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Eravamo fuori la porta di casa e lo salutai.
Mi fece segno di saluto con la mano con mezzo sorrisetto e poi si voltò.
«Aspetta.» gli dissi e lui si fermò, continuando a starmi di spalle.
«In tutto ciò non ti ho ancora ringraziato. Grazie.» continuai.
Lui mi guardò e sorrise poi mise le mani in tasca e si allontanò.
«Ma dove cavolo ti eri cacciata.» disse Alex aprendo la porta.
«Ti ho anche mandato dei messaggi» continuò, ma io avevo lo sguardo fisso su una persona che poco dopo persi in mezzo alla folla.
«Che guardi, Ehii. Tutto bene Kate? Sei strana.» disse Alex portandomi dentro casa.
Non gli risposi e andai di sopra, passai avanti alla camera dei fratelli e notai Thomas guardare fuori la finestra come se cercasse qualcuno.
Da lì mi venne in mente la scena di Sarah e quel ragazzo.. Chi era?
Dopo qualche minuto distesa sul letto scesi in cucina, c'erano tutti.
«Bentornata tesoro. Dove eri andata?» chiese Mary.
«Ah in giro, niente di che.» dissi sorridendo portandomi un biscotto in bocca.
«Già.» disse a bassa voce Tom, senza degnarmi di uno sguardo. Come se gli dessi fastidio.
Lo guardai poi tornai a rosicchiare il mio biscotto.
«E quelli cosa sono?» disse Mary poi avvicinandosi, riferita ovviamente ai lividi sul braccio.
«No assolutamente niente.» risposi scansandomi per non fargli capire che erano segni di mani.
Andai sul divano e Alex mise un film.
Alex era l'unico amico che avevo.
Cioè era una specie di fratello, ma su lui potevo contare, sarebbe stato sempre al mio fianco, senza farmi soffrire.
«Horror? Romantico? O azione?» chiese lui.
«Non ho mai visto un Horror, non mi piacciono i generi romantici, e adoro l'azione... Ce l'hai gli Avengers?»
«Potevi chiedermelo prima di fare questi giri di parole no?» disse poi lui ridendo.
Guardammo insieme il film e poi si aggiunse Tom, che si sedette per terra.. e sul divano c'era ancora un posto, esattamente affianco a me.
"Ma fanculo" dissi tra me e me.
Potevo capirlo quanto voleva, potevo sostenerlo, ma non solo lui stava male.
Il film finí e Mary ci disse che era pronta la cena.
«Cos'è questo buon odore? Che hai cucinato?» chiese Louis.
«Pollo al forno con patate.» rispose Mary.
Mangiammo e stetti in silenzio tutta la serata sfogliando la home di Facebook, pensando a quegli occhi verdi, che in realtà non sopportavo.. Noo, non lo sopportavo quel ragazzo.
Finito di mangiare andai in stanza per preparare lo zaino e mettere il cellulare in carica.
Mi misi sotto le coperte e spensi la luce.
Qualcuno bussò alla porta.
«Posso?» era Tom.
Mi alzai di scatto sedendomi sul letto.
«Si.» risposi.
«Volevo chiederti se domani preferisci che sia io ad accompagnarti a scuola.» disse lui con tono menefreghista.
«Beh non so, magari preferisci andare con Sarah no?» dissi in modo ironico.
La prese ridendo poi tornò serio.
«Perché ridevi?» chiesi io.
Lui entrò avvicinandosi e si inginocchiò per arrivare a me.
«Adoro quando fai così, sei così fottutamente gelosa.» esclamò toccandomi la punta del naso.
«Cosa io gelosa? Ma cosa ti passa per la test...» stavo per continuare ma Thomas mi mise la mano avanti alla bocca facendomi segno di non urlare per non svegliare o far venire qualcuno.
«Perdonami Kate.» disse.
Non feci domande perché sapevo a cosa era riferito.
Mi diede la buonanotte baciandomi sulla guancia molto vicino alle labbra e andò via..
In tutto quello non avevo ancora capito se l'indomani sarei andata a scuola con lui o con Alex.
Mi addormentai con il suo profumo sul mio pigiama.
La mattina dopo mi svegliai e andai in bagno per lavarmi.
Scesi per fare colazione, e mi finii di preparare.
Ero pronta per andare a scuola.
«Alex stamattina l'accompagno io a scuola.» disse Thomas scendendo le scale con la chiave dell'auto in mano.
Aveva un giubbotto di pelle nero e degli occhiali da sole, stava praticamente benissimo.
«Perché scusa?» chiese il più piccolo.
«No Alex niente di che, almeno tu puoi andare con i tuoi amici, non te la prendere dai.» dissi io, notando una certa rabbia tra i due.
«Pronta?» chiese Tom mettendomi una mano dietro la schiena.
Mi fece venire dei brividi.
PERCHÉ? PERCHÉ SIAMO SEMPRE AL PUNTO DI PARTENZA (?).
Entrammo in macchina e in meno di 5 minuti eravamo lì.
«Beh è presto.» disse lui, anche se la scuola era piena di ragazzi che aspettavano.
«Già.» dissi io, guardandone solo uno.
Anche Jack mi ricambiò lo sguardo, ma non fece nulla.
Non sorrise, non si avvicinò, guardò solo me poi Tom.
«Ehi tutto okay?» chiese Thomas mettendomi la mano sulla gamba.
Feci cenno come per dire sì.
«Scendi.» disse poco dopo essere sceso anche lui.
«Cosa vuoi fare?» chiesi io.
«So che ti piacciono i cornetti, vieni al bar, tanto è presto.» non mi tirai indietro a quest'offerta e andammo nel bar.
Finito tutto io dovevo entrare.
«Io vado allora, grazie del passaggio.» gli dissi.
«Di niente ciaoo.» rispose lui avviando la macchina.
Entrai e per le scale incontrai Jack.
«Ehi Jack.» gli dissi spontaneamente.
«La prossima volta, fatti aiutare dal tuo ragazzo se stai in pericolo con i bulli.» rispose.
Non capii esattamente se era ironico o arrabbiato.
Entrammo per primi in classe e ci sedemmo ai nostri posti, ovvero vicino.
Approfittai dell'assenza di tutti e gli parlai.
«In che senso? Quale ragazzo?»
«Il tuo, bambola. Sai ? Quello che ti ha accompagnata a scuola mangiandoti con gli occhi.» disse lui guardando fisso la lavagna.
«Jack, non hai motivo di arrabbiarti, primo lui è mio fratello, secondo tu, cioè non ti ho chiesto io di venirmi ad aiutare. Non che questo non mi abbia fatto piacere ma.. No cioè.» dissi e cercai di cambiare discorso ma lui non me lo permetteva.
«Io lo conosco, e lui non ha una sorella, mi ha detto di stare alla larga da te, quindi non voglio litigare con lui. E poi tra noi non c'è niente. Ti ho solo accompagnata a casa.» rispose lui prendendo lo zaino e andandosene via.
«Jack aspetta, dove vai?» dissi e lui si fermò.
«Sei l'unico che conosco ora qui, non lasciarmi da sola solo perché stiamo litigando.»
«Tu non mi conosci affatto.» rispose per poi continuare a camminare.
Se ne andò dall'aula.
Ovviamente sarebbe uscito da scuola, avrebbe fatto filone per un motivo inutile.
Ma chi lo capiva?

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