Ritornammo a casa, dopo aver perso tempo cercando la fila della macchina che Mary non aveva memorizzato siccome era troppo occupata a conoscermi.
Tornammo, e salii nella mia stanza.
Non avevo niente da fare, così mi buttai sul letto.
«Posso?» chiese Alex.
«Certo » risposi.
«Ciao bellissima, senti io vado a fare un giro con i miei amici, se vuoi puoi venire con noi, così puoi fare nuove amicizie, e potremmo conoscerci meglio noi.»
«Hm, scusa Alex, mi piacerebbe tantissimo, solo che sono appena tornata e sono esausta, possiamo fare un'altra volta se vuoi..» gli dissi con tono triste.
«Perdonami» continuai, facendo lo sguardo dolce
Sorrise e mi salutò per poi scappare.
Mi avvicinai alla finestra, e osservai le persone.
Adoravo osservare quelle teste di cazzo, perché? Beh perché la maggior parte delle persone, dei ragazzi, degli adolescenti, non si accorgono di quanto sia bella la vita, e soprattutto odiavo quando le persone che avevano tutto, si lamentavano di non avere niente.
Io avrei voluto una famiglia tutta mia, una famiglia in cui avevamo tutti lo stesso sangue, una famiglia che potesse mostrarmi le mie foto da piccola.
Ma no... la mia vita era come giocare a dadi. Quello che capita quello prendi, come uno di quei giochi da tavolo, solo che io ero quella che perdeva sempre soldi, che tornava sempre indietro per un numero uscito male, o che otteneva la carta sbagliata..
Mi definivo così, un caso.
Rovinai questo bellissimo e intenso momento, allontanandomi dalla finestra e scendendo per le scale.
«Tom.. Non c'è Mary?» chiesi notando l'assenza della donna tuttofare.
«No, è uscita con mia zia... Cioè scusami, nostra zia... Vabbè con zia» disse imbarazzato, continuando a messaggiare col suo cellulare.
Sorrisi, e ciò attirò la sua attenzione.
«Sai sei stupenda quando sorridi, hai un sorriso così semplice eppure mi attira molto.» disse.
A questa frase arrossii. Era strano da parte mia, ma era così. Era il primo ragazzo a farmi arrossire.
«Hahaha, dai vieni qui.» disse facendomi segno di sedermi sul divano.
Gli andai vicino e mi sedetti.
Era così .. Sexy.
Era seduto sul divano, con le gambe appoggiate sul tavolino, e il cappello rosso con il ciuffo di fuori.
I suoi occhi erano incollati sul cellulare, whatapp, precisamente.
«Sei molto preso eh?» gli chiesi curiosa senza guardarlo
«Ah, sì beh, è un mio amico» disse balbettando
«Davvero?» chiesi
Fece un cenno per dire sì
« Ah Wow, non mi è mai capitato di conoscere un ragazzo con il nome Sarah.» gli risposi ironica sorridendo.
Iniziò a ridere, e boom, non capii più niente.
La sua risata, dio la sua risata.
*dovrebbe essere mio fratello smettila*
Pensai.
Infatti dovevo davvero smetterla.
«Comunque no è.. la mia ragazza» rispose dopo fissando il cellulare mentre si aggiustava il cappello con un movimento tutto suo.
«Ah, già.. Capito» era un momento troppo bello, doveva durare per forza poco no(?)
Mi alzai e mi avvicinai al frigorifero, presi un succo di frutta e appena mi girai sbattei contro Tom.
«Ah scusami volevo prender la..» stava per dire.
Ci fissammo intensamente, poi si avvicinò alle labbra e mentre provava a baciarmi, nonostante la mia testa diceva di smetterla perché era mio fratello, entrò Louis.
«Ragazzi tutto bene ?» chiese l'uomo di la.
Con movimento rapido Tom si staccò da me per andare dal padre e io rimasi immobile per la cazzata che stavo per fare.
«È mio fratello... Non posso rovinare questa famiglia così...» dissi tra me e me.
Poi sentii Louis chiedere di me, così corsi in sala.
«Eccomii.» urlai tutta felice.
Sia Mary che Louis amavano vedermi felice, quindi siccome erano brave persone e anche i figli non erano male, cercai di comportarmi al meglio.
«Quanto sei bella.» disse Louis
«Senti Kate, la mamma ha detto che ti ha lasciato le buste dei vestiti sul suo letto, e che se n'era praticamente dimenticata.» disse per poi accarezzarmi il viso
Notai Thomas guardarmi mentre salivo le scale, come ogni volta.
Entrai in camera, e presi le buste.
Stavo per uscire quando notai foto di tutta la famiglia con una bambina..
«E questa?» dissi per poi passare alle altre foto.
«Hai finito? No perché se hai finito puoi anche uscire e andare nella tua camera...» disse Thomas irritato.
Tutto il giorno era tranquillo, poi d'improvviso boom arriva il ragazzo lunatico
Bene.
«Si scusa..»
Stava per dirmi qualcosa quando entrai nella mia camera per provarmi i vestiti.
Dopo aver provato ogni singolo pantaloncino e magliette, indossai un vestitino che Mary aveva deciso di comprarmi abbinati a dei tacchi, in caso saremmo dovuti uscire e andare in un posto elegante.
«Mah(?)» pensai
«Senti scusa per prima io non avrei dov... Oh cazzo Wow.» disse il ragazzo che infranse la mia tranquillità entrando nella stanza
Di scatto mi abbassai il vestitino così da non far notare molto le forme.
«Ti sta un amore questo vestitino.» disse
«Comunque sono venuto per chiederti scusa per ciò che stavo facendo prima sul serio. Cioè io sono fidanzato e tu sei mia sorella.. Scusa.» continuò per poi andare via e lasciarmi provare i vestiti.
Misi tutto in ordine nell'armadio e mi gettai sul letto per pensare.
"Strano la direttrice dell'orfanotrofio ancora deve chiamare.." dissi tra me e me.
STAI LEGGENDO
•STEP BROTHER•
Romance#5 in storie d'amore (2•12•16•) «"Ti amava così tanto, che ha voluto che tu avessi una vita migliore." dicevano tutti così. Ma la verità è che quando una persona ti ama tanto, non ti lascia andare via.» «Si beh, potevo sembrare forte quanto volevo...