La verità fa male (Parte III)

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–Draco, io sto bene, davvero... aspetta, ti prego!!- lo fermò Hermione, un secondo prima di venir trascinata dentro casa.

Lui incrociò i suoi occhi dorati, mentre la mente era attraversata da mille formule e ingredienti per fare nel modo più efficace gli antidoti a cui avrebbe dovuto sottoporla.

-Granger, ho molto da fare e non posso davvero stare qui a...-

-Non posso tornare adesso! Ti imploro, Draco!- gli disse lei, supplichevole, mentre cercava i suoi occhi argentei.

-Starai in camera tua, non ti disturberà nessuno...- la rassicurò lui ma Hermione scosse il capo, sentendo un leggero capogiro, proprio in quel momento. –Se entri dicendo che sto male, tutti accorreranno e io non...-

-Ho detto che non permetterò a nessuno di infastidirti. Non farti ripetere le cose, Granger! Ora basta con questi piagnistei, hai cose mille volte più importanti a cui pensare! - sostenne, vedendola quindi arrendersi e seguirlo.

Quando Draco entrò in casa, notò i quattro radunati proprio in salone. Lo guardavano come se fosse un fantasma –Siamo tornati. La Granger è stata avvelenata e avrà bisogno...-

-Che cosa?!-

-Avvelenata?!-

-Chi è stato?-

Gli domandarono i tre Grifoni nella stanza e lui alzò la voce –...Di cinque giorni di riposo, assoluto! Nessuno di voi dovrà stressarla con discorsi del cazzo, perché influiranno negativamente sulla terapia, è chiaro?- e si volse verso la compagna, dicendole –Scaldami tre pentole d'acqua calda, due grandi e una piccola. Se però non te la senti, vai in camera a sdraiarti.-

La bionda intuì che aveva intenzione di allontanarla e scandì –Voglio ascoltare anche io! Non mi terrai all'oscuro di ciò che ho!- scandì decisa, mentre lui sospirava sonoramente –Te ne parlerò una volta ristabilita, voglio che tu sia rilassata il più possibile. È una cosa che so fare, perché non sei la prima che curo, quindi puoi stare tranquilla. Ora vai, per favore.- e le indicò la cucina con fare gentile. Lei lo osservò un momento, poi decise di obbedire, davanti allo sguardo attonito degli altri.

-Che cosa diavolo ha?!- domandò furente Ron, come se la colpa fosse sua.

-Si è punta con il Somnium Glaciem o Sogno dei Ghiacciai. È una pianta provvista di un veleno che ti addormenta e ti spinge nei cinque, massimo sette, giorni di latenza a dormire molto e a vaneggiare con le parole. Per cui a livello sintomatico non risulta una malattia grave ma anche se starà dormendo, sarà estremamente sensibile a ciò che le accadrà intorno e alle conversazioni che verranno fatte, per cui non voglio nessuno intorno a lei che le parli di cose che ora non vuole affrontare. L'importante è lasciarla riposare e tenerla al caldo. Quindi starà qui in salone, sul divano. So che è un'area comune, ma... inizio a pensare che non sarebbe male se steste in tenda, voialtri.-

-In tenda?! Ma sei impazzito?!- berciò Ginny –Ci prenderemo cura di lei come potremo!-

-Dovremmo portarla al San Mungo! Lì sì che la curerebbero in sicurezza! Di te non possiamo fidarci visto che questo sarebbe dovuto essere un posto sicuro!!- berciò Ron e Draco scandì –Io vi ho detto cosa sarebbe meglio per noi e per voi. Quello che farete avrà delle ripercussioni. E se la stresserete, il suo sistema immunitario risponderà male e già, ora, il suo spirito è molto debilitato. Io vi ho avvisati.-

-Dove sarebbe questa tenda?- Domandò curiosa Pansy e Draco la oltrepassò mentre dei Grifoni non le ripose nessuno.

...

Quando Draco entrò in camera sua, prese la solita valigetta e si spostò in cucina –Sistematele il divano letto, se volete esserle utili e... Potter- si fermò al centro del salotto e si rivolse direttamente ad Harry -Mi ha detto che vuole uccidere lei Nagini. Era piuttosto determinata, quindi io eviterei di oppormi, poi, nel caso la sacca malauguratamente dovesse iniziare a cedere, allora ci comporteremo di conseguenza.-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora