«Ora basta. Sul serio, hai superato ogni limite. Devo trattarti come una figlia? Va bene, allora farò il padre.. Ormai sei già grande, ma sei senza educazione...» continuava ad urlare Louis di spalle alla porta.
«E secondo te chi doveva darmela?» risposi con aria di sfida.
Il mio carattere consisteva proprio in questo, se qualcuno urlava contro di me, oppure cercava di pormi delle regole, io dovevo fare di tutto per far capire che me ne fregava ben poco, e che io le regole non le seguivo affatto.
«Io.. Te la volevo dare io l'educazione, ma con te è impossibile. Senti Katherine, io ti voglio bene, noi ti vogliamo bene, ma se continui così ci saranno brutte conseguenze, e tu lo sai molto bene.»
«Non mi interessa.» dissi, ma nei miei occhi si capiva che avevo appena detto una bugia.
«Okay.. Allora facciamo così, torniamocene a casa e fai le valigie.»
«Cosa?» chiese Mary alzandosi di scatto dalla sedia.
«Si, perché è una ragazza impossibile. Lo faccio per il suo bene.. Esce di casa senza dirci dove va', marina la scuola, alle 2 di notte é ancora in giro.. Bisogna rispettare delle regole per stare bene.. E tu non lo sai fare.» rispose Louis indicandomi.
«No, ti prego Louis.. Non farlo.» sussurrò Mary, ma non mi aspettavo affatto il suo modo di fare durante quel litigio.
Rimase lì, ferma, risedendosi di nuovo sulla sedia.. Come se sapesse che nonostante mi volesse tanto bene, avrebbe dovuto fare tutto ciò, e portarmi proprio dove mi hanno vista la prima volta.
Avrei dovuto chiedergli scusa, ma non ci pensavo minimamente.
Mi alzai di scatto e uscii dalla stanza.
Corsi più che potevo tra quei corridoi cercando l'uscita, sbattendo contro le spalle di alcuni medici.
Dopo qualche minuto trovai l'uscita e con le lacrime che mi rigavano il viso, caddi per terra.
«Perché? Perché non ho potuto avere una famiglia tutta mia.. » chiesi.
«In realtà tu ce l'hai.» rispose un ragazzo alle mie spalle.
«La tua fottuta famiglia siamo noi.» continuò.
Mi girai lentamente e notai Thomas appoggiato al muro, con lo sguardo nascosto sotto il cappello della felpa, il piede appoggiato alla parete, e una sigaretta tra le dita.
«Non siete la mia famiglia.. Il vostro sangue non scorre nelle mie vene.» risposi portandomi le mani tra i capelli.
«E chi l'ha detto che c'è bisogno di un legame di sangue?» chiese gettando la sigaretta mezza piena per terra.
«Tuo padre ha già chiamato la direttrice dell'orfanotrofio.. Mi riporterete lì.»
«Non l'ho voluto io..» rispose lui sedendosi al mio fianco.
«Dai cazzo, dillo che sei più felice se me ne vado.. Qualche problema in meno..» dissi iniziando a piangere.
«.. Lo pensi davvero che potrei essere più felice senza una biondina che fa guai per casa?.. Ma dai.. L'hai vista o no? Quella struttura chiamata casa.. Fin quando non sei arrivata tu, era un mortorio.. Mamma stava invecchiando ogni giorno senza sorridere mai, Louis non faceva altro che lavorare senza dedicare del tempo a me e Alex, e quest'ultimo non era mai a casa.. Ma sinceramente nemmeno io ero mai a casa.. Perché odiavo quella situazione..» disse spostando lo sguardo sul prato alla nostra destra.
«Da quando sono venuta ho solo peggiorato la situazione.» sussurrai portando lo sguardo al pavimento sotto di me.
«Ho fatto preoccupare i tuoi, e ho fatto incasinare e mettere nei guai Alex.. E non parliamo di ciò che abbiamo fatto io e te.. Tutta colpa mia.» continuai asciugandomi le lacrime.
«Non darti la colpa se mi piaci Katherine..» rispose lui portando i suoi occhi lucidi ai miei.
«Non continuare Thomas ti prego.» esclamai con tono stanco stringendo i denti.
«Mio padre ti riporterà lì, ma non sarà come sempre, non sarà un'addio. Capito?» chiese infine alzandosi, dopo avermi accarezzato il viso.
Lo guardai per un tratto di strada, ma poi sparì tra i medici.
«Certo come no..» sussurrai tra me e me.
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•STEP BROTHER•
Romance#5 in storie d'amore (2•12•16•) «"Ti amava così tanto, che ha voluto che tu avessi una vita migliore." dicevano tutti così. Ma la verità è che quando una persona ti ama tanto, non ti lascia andare via.» «Si beh, potevo sembrare forte quanto volevo...