SalazarFest (Parte VI)

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∆Ciao cara, andiamo...∆ la salutò quella, pacifica e immediata, allungando la mano verso di lei e Tanya le domandò, cercando di sondare il territorio –Senti, cosa comporterà questa cosa del Potere? La finirete di tormentarmi? Perché questi sogni hanno davvero iniziato a stufarmi- dichiarò la ragazza e la creatura si volse verso di lei, sorridendole ∆Quando ti sarai presa ciò che ti spetta... tutto cambierà, non preoccuparti∆

Tanya intese quelle parole come un sì e sbuffò –Mi farà male?-

∆Ogni cosa che ci ferisce, presto o tardi ci rinvigorisce∆

Continuò quella, iniziando a lasciare perplessa Tanya –Immagino sia un sì...- e storse la bocca, tristemente, venendo presto portata in prossimità di un sostanzioso cumulo di rocce grigie: occupavano un'area piuttosto ampia, andando a formare una struttura piramidale, anche se grossolanamente.

Tutto questo solo all'apparenza però, perché quando oltrepassarono una sorta di cupola, della consistenza di un velo, il colore delle rocce variò in azzurro intenso. Un azzurro davvero accecante, anche se era buio.

"I miei occhi, già..."

Aveva fatto un sogno molto simile solo che, stavolta, la Fata era dentro la grotta, immersa all'interno di un laghetto di liquido rosa intenso.

L'attendeva, era evidente.

∆Va' da lei, finalmente sei riuscita a convincerla in parte, con il tuo spirito e il tuo buon cuore∆

Fece Whity e Tanya si lasciò quindi afferrare le mani da mille altre fate che accorsero al suo arrivo. Sembravano uscire dalla piramide azzurra. La salutavano o le facevano complimenti mentre la portavano dentro quella piccola grotta –Siete sicure sia la cosa migliore?- domandò e quelle annuirono, ribadendo che quello era il suo destino.

La ragazza dunque, varcò la soglia della grotta dove erano rimaste solo lei e la Principessa. Quando lo fece, le pietre si agglomerarono sull'uscita, sbarrandola.

"Oh no..."

E si volse tremante, guardando la Principessa delle Fate che la osservava gelidamente ∆Io non posso mentire, Tanya. Il Fatico, la mia lingua, non me lo permette... non sono qui per ucciderti∆

La rassicurò la donna e, in quel momento, il lago si illuminò vistosamente mentre le pareti interne della grotta, da nere che erano, brillarono di piccole luci blu acceso –Perché è uguale all'incantesimo di Tom?-

La Fata rabbrividì a quella constatazione e scandì ∆Non nominare quell'essere in questo luogo sacro∆ e Tanya arrossì appena, mormorando –Però io merito di sapere prima che... che si faccia questa cosa-

∆Quello che meriti, soprattutto se mi riguarda direttamente, lo deciderò io, Tanya. Non pensare che, ora che ho deciso di darti il mio Potere, tu possa decidere anche delle mie parole∆ fece la donna, decisa e Tanya suppose che fosse una cosa molto intima "Che stesse insieme a quel tipo coi capelli neri?"

∆Ora bevi∆

Ordinò la donna, posizionando le mani a ciotola e immergendole in acqua, portandole poi alla ragazza, che le guardò –Non mi pentirò di questa cosa, giusto?-

Domandò, preoccupata e quella replicò, concisa ∆I miei Poteri non includono la Veggenza, sono spiacente∆

Tanya sbuffò scocciata e bevette dalle mani della creatura, trovando il liquido completamente insapore, anche se dalla strana consistenza.

A quel punto, vide la Fata sorriderle appena e propriamente sciogliersi in quel lago.

∆Ti consiglio di sdraiarti∆ fece la sua voce, proveniente dallo stesso lago.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora