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Mise in moto la macchina.
Ovviamente per fare il figo aprì il "soffitto della macchina" siccome il cielo era bellissimo e il tempo perfetto.
Quella mattina era molto allegro.
«A cosa è dovuta questa felicità ?» gli chiesi fissando il suo sorriso mentre osservava attentamente la strada.
«Hm, niente. È una bella giornata, e voglio passarla con la mia nuova ragazza.» disse il ragazzo lunatico alla mia sinistra.
«Come? Hai lasciato Sarah, e stai già con un'altra?» chiesi non capendo cosa intendesse.
«Cosa? No. Ho detto.. che voglio passare una bella giornata con la mia nuova sorellina..» continuò facendo finta di niente, dando un'occhiata allo specchietto sinistro, per girare nella stradina avanti a noi.
Rimasi in silenzio cercando di capire se avessi sbagliato  io a capire  o era lui che aveva detto una cazzata.
Accese la radio notando che mi stavo annoiando, anche se trasmettevano solo canzoni vecchie.
«Aspetta ci penso io.» disse
Stando attento alla strada prese il suo cellulare e accese il Bluetooth così da poter scegliere le canzoni.
Mi diede il suo cellulare e mi disse di mettere una canzone che preferivo.
Rimasi immobile, non sapevo come si usava. Non avevo mai avuto un telefono.
«Ehi.. Non sai che canzone mettere?» chiese fermando la macchina davanti un bar.
«Eh, è che non so come si usa..» risposi fissandolo negli occhi.
Nonostante qualsiasi situazione, fissarlo negli occhi mi rilassava.
«Hmm..» disse lui.
Poco dopo uscì dalla macchina ed entrò nel bar, lasciandomi sola con il cellulare in mano.
Arrivò un messaggio da Sarah.
Lessi..:
" Whatsapp.
   Sarah💁🏽: Amore, oggi ti va di uscire     insieme ? Magari possiamo andare a fare shopping.."
Avrei dovuto aprire il messaggio per leggere ancora, ma non volevo poi trovarmi in situazioni dove non sapevo cosa cliccare, senza farlo scoprire a Tom.
Così lasciai perdere pensando a com'era quella ragazza.
Thomas tornò secondi dopo con un pacchetto di sigarette in mano.
«Ah.. Fumi(?)» chiesi passandogli il cellulare.
Non rispose, ma capii che era affermativo da come aveva mosso le sopracciglia.
Un movimento così carino, quanto era dolce e stronzo allo stesso tempo.
Chissà perché era così.
«Ah, mi dici dove stiamo andando?» chiesi abbassando lo specchietto per vedere come stavano i capelli.
Ovviamente ciuffi ribelli ovunque.
«Al centro commerciale..» rispose.
«Di nuovo? Tranquilli i vestiti non mi mancano.. » dissi ridendo.
«Tranquilla te.. Per i vestiti ci pensa Mary. Io voglio regalarti un'altra cosa.» mi disse sorridendo.
Non sapevo esattamente di cosa parlasse, e cambiai discorso.
«Senti come ti trovi con questa Sarah?»
«Beene.» rispose, poi il silenzio.
Diciamo che mi stavo rompendo le palle, e uscì spontanea questa frase.
«Ragazzo di tante parole..» guardando il lago che avevamo appena attraversato.
Sentii una risata da parte sua e dei brividi lungo la schiena da parte mia.
Arrivammo al centro commerciale e mi chiese che colore preferivo tra il rosa, oro, argento e nero.
Ovviamente risposi il nero.
Il nero era il mio colore preferito da sempre, non sono mai stata la bambina che amava il rosa, sempre il nero.
«Perfetto» rispose lui.
Entrammo e dopo qualche minuto di giri mi lasciò in un bar dopo avermi comprato un gelato.
«Arrivo tra qualche minuto, aspettami  qui. Sono in un negozio qui vicino.» disse, per poi sparire.
"Va bene." dissi tra me e me.
Stavo mangiando il mio gelato quando una ragazza inzuppata di profumo, sbadatamente si scontrò con me, così da farmi finire il gelato sulla maglia.
Si degnò solo di farmi una smorfia..
Lasciai stare, e chiesi al barista dov'era il bagno. Entrai e mi pulii per il meglio.
Il mio gelato ormai era andato a puttane, e finalmente vidi Thomas tornare.
«Ce l'hai fatta finalmente..» gli dissi osservando la busta bianca tra le sue mani.
«Vieni andiamo.» disse portandomi al parcheggio dov'era la macchina.
«Questo è tuo, comunque.» continuò dandomi la busta.
Il mio sguardo era confuso.
La busta era di plastica, la aprii, e dentro ci trovaiii... una scatola.
Rimasi a bocca aperta, già solo vedendo l'immagine disegnatavi sopra.
Lessi di lato "iPhone 6"
«È.. Diciamo l'ultimo che hanno fatto.» disse notando il mio sorriso.
Ero felicissima.
Sapevo bene che era una cosa non molto importante, ma me l'aveva regalato lui, era più che importante.
«Grazie grazie grazie Tom..» dissi felice, per poi abbracciarlo.
Rimase 5 secondi fermo, poi rispose al mio abbraccio stringendomi più forte.
Eravamo due idioti ad abbracciarsi nel parcheggio soli, con l'eco di ogni nostra parola.
Entrammo in macchina e ci dirigemmo verso casa.
«Poi ti aiuto ad usarlo eh» disse felice del gesto appena fatto, portandosi una sigaretta alle labbra.
«Certoo.» risposi io ancora più contenta.

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