•29•

33.5K 1.9K 60
                                    

S'era fatto davvero tardi, le 10:30 di sera.
Non cenai, ma rimasi chiusa in camera, sentii solo dei passi.
Era Thomas che si era ritirato.
Misi il pigiama e preparai lo zaino per l'indomani.
Prima però lo svuotai, ovvero cacciai le cuffie il cellulare il mio cappello e.. avevo ancora il cappello di Jack.
Lo presi in mano e lo odorai.
"Ha il suo profumo." pensai.
Lo indossai e mi specchiai.
«Bello stile questo Jack.» dissi poi facendo strane mosse specchiandomi.
Chiusi l'armadio ma tenni il cappello.
Decisi di andarmi a lavare i denti così uscii ed entrai in bagno.
Durante la camminata nel corridoio, notai Thomas fissarmi.
Non gli degnai di minimo sguardo ed entrai.
«Senti perché ora fai così?» chiese lui entrando.
Lo spinsi per uscire e tornare in camera, chiudendo la porta.
«Katherine apri questa porta.» disse.
Poi si arrese ma continuò a parlare.
«Kate senti, io non so come fare con te okay? E non so come parlarti perché non so cosa provo per te. L'hai fatta proprio grossa oggi. Hai marinato la scuola, sei uscita di nascosto per vedere.. quel Jack di cui meglio non parlarne, e poi ti sei buttata giù dalla finestra scappando senza rispondere a nessuno! Ma cosa ti dice il cervello eh?» sentii pronunciare queste frasi da lui che mi colpirono al cuore.
Avevo tutte le risposte pronte, si.. ma non riuscivo a farle uscire, le tenevo dentro.
«Kate, oggi tu mi hai visto con Sarah, l'hai vista nella mia stanza e hai fatto una strana faccia.. Vorrei tanto sapere se provi qualcosa per me, oppure no.»
Aprii la porta e lo vidi seduto per terra, poi si alzò di scatto e lo seguii con lo sguardo.
«Non ho nemmeno voglia di parlarti guarda. Sai già tutto. Tanto parlo e non capisci. Volevo solo che ti entrasse una cosa in testa. Non provarci più con me se poi.. ti ritrovo sempre addosso a Sarah.. Venirlo a sapere è una cosa, ma guardarlo con i miei occhi, ne è un'altra.» dissi io, per poi chiudere la porta ma lui la fermò con il braccio.
«No. Ora stiamo parlando e finiamo. Tu dici sempre che ti faccio stare male, e che non provi niente per me e poi fai queste scenate.. Io penso che ti piaccio e non poco sai?» disse lui avvicinandosi a me.
«Ah sì.. Facciamo così, gioco al tuo stesso "gioco"... Se ti dicessi che mi sono innamorata di un altro(?).» dissi sorridendo, tutto d'un fiato.
Il suo sguardo era completamente perso. Non rispose, solo si allontanò dal mio viso di qualche centimetro.
«Che c'è? Fa male?» chiesi.
«..Nooo, mi fa piacere.. Mi fa davvero piacere.. Scommetto che è quel Jack, guarda bellissima coppia.» disse con tono irritato ma sorridendo. Si vedeva che gli dava molto fastidio. «E anche il suo cappellino è stupendo, sul serio.» disse.
«Buonanotte eh, BAMBOLA.» continuò sbattendo la porta, imitando il tono di Jack.
«Buonanotte BIMBO.» urlai io imitando la voce di Sarah.
«Avete fatto pace?» chiese Alex salendo le scale per andare in camera.
Sbuffai e portai gli occhi al cielo.
«Ti pare?» dissi io.
Poi lo salutai e gli diedi la buonanotte.
Andai a dormire siccome stavo letteralmente morendo di sonno.
Il mattino dopo feci tardi, il bagno era occupato, era Tom.
"Che cazzo ci fa tutto sto tempo in bagno a prepararsi se poi deve rimanere a casa?" pensai io.
«BIMBO, ti muovi?» urlai io sbattendo le mani contro la porta.
«Ecco, BAMBOLA.» disse lui sorridendo stando al gioco, uscendo dal bagno senza maglietta.
*Dio sceso in terra*
Cioè, intendevo "finalmente è uscito".
Entrai e mi lavai, poi corsi in camera a vestirmi e velocemente senza salutare nessuno, siccome erano tutti irritati dalla mia presenza, uscii di casa.
Camminai velocemente verso la scuola, ma improvvisamente un braccio mi tirò indietro.
«Ehi Bambola.» disse Jack.
«Ehi Bimbo.» dissi confusa.
«Cosa?» chiese lui fissandomi con sguardo confuso.
«Ah scusa volevo dire.. Ciao Jack.» mi corressi guardandolo negli occhi.
«Ehm tutto bene?» chiese.
«Certo, tutto bene.. A te? Ti sei schiarito le idee, per ieri intendo..»
«Si.. Cioè.. Ma è il mio cappello?» chiese mentre camminavamo indicando il cappello che avevo in mano.
«Ah sì giusto, ieri l'hai lasciato per terra, te l'ho portato.» dissi io dandoglielo.
«Tienilo.» disse lui.
«Come?»
«Si vede che ti piace tienilo, tranquilla.» esclamò.
Sorrisi e appena mi girai mi accorsi di stare fuori scuola.
«Che c'è? Anche oggi vorresti fare filone?» chiese Jack, a due passi avanti a me.
«Mi piacerebbe. A casa vengo sgridata, a scuola anche... Mi sa che di altri posti non c'è ne siano, dove posso stare in pace.» dissi entrando..
«Già. Quanto ti capisco.» disse lui.
«Ehi bocconcino.» disse un ragazzo che mi fermò con la mano sulla spalla, mentre parlavo con Jack.
«Allora conto fino a 2 se non la lasci ti spacco la faccia.» esclamò con tono tranquillo Jack fissando un armadietto mordendosi il labbro.
«Ma come? Ex bulletto! Non si conta fino a 3..?» disse Cody prendendolo in giro, lasciandomi la spalla.
«Sai? Bullo da 4 soldi, perdo molto presto la pazienza, non penso di riuscire a contare fino a tre... per darti un pugno.» disse poi Jack, prendendomi per il braccio e iniziando a camminare.
Improvvisamente sentii .. uno schiaffo. Già.. Quella testa di cazzo mi aveva dato uno schiaffo sulla pacca destra, per poi iniziare a ridere con i suoi amici.
Jack si fermò di scatto, e si girò velocemente tirandogli un pugno sul labbro inferiore.
«Fanculo idiota..» disse poi Cody avvicinandosi a lui col labbro spaccato, ma i suoi amici lo tennero per le braccia.
«Sparisci. » disse poi Jack.
Mentre i bulli tenevano Cody, noi andammo verso la classe.
Era impressionante il coraggio di Jack, se qualcuno gli toccava qualcosa a cui teneva, avrebbe fatto di tutto..
Entrammo con 5 minuti di ritardo.
«Stia zitta, abbiamo fatto tardi e lo sappiamo, non incominci di nuovo, la prossima volta faremo il possibile. Forse!» disse Jack passando per i banchi, poco prima che la prof iniziasse con le solite frasi, così stette in silenzio.
Ero così al sicuro con lui.
Ci sedemmo ai nostri posti e iniziammo la dura giornata isolati da tutta l'altra parte di classe.

•STEP BROTHER•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora