Una notte al Plenilunio(Parte II)

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La ricreazione era oramai iniziata e Neville, in anticipo per la lezione, non poté fare a meno di lanciare un'occhiata funesta verso le serpi, su una panchina. Tanya, seduta sullo schienale della suddetta guardava con espressione divertita il prof, e Tom, notando la presenza del mago le si sedette affianco, commentando verso i compagni –Una cosa è certa, non rischieremo mai di vedere Paciock in ritardo come mia madre...- e ghignò perfido, facendo ridere i compagni che si voltarono tutti verso Neville e lo sbeffeggiarono ridenti, provocando nell'uomo una sensazione che gli parve estremamente familiare.

Con gli anni, il Grifondoro era molto cambiato. Da giovane era stato semplicemente un bravo ragazzo, non particolarmente abile con gli incantesimi anzi era molto goffo e per alcune persone tenero, come per sua moglie Luna. Con il passare del tempo però, venendo ripetutamente sbeffeggiato anche nel campo lavorativo dai suoi colleghi, dentro di lui era sorto un feroce rancore che aveva eroso tutto il suo buon cuore, lasciando solo un uomo insoddisfatto e molto ingiusto verso il prossimo, soprattutto quando quest'ultimo derivava dalla casata Serpeverde. Ora che era tornato nell'ambiente scolastico, gli sembrava di rivivere quei terribili momenti dove era stato sempre vittima del bullismo delle serpi e, purtroppo, la cosa non faceva altro che inasprire ulteriormente il suo spirito, rendendolo molto più odioso di quanto non fosse in realtà.

I Serpeverde avevano rovinato il suo carattere ed era deciso ormai a farla pagare loro con ogni mezzo, che fosse lecito o meno.

Subì le risate degli studenti e strinse un pugno, decidendo di raggiungerli e affrontarli.

-Buongiorno, prof!- lo salutò Tanya, sorridendogli estremamente ironica però e quello la guardò con profondo disgusto –Non è ammesso fumare nelle vicinanze della serra! Quante volte te lo devo ripetere, Potter?!-

-La cenere delle sigarette funge da fertilizzante da tempi immemori, prof... non sia così intransigente- intervenne Tom, affianco alla compagna, rubandole la Magh rossa dalle mani e tirando vistosamente, ripassandola alla sua proprietaria subito dopo, per fargli notare che le serpi erano completamente unite contro di lui.

Il suo comportamento di favore verso il figlio e i suoi amichetti era veramente ingiusto!

Neville li guardò minaccioso e scandì, sputacchiando loro addosso senza farlo apposta e quindi vedendoli indietreggiare con espressione schifata –Non ammetto questo tipo di atteggiamento! Se dico no, è no, Malfoy! Preferisce che lo dica al preside?!-

Tom si pulì il viso e vide Tanya rendergli la Magh, mentre commentava –Stiamo solo fumando durante la pausa, se vuole può pure dirglielo, ma le consiglio di farlo a debita distanza... dubito che Silente vorrebbe una rinfrescata di questo tipo-

E a quella plateale presa in giro, Riven ed Evil scoppiarono a ridere, tentando però di trattenersi, allontanandosi un po' dalla panchina. Andrew e Diego, che fiancheggiavano il prof, si lanciarono un'occhiata divertita.

-La diverte tanto fare la buffona, Potter? Continui pure, visto che sembra che sia la cosa che le riesce meglio... e voi piantatela!- ultimò verso Evil e Riven, che tentarono di placarsi immediati, anche se con evidente difficoltà.

-Passerete enormi guai voi due! Non dubitate!- li minacciò l'uomo e Tanya incrociò le gambe con noia vedendo Tom alzarsi e distanziarla in fretta, cosa che non la sorprese. Solo quando Neville era nelle vicinanze tentavano di dimenticarsi del loro odio, visto che la cosa sembrava irritare molto il professore. Non appena però quest'ultimo sparì dentro la serra, Riven li raggiunse e domandò ad entrambi –Oh, posso sposarmi con voi!?-

Tanya roteò gli occhi annoiata, mentre Tom lo guardò storto –La nostra infanzia mi è stata più che sufficiente. Appena finirà la scuola potrò finalmente andare a vivere per i fatti miei- fece rilassato, già pensando al piacere che poteva comportare l'autonomia.

II.  La PromessaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora