Drammatica Fine (Parte II)

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Tom varcò la soglia della propria camera e vide Tanya che si stava infilando sotto le coperte, con aria concentrata.

Il Malfoy la guardò un momento, ma decise di non dirle nulla. In effetti, non avrebbe potuto dirle altro in più a ciò che si erano già detti quel pomeriggio.

Si chiuse in bagno per cambiarsi e, quando tornò in camera, era già tutto buio, il soffitto si era trasformato nel loro prezioso cielo stellato e lui vi trovò un relativo conforto. Una volta, senz'altro lo acquietava, in quel momento... non era esattamente dello stesso parere.

S'infilò sotto le coperte, senza farsi luce e guardò verso Tanya, che gli dava le spalle. Allungò una mano verso di lei, accarezzandole la criniera riversa sul cucino e sotto le coperte, e afferrò un boccolo. Lo osservò, notando la grossa e naturale spirale che compiva. Se lo portò alle narici e inspirò sonoramente, mormorando –Buonanotte...-

Non ottenne alcuna risposta, naturalmente e... ben presto cadde in un sonno molto profondo e ristoratore.

...

Più tardi, Tanya riaprì gli occhi, erano le due del mattino e fu istantaneo. Come se sapesse di doversi svegliare in quell'istante. Come se avesse impostato una qualche sveglia ma... non aveva fatto nulla.

Si volse dietro sé, notando Tom sdraiato sulla schiena, la coperta un po' bassa a rivelare il torace.

Fuori dal letto, davanti a lei, affianco a Tom... c'era lui.

Lo vedeva distintamente ma non si sentì spaventata nell'osservarlo. In realtà, lo odiava profondamente, in quell'istante.

Il Demone, alto e prestante, mostrava gli occhi rubini luminosi nel buio, mentre la guardava con aria gelida.

-Non si sveglierà, hai tutto il tempo per...-

-Perché sei qui?- domandò immediata lei, interrompendolo. Lo osservava altrettanto dura e priva di paura. Davvero non capiva come potesse essere vera quella sensazione. Quell'essere metteva i brividi, anche solo la sua voce cavernosa riusciva a farlo e poi... c'erano i suoi occhi infernali.

-Perché? Sei così stupida da non averlo capito?-

-Rispondi e piantala di blaterare. In questo siete assolutamente identici.- asserì la ragazza, mettendosi seduta sul letto e alzando il mento mentre, con la bacchetta, lasciava sollevare totalmente la serranda e spalancare le tende, così da poter investire la stanza della luce della Luna. Il Demone venne visualizzato al meglio dalla ragazza che percepì la sua figura poco consistente, come quella di un fantasma, ma a colori.

-Sono qui per appurare che farai ciò che abbiamo pattuito-

-Non ricordo di aver pattuito nulla e non penso tu sia nella posizione per obbligarmi a fare alcunché- stabilì lei, vedendo se riusciva a infastidirlo e se, soprattutto, lui percepiva o meno i suoi pensieri, mentre era sveglia.

Lo vide non mutare la propria espressione, era impassibile –Pensavo avessi capito di avere le mani legate, mia cara- e le sorrise machiavellico. Tanya si guardò le mani e gli mostrò i polsi –Ma guarda, sono libera di fare ciò che più mi aggrada...- sostenne, alzando un sopracciglio e vedendo il Demone continuare a fissarla, eloquente –Quindi cos'hai deciso? Visto che è plateale che non vuoi ucciderlo. Vuoi svegliarlo e farti scopare un po'? Fa' pure, ci divertiremo entrambi con te e la mia adorata- e il Demone spostò lo sguardo verso le spalle di Tanya che rabbrividì, sentendo una presenza.

∆Tanya, smettila di tirare la corda... non scherza, posso assicurartelo∆

-Mi hai promesso tante cose Principessa, non posso fidarmi nemmeno di te-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora