Un nuovo ballo per la lupa (Parte II)

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La biondina si strinse nelle spalle e, vergognosa, abbassò lo sguardo, intenerendolo ulteriormente, tanto che si sentì di afferrarle il viso con le mani e asciugarle con delicatezza gli zigomi e gli occhi umidi –Ho cercato di parlare con te questa settimana, ma non me ne hai mai dato l'occasione, Giuliet. Stai cercando di trovare questo benedetto partner o...?-

La vide diventare davvero purpurea, stavolta, e cercare di spostare lo sguardo, visibilmente nel panico.

-Ti prego non... non mi va di parlarne, Riven-

Il biondo alzò un sopracciglio severo e le domandò –Giuliet, andiamo! Non vorrai che alla prossima Luna Piena quei maniaci ti...-

-No! Non voglio!- lo interruppe lei scattando come una frusta e riprendendo a singhiozzare –Ma non posso, non posso farlo! Non voglio che si sappia, non voglio... oddio! Non potrei mai!- e si portò le mani al viso, pensando a lei e James o lei e Diamond in un contesto sessuale. La cosa la inorridiva profondamente... erano suoi amici!

Riven la vide portarsi le mani al viso e sospirò, decidendo di afferrarle le cosce e spingendola ad aprirle, vedendola guardarlo improvvisamente allibita –Che... che fai? No, aspetta!-

Il biondo assunse un'aria annoiata e, senza badare troppo alle mutandine bianche della compagna, l'afferrò per i fianchi e se la portò sulle gambe incrociate, vedendola tentare di distanziarlo appoggiando le mani candide al suo petto –Che cosa stai facendo, Riven?- gli domandò lei sconcertata e a lui scappò una risata –Sta' buona, non è niente...- le afferrò i polsi e li fece slittare sopra le proprie spalle, vedendo la ragazza scivolare, finalmente sul suo bacino, accavallata sulle sue cosce.

Dire che era purpurea di imbarazzo era un eufemismo, lo guardava terrorizzata.

Riven rise di nuovo e sgranò gli occhi facendo –Bu!- vedendola stringere le labbra offesa –Non... non sono a mio agio, io e te non... non... tu non dovresti, ecco...- non trovava le parole e lui attaccò a ridere, sempre più intenerito, andando a scombinarle tutti i boccoli biondi che le conferivano una lucente criniera –Ma che carina che sei! Ti imbarazzi troppo!- 

Giuliet era presa dalla vergogna, non sapeva proprio che cosa dirgli, anche se dal suo comportamento non sembrava malintenzionato. Lo vide tornare tranquillo e poi dirle, un po' più serio -Ora però dobbiamo davvero decidere chi può avere quel ruolo, Giuliet! Non puoi lasciare che quei lupi... approfittino della tua situazione! Okay?- le domandò, ora forse più severo e la vide abbassare lo sguardo fra i loro toraci, che si sfioravano –Non c'è nessuno, Riven. Per favore...-

-Okay, posso capire Diamond e Brad che sono i ragazzi che vorrebbero le tue amiche ma Potter, andiamo, di lui puoi fidarti! Non direbbe nulla, no?- le domandò, raggiungendo il mento di lei con la mano e spingendola a guardarlo.

La biondina strinse le labbra indecisa e poi serrò gli occhi improvvisamente, scuotendo il capo decisa –No! No! Non potrei mai fare... una cosa del genere con lui! È impensabile!- fece poi decisa verso la serpe, che con le mani le stava accarezzando i fianchi –Okay... okay... spero almeno che tu non preferisca quel pallemosci di Karl!- fece però improvvisamente lui, guardandola aggressivo e lì la vide assumere un'aria sconcertata –Ma se nemmeno lo conosco!? Sei impazzito?!-

Riven assunse un'aria annoiata –Ma è molto meglio se non lo conosci, Giuliet! Andiamo! Non ci vanno di mezzo amicizia e inutili sentimentalismi! Fidati di me, è molto meglio... pensi solo al tuo godimento e pace! –

Era divenuta più imbarazzata di quanto già non lo fosse e ora scuoteva il capo quasi tremante –No, ti prego... non voglio! Sarebbe come finire con quei lupi! Ti prego, io non...- e riprese a singhiozzare, mentre scuoteva il capo, presa dal panico e dalla disperazione.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora