San Valentino (Parte IV)

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-Buongiorno- scandì Hermione Granger, senza nemmeno bussare nell'entrare.

-Buongiorno a lei professoressa, stavamo facendo lezione- sottolineò Draco, notando i modi irruenti della bionda che gli dava le spalle e guardava i ragazzi. La donna, sentendo cosa le aveva detto il marito, si volse e lo guardò freddamente, abbassando lo sguardo sulla scrivania –Sì, ho visto- e tornò subito sui ragazzi, facendo per parlare, ma il marito la interruppe di nuovo, stavolta irritandola –Non sei venuta a portarmi i tuoi cioccolatini??- domandò con aria lamentosa e quando la donna si volse di nuovo, pronta a replicare, lo vide mordersi il labbro inferiore mentre la fissava bramoso. Quella arrossì appena ma il suo animo da Grifona per eccellenza si fece sentire –Mi pare che tu ne abbia ricevuti più che abbastanza-

-Questi ce li ha regalati la nostra figlioccia- fece immediato il biondo, mostrandole la scatola e lei scattò con lo sguardo su Tanya che arrossì e fece –Sì, certo... anche se lui non voleva dartene- e fece la lingua al biondo che la guardò storto mentre Hermione stirò un sorriso stavolta –Ma davvero?- e raggiunse il marito, afferrando i Pan di Drago –Che carini!- fece, vedendo Draco sorridere di rimando e Tanya disse subito –Non so che cioccolato vi piace, quindi ho preso quelli, saranno del sapore che preferite...- disse, affettuosa ed Hermione andò a baciare la ragazza –Grazie tesoro...- e poi tornò da Draco, prendendo l'altra scatola con stizza –E questi?- domandò, anche se si stava già muovendo verso il cestino e Draco mormorò –Di... Pansy- tanto era inutile mentire ed Hermione, senza nemmeno guardare, gettò la scatola nel cestino, sorridendo docile ai ragazzi che se la ridevano –Sono solo venuta per avvisarvi che stasera non riusciamo a spostarci ad Hogwarts e vi sconsiglio anche partite amichevoli, ci sarà brutto tempo stasera e stanotte-

Fece, bonaria e poi sorrise loro –Arrivederci ragazzi- poi guardò Draco, facendogli un cenno –Professore...- e prese in bocca uno dei suoi cioccolatini provocando palesemente l'uomo che si beò di quell'immagine, commentando –Riuscirò a finire la lezione?-

-Sarebbe già tanto se la iniziassi...- commentò Tom, con noia e Draco scandì –Fuori, Malfoy-

Il figlio assunse un'aria infastidita e, prima che uscisse, Draco lo rimbeccò –...E se vuoi dei cioccolatini, sii più rispettoso, magari la ragazza che ti piace te li farà-

Tom lo ignorò platealmente e si chiuse la porta alle spalle.

Draco sospirò sollevato e iniziò a spiegare la pozione –Molto bene! Iniziamo subito con gli ingredienti! Chi se li ricorda??-

Domandò furbo verso quelli che sarebbero dovuti essere in Settima quell'anno e Diamond fece –Uova di Ashwinder, petali di Rosa, Peperoncino in polvere e Acqua di Luna- ultimò, vedendo Draco indicarlo –Molto bene, sette punti alla tua casa. Qualcuno mi sa invece dire cos'è, l'Ashwinder??- domandò poi e Tanya intervenne –È un serpente che si crea autonomamente se un fuoco magico viene lasciato senza sorveglianza, nel momento in cui trova un luogo buio poi, può fare le sue uova e incenerirsi. A quel punto bisogna stare attenti, perché poi, le uova, possono dare fuoco a ciò che le circonda-

E Draco la indicò –Ottimo! Dieci punti a Serpeverde!-

Poi, da che era appoggiato alla cattedra per guardarli si mosse alla lavagna mentre Diamond interveniva –Perché a me sette e a lei dieci?-

Draco replicò immediato -Perché tu sei in settima ed è più che ovvio che sai queste cose, la tua compagna ha risposto a una domanda che non riguarda direttamente pozioni e che, per giunta, non è obbligatorio conoscere. Lo si capisce subito che le uova di Ashwinder bisogna prenderle con cautela visto che scottano- sottolineò verso il mezzodemone, con aria saccente e quello alzò le sopracciglia, poco convinto e spostò lo sguardo altrove.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora