Buon Compleanno Potty (Parte I)

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L'ora di cena era giunta per i ragazzi e, al tavolo delle serpi, era stato tutto organizzato nei minimi dettagli.

Diamond si era preoccupato esclusivamente degli inviti, mentre le serpi si erano occupate dei dettagli tecnici della festa, come per esempio la location.

-È assurdo che tu sia riuscito a scoprire la Stanza delle Necessità anche qui, comunque...- fece quasi schifato Riven verso il maggiore che replicò –Non è identica, ma ciò che è assurdo è che l'abbia scoperta solo adesso. Silente l'ha nascosta bene, davanti agli occhi di tutti- e spostò lo sguardo verso una parete a vetro che dava sull'esterno. In realtà, quella parte del giardino, che quasi nessuno frequentava, non presentava una vetrata che dava all'interno della Sala Principale, ma solo una parete muraria. In pratica era sia una finestra che una parete, finta in ambedue le facce.

-Creare uno spazio dimensionale all'interno di quella che è una falsa parete non è comunque semplice, solo Demoni specializzati riescono a farlo... dev'essergli costata un occhio- fece, più per sé che per gli altri.

Tanya, seduta al tavolo, l'aveva ascoltato e iniziava davvero a chiedersi perché il ragazzo fosse così interessato alla magia a così alti livelli "Potrebbe vivere di rendita e far vivere di rendita le future generazioni Malfoy, lo prenderebbero come Auror speciale già da ora che non è nemmeno diplomato... perché interessarsi tanto a conoscenze con cui non potrebbe entrare comunque in contatto?"

Demoni e mezzodemoni erano, notoriamente, creature immortali che di rado si relazionavano con i semplici maghi come loro. Non era un caso che Evil e Diamond però, fossero lì nel mondo dei maghi. Se non si fosse creata la solida amicizia fra Tanis, la madre di Evil ed Harry e se non vi fosse stata una lontana parentela fra Draco e Gabriel, probabilmente, nessuno di loro sarebbe mai incappato in un mezzodemone e ancora più improbabilmente in un Demone.

"Ha così tanti segreti... mi chiedo come faccia a mantenere la stessa faccia con tutti e a non... parlare con nessuno"

E sospirò sonoramente, chiedendosi poi perché cavolo ci stava pensando.

"Ma che me ne importa!? È solo un secchione che ha un'irreprensibile voglia di far sapere a tutti che è un insopportabile so-tutto-io"

-Fra poco inizia la ronda.- dichiarò il biondo ad un certo punto, attirando l'attenzione dei compagni, serio.

Diego annuì e guardò il cellulare –Gli amici di Potty ci stanno aspettando... si complimentano per l'organizzazione.-

E guardò sorpreso il telefono. Ricevere dei complimenti da un Grifondoro... non era cosa da tutti i giorni e Tom scandì –Che facciano qualche coccola alla parete allora, non ho fatto altro che trovare la sorella della Stanza delle Necessità-

Andrew storse la bocca e replicò –Quella di Hogwarts è molto meglio...-

Tom annuì d'accordo e Tanya domandò, incuriosita –Come mai?- ognuno di loro aveva avuto un compito preciso e il suo non era stato quello.

-Se non hai una buona inventiva... non serve a un cazzo, questa. Ti dà quello che vuoi non quello di cui hai bisogno- chiarì immediato Andrew –E i Grifoni lo sanno, è giusto che si complimentino- fece sincero, alzando le spalle.

Tanya annuì, capendo le sue motivazioni e tornò a guardare Tom, che sembrava intento a mandare messaggi minatori a qualcuno, dalla faccia.

"Sembra pure arrabbiato..."

-Beh, io inizio ad andare, sembra che debba sistemare gli ultimi dettagli, voi, non appena potete, iniziate ad andarvene in gruppetti senza dare nell'occhio... i grifoni faranno lo stesso-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora