Erano le sette del mattino, il sole avrebbe dovuto invadere la sua camera da Prefetto ma nemmeno un raggio di sole era riuscito a oltrepassare quella cupola oscura nel cielo.
Era tutto così strano, così sfumato, così... inconsistente. Delle macchie nere si allargavano sul soffitto, con molta lentezza.
"Che succede?"
Affianco a lei, sul letto, non c'era nessuno... a meno di un anello.
Sembrava una fede, era argentea e luminescente, proprio sopra il cuscino, sicuramente del suo compagno di stanza.
Avvicinò la mano, incuriosita e notò con perplessità una "M" incisa elegantemente sul lato interno dell'anello.
"Forse è sua, del resto è un Malfoy"
Avvicinò la mano alla fede ma, non appena la sfiorò, dovette allontanarla immediata, sentendo le dita bruciarle.
Le guardò con shock, dopo aver cacciato un grido e si osservò le dita tremanti, con sguardo allucinato.
Poi tornò a guardare la fede con forte ansia e scosse il capo, decidendo di scendere dal letto.
"Che sta succedendo!? Maledizione!"
Si adirò, non capendo perché il soffitto iniziava gonfiarsi di macchie nere, dalla consistenza densa... fumavano.
"Sembra... uno di quegli strani sogni"
Provò a collegare le due cose e le parve di assumere un po' di lucidità.
"Forse dovrei... cercare di capire che diavolo vogliono dire! Non è possibile che continuino a perseguitarmi senza motivazione! Questo sembra diverso, ma magari..." e si mosse verso il letto, decidendo di guardare meglio la fede, l'unica cosa che appariva tutto, fuorché irreale come tutto il resto...
Mosse le coperte, alla sua ricerca, dannandosi per averla fatta saltare via nello spavento ma, mentre lo faceva, qualcosa le smosse i capelli. Un brivido gelido le attraversò la schiena e il suo cuore prese inspiegabilmente a palpitare.
Si volse lentamente, in direzione della finestra: era aperta.
"Prima non lo era, chi... chi è stato?"
Intimata da qualcosa di intimo e assolutamente stupido, a suo lucido parere, si mosse verso la finestra, mormorando impaurita –Tom? Sei tu...?-
Spostò appena la pesante tenda verde scuro e, appoggiato alla balaustra, vide un uomo, voltato.
Portava spalle larghe, muscolose e ben evidenti grazie allo smanicato in pelle. La carnagione era così strana: era del colore del caramello fuso, quasi bagnato, lucente benché non ci fosse il sole e i capelli erano più neri che mai.
Guardava verso la foresta... non vedeva il suo viso.
Tanya uscì fuori sul balcone, avvertendo il vento farsi improvvisamente forte, attorno a lei si era però avviluppata quella strana nebbia rosata che in genere si presentava nei suoi sogni, stava cercando di trattenerla... l'uomo ne sembrava completamente incolume, lo distanziava anzi.
-Devi combattere per ciò che vuoi-
Le disse duramente e la sua voce le portò un intorpidimento generale, non c'era più freddo, non sentiva nemmeno il vento, ma quella voce, era come riuscita a dissanguarla, svuotandola del suo calore corporeo.
-Chi sei...?-
Domandò, non riuscendo davvero a capire perché fosse così seriamente terrorizzata da quell'individuo. Non l'aveva mai visto! Non era la donna che in quel periodo aveva iniziato a tormentare i suoi sogni... cosa voleva da lei, anche lui!?
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II. La Promessa
Fiksi PenggemarStoria ispirata completamente al fantastico mondo della Rowling con alcuni arricchimenti nati dalla mia fantasia. In questa fiction avremo a che fare con i figli dei nostri idoli, figli che oramai si sono innestati da tempo ad Hogwarts e che...