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Successe qualcosa di particolare, perché mi trovai la mattina dopo nel mio letto, e guardando il cellulare erano le 10:26, ma tanto era domenica, quindi niente scuola.
Mi alzai spostandomi i capelli dagli occhi appoggiandomi sui gomiti.
«Perché ho ancora i vestiti di ieri sera?» chiesi poi notando il mio abbigliamento.
Mi alzai e andai in bagno guardandomi allo specchio.
Avevo il mascara sbavato e lo rimossi con delle salviette.
Tornai in camera e mi cambiai tenendo la mente concentrata su una domanda fissa.
«Cos'è successo? Perché non ricordo niente da ieri sera?»
Appena finito, mi aggiustai per il meglio i capelli e scesi.
In cucina c'erano Thomas e Alex che guardavano dei video di calcio dal cellulare di quest'ultimo, e Mary seduta con un quadernino avanti intenta a fare dei calcoli.
«Buongiorno.» dissi portando la loro attenzione a me.
«Buongiorno tesoro.» rispose Mary.
Mary quella mattina era diversa, come se avesse rimediato un peso che sentiva dentro.
Andai verso il frigorifero e presi dell'acqua.
La versai nel bicchiere e bevvi.
Appena finito decisi di salire in camera e usare il cellulare, ma Alex mi fermò con una sua domanda.
«Alla fine ieri .. non mi hai chiesto di portarti a casa..»
«Lasciala stare, a quanto pare era già impegnata.» rispose Thomas alzando gli occhi a me, sorridendo, con fare minaccioso.
«In che senso?» chiesi io non sapendo di cosa parlassero.
«Già.. Come se non lo sai..» esclamò Thomas con sorrisetto ironico.
«Ragazzi lasciatela stare.» disse Mary avvicinandosi. «Non dargli retta, sono solo gelosi.» continuò quest'ultima.
«No, vorrei sapere di cosa state parlando.»
«Come? Non ti sei sentita sollevare da forti braccia? » rispose Thomas avvicinandosi a me, imitando la voce fragile di una ragazza.
La mamma lo fermò.
Avevo ancora lo sguardo confuso ma capii che c'entrava Jack, si leggeva nei suoi occhi, riuscivo a sentire la sua gelosia. Tom ci teneva a me, solo che lo dimostrava in modo alquanto diverso.
A quel punto, il più grande, si avvicinò di più sussurrandomi all'orecchio..
«..Ti ha portato lui a casa. In braccio perché t'eri addormentata tra le sue braccia.» , per poi passarmi di fianco lasciandomi il suo profumo alle spalle. Rimasi lì, ferma.
«Non farci caso, è geloso di Jack. Anche se una volta, erano tanto amic...» stava per continuare Mary.
«Si, lo so già.» risposi fissando la finestra.
«Già.» disse poi Alex alzandosi di scatto guardandomi minacciosamente.
Ora anche lui? Bene..
Mi allontanai da Mary e salii in camera.
Rimasi in camera poi decisi di entrare in camera dei ragazzi.
«Ehi, ragazzi.» dissi sull'uscio della porta.
Alex si degnò di guardarmi 5 secondi e tornare a scrivere delle cose sul quaderno.
Guardando meglio, stava disegnando, era praticamente bravissimo a disegnare.
Ma l'altro non mi guardò nemmeno, mentre giocava all'xbox.
In me iniziò a cambiare tutto, così mi allontanai dalla porta entrando all'interno della loro camera e mi sedetti su una poltrona appoggiando i piedi sul letto, proprio di fianco a Thomas.
Quest'ultimo senza staccare lo sguardo dal televisore, mi spinse le gambe per terra.
Io le rimisi nuovamente sul letto.. e lui nuovamente le spinse giù.
Eravamo come due bambini.. ma in qualche modo dovevo giocare al loro stesso gioco.
Dopo qualche minuto notai un cenno di sorriso, e si alzò di scatto facendomi tornare seria.
Mi prese in braccio e mi appoggiò sulle sue spalle, portandomi fuori la porta.
Non la chiuse ma mi lascio lì, tornando seduto mettendo il gioco in play.
«Volete il gioco duro eh(?)» dissi.
Sbuffai ed entrai nuovamente, e notai sia Alex che Tom sorridere, mentre continuavano a fare ciò che stavano già facendo.
Passai di fianco ad Alex per prendergli il quaderno, e mi fermai avanti alla TV, per non far vedere niente a Tom.
I due si guardarono e poi sorrisero in modo strano.
Si alzarono piano, Alex dalla sedia, e Thomas dal letto, e mi vennero vicino.
«..Oh, che ho fatto?» chiesi notando la loro "finta" serietà.
Mi afferrarono le braccia e la vita e mi gettarono sul letto per poi venirmi addosso e farmi il solletico.
«Nono, AHAHAHHAHAHA vi prego basta, nooo.» cercai di dire fermando le 4 mani che mi "solleticavano" la pancia e i fianchi.
Dopo vari minuti di risate e scherzi per tutta la casa, ci fermammo esausti.
«Vi voglio tanto bene.» dissi con l'affanno.
«Anche io.» disse Alex.
Ma subito dopo la risposta di Alex fissai Thomas che non diede risposta, anche Alex lo guardò per la sua strafottenza, ma infine Tom mi abbracciò forte, promettendomi di non lasciarmi sola, e dicendomi ben tre volte di volermi sul serio bene.
"Lunatico eh.." pensai.

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