Un'Occasione (Parte IV)

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James, giunto nello spiazzo per controllare la situazione, sgranò gli occhi sorpreso quando vide i due avvinghiati come due anguille sulla panchina. Inutile dire che ricevette dai Malfoy la medesima occhiata, tanto che gli fece venire i brividi, ma per poco. Alzò un sopracciglio altezzosamente e incrociò le braccia sul petto –Avete platealmente fatto pace, quindi non... EHI!!-

Ma Riven, approfittando della vicinanza alla sorellina e, soprattutto della presenza del suo noioso fidanzato piumato, catturò le sue labbra, sentendola cacciare un gridolino pieno di sconvolgimento. Inutile dire che era diventata purpurea in un battibaleno.

James era oltraggiato –Dannata serpe!! Che combini?! Sei uguale a tuo fratello!-

E lì Riven si separò dalle labbra della ragazza, guardandola un momento, per poi tornare a James –No piccione, io sono molto peggio- e ghignò maligno, mostrandogli quanto era similare a suo padre, piuttosto.

James assunse un'aria offesa e schifata, tendendo una mano verso la fidanzata –Che sia l'ultima! E solo perché oggi è il tuo compleanno!-

Riven vide Cherlyne indecisa se alzarsi o meno quando si spaparanzò sulla panchina, lasciandola libera di decidere –Raccoglierò il mio tributo ogni giorno, visto che sono il fratello e che devo recuperare tutti gli anni passati a non averlo fatto.- dichiarò, tirando una ciocca alla sorellina, che lamentosa scattò verso di lui –Ahi!-

Quello assottigliò lo sguardo e le domandò –Era solo per fartelo entrare nella zucca- e andò a strizzarle il nasino a punta, divertendosi nel vederla tentare di eluderlo –Ho capito, adesso però smettila!-

Lui notò che ancora non era scappata via con il suo fidanzato, quindi tornò a guardarlo, con aria annoiata –Ti levi dalle palle o no? Abbiamo fatto pace, ora lasciaci in pace!-

James storse la bocca scontento e Cherlyne gli sorrise benevola –Cinque minuti e arrivo-

Il giovane Potter roteò gli occhi e sbuffò –Okay ma non fate niente di incestuoso!- e diede loro le spalle, uscendo da quello spiazzo privato.

Riven, tornò a guardare la sorellina e quella fece un profondo respiro, indecisa su come riprendere l'argomento.

-Cher... hai capito, non c'è bisogno di dire altro, su- e ridacchiò lui–Non è così raro che succeda, tra bambini è normale...- la biondina si accarezzò un braccio e imbarazzata fece spallucce –Mi dispiace che ti abbia fatto così male, tutto qui... non ho mai pensato quanto potesse essere difficile per te, essere il fratello di Tom e non... non sentire le stesse attenzioni che aveva lui, anche se alla fine c'era solo d'estate...-

-Già... beh, è superata.- tagliò corto il fratello, tornando a giocare con una delle lunghe ciocche dorate di lei.

-Però...- riprese la bionda, imbarazzandosi un po' –Però mi hai un po' scioccata, per l'altra... cosa-

E Riven non poté che lasciarsi sfuggire una risata –Davvero?- e lei tornò a guardarlo, vedendolo alzare ambedue le sopracciglia –Sì, certo...- borbottò lei e il fratello mutò improvvisamente espressione –L'hai capito che... era una cosa di quando eravamo bambini e che...-

-Sì, ovvio! Ci mancherebbe altro!- esplose però lei, scattando verso di lui, che tirò un sospiro di sollievo e ridacchiò, quasi istericamente –Ah, menomale. Ho fin troppe fan da tenere a bada e poi...- e ghignò malevolo, riattirandola a lui e afferrandole una coscia guantata –...Non posso mica passare la notte con la paura che la mia sorellina possa imboscarsi nella mia cameretta...- e la vide diventare purpurea mentre lui si avvicinava pericolosamente al suo viso. Lei iniziò quindi a dimenarsi –Nooo!! Hai già avuto il tuo tributo! NO! AHHAHA!- il ragazzo era volato al suo collo, facendole una bella pernacchia dopo che lei aveva deviato la sua bocca –Non puoi! Basta! AHHAAH! Riiiveeenn!-

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora