Quando il destino bussa alla porta (Parte III)

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Si levò in piedi e un gelo mentale lo avvolse, facendogli perdere l'equilibrio. Tornò a guardare il cellulare e mandò un messaggio ad Evil #Hai novità?! Tanya non mi risponde!!#

E nemmeno la mezzodemone lo fece nell'immediato. Prima della sua replica, infatti, poté udire un eco indistinto nella sua mente. Come un richiamo.

"No, no... non è possibile. Che le è successo?!"

Spalancò gli occhi e, senza ulteriori indugi, scattò fuori dall'edificio. Si smaterializzò, approfittando di essere in camera propria e riapparendo nelle vicinanze della radura che ospitava la passaporta per Hogwarts e, quando la trovò e la utilizzò, chiamò la fidanzata con forza, mentalmente [Mi senti!? È tutto a posto?!]

Non ottenne risposta alcuna e corse dentro l'edificio, sarebbe dovuto andare al Palazzetto, ma sentiva che la ragazza non era lì. Percorse senza rendersene conto i corridoi che lo avrebbero portato a destinazione. Non incrociò lo sguardo di nessuno studente perplesso davanti alla sua folle corsa.

Quando arrivò in infermeria, sentì –Bisogna chiamare i familiari, il prima possibile, professore-

-Me ne sono già occupato- erano Madama Chips e il professor Piton.

Quando Tom varcò la soglia, stava tremando –Professore...-

L'uomo si volse di scatto e vide Tom, ma il biondo guardava sconcertato la fidanzata sulla candida brandina. La fronte era del tutto fasciata, come anche una spalla e un braccio. LA gamba sinistra era fuori dalle coperte, appesa e ingessata.

-Tom... come l'hai saputo?- chiese allibito l'uomo, vedendo il ragazzo sedersi affianco alla fidanzata mentre la osservava scioccato, a malapena riuscì a domandare –Cosa è successo?-

E immerse una mano sotto la coperta afferrandole il polso e quindi la mano, per poi raggiungere il capo e singhiozzare –Ha perso conoscenza?-

Severus mormorò –Sì, ha battuto la testa dopo essere stata spinta dagli spalti, la spalla è lussata mentre il braccio e la gamba sono rotti in vari punti. Ora è stabile. Le ossa rotte si sistemeranno in fretta con l'ossofast, ma con quel colpo alla testa non sappiamo se...-

Tom vide l'espressione compiaciuta di Kim attraversargli la mente, e spalancò gli occhi sconvolti, domandando in un fiato, interrompendo il professore –Chi è stata?- ma sentiva di conoscere già la risposta. Era passato fin troppo tempo ormai, era riuscita a farsi dimenticare da loro, erano arrivati a sottovalutarla...

Piton si sorprese di sentirlo supporre che era stata proprio una ragazza –Sua sorella. Mara Potter-

Per Tom lo shock fu, se possibile, ulteriore.

"MARA?!"

Tutto il corpo gli si intorpidì, ma abbassò di nuovo lo sguardo sulla fidanzata e non poté fare a meno di singhiozzare, pensando a quanto avrebbe sofferto di quella consapevolezza quando si sarebbe svegliata. Di certo non pensava di essere odiata fino a quel punto!

Ora, voleva solo avere la prognosi ma... non aveva ancora trovato il coraggio per inghiottire quel boccone. Era assurdo che le sue certezze, per la prima volta, gli fossero state smontate così platealmente, ma cosa più assurda era la realtà dei fatti.

"Come ha potuto arrivare a tanto?! Per Diamond?! Tutto questo per quella merda!? Come diavolo è possibile una cosa simile!?"

In quel momento varcarono la soglia Harry e Ginny, che trafelati si erano fermati al capezzale della figlia e Piton si era spostato per offrire ai due l'altro lato del letto, posizionandosi davanti alla ragazza –Avrà bisogno di molto riposo... non sappiamo come reagirà alle cure, né... se i suoi ricordi saranno compromessi e fino a che punto. Le ossa invece impiegheranno qualche giorno a ricostituirsi completamente.-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora