Necessità alternative (Parte III)

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Mentre i due origliavano la conversazione, sentirono Evil che diceva –Lo capisci che non posso farne a meno? E lei non lo capisce... devo sfogare il mio potere su qualcosa, eliminare la tensione. So che sembra una cosa stupida, ma non posso proprio resistere e per farlo... l'unico modo è il sesso o passare le giornate a distruggere le cose-

Sentenziò quella e Riven annuì –Tanya me l'ha già detto e lo capisce, credimi, mi ha spiegato che, essendo una mezzodemone, hai questo genere di necessità. Quello che non capisce è il fatto che non sia pronta ad andare tu dal tipo... se ti serve tanto-

Tom vide Evil spostare il capo altrove e replicare –Tanto con lui sono arrabbiata, quindi non mi divertirei come voglio io... quindi non ha senso andare. E poi che cavolo! Dovrei andare a letto con uno che ha paura di stare dieci minuti nella foresta proibita?! Andiamo!!-

Riven ridacchiò e replicò –Beh, te lo sei scelta tu, cara.-

E la mora gli lanciò un'occhiataccia –Grazie mille, Riven. Mi sei proprio utile-

Quello fece per rispondere ma i due videro le grifone uscire dagli spogliatoi facendo un gran chiasso e allora il biondo propose –Vieni in camera, ne parliamo lì-

La mora annuì e si lasciò trascinare dal Malfoy che la prese sotto il proprio braccio.

Vedendo i due sparire, Tom capì che non c'era più bisogno di stare nascosti e così fece gelido –Ora puoi levarti.-

Tanya si allontanò in fretta e finalmente fece la sua domanda –Che cavolo stavi facendo?-

Il biondo incrociò le braccia sul petto e replicò –Niente, quello che facevi tu-

La rossa assunse un'aria dura e lo vide allontanarsi in direzione dei dormitori, così domandò –E adesso dove vai?!-

Il biondo si volse e le sorrise ironico –Alla toilette... vuoi ispirarmi?-

La rossa gli si avvicinò di nuovo e gli rise in faccia –Ora no, ma se vuoi posso farlo durante la partita!- pensando al Malfoy lasciarsi sconfiggere dai suoi più terreni bisogni in un momento come quello. Si diresse verso i dormitori, peccato che lui la seguì e lei avvertì l'eco dei suoi passi così, decisamente irritata, si volse e lo sgridò –Si può sapere che cavolo vuoi?-

Il biondo, annoiato, roteò gli occhi e accelerò, passandole oltre –Ma guarda, secondo te?-

Stavano condividendo le scale per scendere al piano inferiore e raggiungere le camere, ma svoltando l'angolo Tom notò Riven ed Evil poco lontani che stavano di nuovo parlando, per cui tornò indietro rapido e silenzioso, trovandosi di nuovo la rossa davanti che sgranò gli occhi azzurri e indietreggiò, mentre lui, decisamente divertito dalla situazione, l'aveva intimata a rimanere nascosta dietro l'angolo.

Si guardarono un attimo, poi il biondo si volse e rimase nascosto, guardando però in direzione di Evil e Riven e vide la rossa inchinarsi fino a terra e affacciarsi anch'essa, notando sconvolta che i due spiati si erano appena creati una stanza tutta loro, un po' lontana da quelle degli altri.

Tom abbassò lo sguardo a terra e notò l'espressione allibita di Tanya e gli scappò una risata –Sorprendente, mio fratello l'ha fatta franca... che razza di bastardo- fece, con tono quasi geloso e Tanya appunto lo notò, rimbeccandolo –Cioè?-

Il biondo tornò a guardarla e assunse un'espressione decisamente eloquente, mentre con la mano avanzava a sfiorarle il viso, lasciandola paralizzata

-Evil è una bella ragazza, dopotutto.-

La Regina assottigliò lo sguardo e spostò rapida la mano del biondo dal suo viso –Vedi di starle lontano, chiaro!?-

Il biondo ridacchiò e la vide superarlo, così la seguì e fece –Perché la fai tanto lunga? Non mi piacciono le ragazze troppo gelose, sai?- e si fermò davanti alla propria stanza, mentre lei si volse indietro e lo raggiunse, stavolta adirata. Gli afferrò la cravatta e lo abbassò con forza alla sua altezza, cosa che il ragazzo le permise ma con un ghigno malcelato.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora