbiamo parlare." mi stacco da lui molto freddamente. Dopo quel che è successo due giorni fa tra noi due, la sua presenza mi mette a disagio.
"Dimmi pure."
"La recita è finita, Gianluca mi ha baciata ieri sera. Domani gli dirò che ci siamo lasciati perché troppo diversi e roba del genere." gli comunico con la stessa freddezza di prima, forse di più. Un blocco di ghiaccio.
Annuisce debolmente, e si rattrista subito. "Ah, va bene. Buona fortuna, allora." il suo tono dice tutto. E anche lui esce fuori, dirigendosi direttamente dentro il suv.
"Ma come devo fare con lui, Meg? Dimmelo!" mi rivolgo alla mia amica, stufa di questa situazione.
Scrolla le spalle. "Al cuor non si comanda..."

[...]

Sole, infinite distese di sabbia, palme, yacht, casinò e ville stratosferiche: benvenuti a Monte Carlo, capitale europea del lusso più sfrenato.
Sotto certi aspetti richiama un po' Las Vegas, ma con molta più classe ed eleganza.
Il punto forte è proprio il Casinò, un imponente palazzo pieno di affreschi, sculture in oro e uno stupefacente atrio in marmo.
E poi sì, c'è il mare. La costa Azzurra è probabilmente una delle attrazioni naturali più belle che il principato di Monaco, ma la Francia soprattutto, possa offrire.
L'hotel Hermitage è uno degli alberghi migliori del Principato, un bellissimo palazzo antico e curato in ogni minimo dettaglio, dalla hall alle suite, con una vista mozzafiato sul porto.
Lasciamo i nostri bagagli nelle stanze e ci concediamo un pomeriggio di relax in piscina sulla terrazza.
"Abbiamo un problema." afferma Piero, con un tono così serio da farmi preoccupare, piazzandosi davanti alla mia sdraio e coprendomi con la sua ombra.
"E te pareva, non si può mai stare tranquilli..." commento scocciata, sedendomi sulla sdraio, facendogli cenno di sedersi.
"Parla."
"Gianluca e Beatrice si presenteranno come coppia stasera."
"E quindi?" non capisco dove voglia arrivare.
"Beh, per Gianluca noi stiamo ancora assieme... Dovremmo presentarci come coppia anche noi." evidenzia imbarazzato.
Sgrano gli occhi, non ci avevo pensato. "Ma così finiremo sui giornali e renderemo pubblica una montatura..."
"Tranquilli." la voce di Megan ci fa sussultare. Si posiziona davanti a noi e ci lancia addosso una rivista.
"Ci hanno già pensato."
Io e Piero che ci baciamo.
Le foto risalgono a due giorni fa, quando ci baciammo per davvero.
Mi alzo di scatto ed inizio a perdere le staffe. "Ma questi paparazzi non hanno nulla da fare che perseguitare voi?! Ma non è possibile!"
"Che succede?" Gianluca sente le mie urla e si precipita da noi, appena uscito dalla piscina. Prima ancora di farci parlare, riesce a darsi una risposta da solo: il suo occhio cade subito sulla rivista e sui nostri due volti.
Sospira scocciato. "...perché vi stavate baciando?"
"Ehm, perché magari stiamo assieme, che dici?" risponde sarcastico Piero.
I suoi occhi verdi pieni di rabbia lo guardano in cagnesco, ma per fortuna il buon senso prende la meglio su di lui, e lascia perdere, immergendosi di nuovo in acqua.
In tutto questo, Ignazio e Megan si godono la scena, lanciandosi occhiate e capendosi al volo.
"Ahh, la gelosia..."

Photograph || Il Volo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora